L’orticaria

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Anche quest’anno c’è da mangiarsi il fegato, ragazzi. Prometeo a noi fa un baffo. Lui agli occhi degli dei era colpevole di aver portato il fuoco agli uomini. Ma noi che colpe abbiamo nei confronti della dea Eupalla? Nessuna. Bruciamo al fuoco della nostro amore e lei ci inonda con secchiate di acqua gelida. Le tre del S. Paolo sono di quelle capaci di raffreddare anche le passioni più bollenti. Riportano con i piedi a terra pure i sognatori più spericolati. A me pare che Gattuso si metta in combutta con la dea Eupalla, eh! Mi sa che il mio rapporto con lui sia un tantinello compromesso. Per colpa sua. Sento gli spifferi sulla formazione e mi inquieto. I dieci dell’anno scorso , con Musacchio al posto di Bonucci, più Higuain. Caldara deve ancora studiare. Quando saprà calcolare i logaritmi, giocherà. Borini nel tridente. Lui ha acquisito dimistichezza con le funzioni esponenziali. Non ci credo, dai. Non è possibile! Invece…. La formazione diventa ufficiale. Ora, io fortunatamente ho un buon carattere. Ma il troppo è troppo! Mi imbufalisco. Chiamo Gattuso sottomarca di una sottospecie di allenatore. Cerco inutilmente di calmarmi. Occhio, che qui mi viene l’orticaria. Meno male che sono immune dall’orchite. Altrimenti prenderei pure quella. Insomma, dire che la formazione non mi piace è un eufemismo. Mi passa la voglia di vedere la partita.

Già sono in condizioni precarie. Mi trovo infatti a Varano de’ Melegari, il paese del mio Orrendo dove ho la seconda casa. Qui non abbiamo Internet e quindi è un problema con DAZN. Nonostante il mio stato d’animo iracondo vado con il Pc da mia cognata, che ha una connessione piuttosto debole. Mi viene un fastidioso prurito al braccio. Eccola, l’orticaria! Rino, ti impalerei. Morale della favola vedo la partita a spizzichi e mozzichi. Bellissimo il gol di Jack! Me lo annuncia al telefono la mia amica Sonia, che sente la partita alla radio. Io sono in ritardo di un paio di minuti. Il segnale va e viene. Più che altro va. Arriva la fine del primo tempo e io non mi sono resa conto di come abbiamo giocato. Sento che il computo delle conclusioni verso la porta è 11 a 1 per il Napoli. Ammappete! Sono contenta per il risultato, ma temo molto la ripresa. Sonia mi avvisa del gol di Calabria. Le dico di non chiamarmi se segna il Napoli. Il telefono non squilla più. Sono confusa e contenta. Insomma, vuoi vedere che forse, nonostante la mia rabbia e le mie previsioni funeste… Magari mi tocca pure chiedere scusa a Gattuso, al quale ne ho dette di tutti i colori. Non c’è problema. Ho una faccia di bronzo, io. Vincere a Napoli, anche giocando male, sarebbe fantastico. Ma ho paura. Sono tutt’altro che tranquilla nonostante il doppio vantaggio. Il segnale singhiozza di continuo. E la cosa è pure positiva. Fine delle trasmissioni. Il resto lo sapete bene, purtroppo.

Lezioni di postura per Baka

Perdere dopo essere stati in vantaggio di due gol fa male. Malissimo. Sono le piccole squadre quelle che vanno incontro a questi rovesci. Non ho visto servizi e highlights. Questione di umore non adatto. Mi sono fatta l’idea che abbiamo giocato nel solito modo lento e orizzontale. Di verticalità ce n’è solo all’indietro. Bellissimo il gol di Bonaventura. Pregevole anche quello di Calabria. Peccato siano stati occasionali. Il filo del gioco purtroppo non scorre nel nostro imbalsamato 4-5-1. Perchè di 4-5-1 si tratta e non di 4-3-3. Io non capisco una cosa. Noi difendiamo bassi. Ci potrebbe anche stare, se avessimo gente veloce, capace di ribaltare il gioco. Ma che senso ha, con il nostro centrocampo e le nostre “ali”? Recuperiamo palla lontano dalla porta avversaria e poi ci mettiamo mezz’ora per imbastire un’azione d’attacco. Sfido che i gol per noi siano eventi casuali. Sento dire che Suso abbia giocato bene. Credo sia per l’assist a Calabria e per il cross che Borini ha poi appoggiato all’accorrente Jack. Penso che la partita di Jesus sia stata la solita. Mai una volta che si lanci negli spazi. Vuole la palla tra i piedi e poi cerca di scartare anche sua madre. Mi dicono che Biglia abbia fatto schifo. E’ lento di suo e non c’è nessuno che gli dia una mano o si smarchi sulle aggressioni che gli portano gli avversari. Brutto l’impatto di Baka, a quanto ho sentito. Gattuso dice che ha problemi di postura. E non se ne sono accorti prima di prenderlo? Qui sembra di essere tornati al Giannino…. Higuain è un campione. Credo che su questo non ci siano dubbi. Eppure anche lui fa fatica, avviluppato in una ragnatela che ammazza i centravanti come fossero mosche. D’accordo, con due punte non si può giocare, visto che è stato ceduto André. Possibile, però, che non si cerchi di cambiare, inserendo gente veloce? Laxalt e Castillejo sono ragazzi rapidi. E speriamo nel recupero di Conti.

Calha rientrerà con la Roma. A me lui piace moltissimo. Però non può fare l’ala sinistra, oltretutto con compiti difensivi. Bah! Credo che siamo la squadra più lenta e monotona dell’intera serie A. Gattuso pensa prima a non prenderle? Be’, avevamo avuto la fortuna di andare in vantaggio di due gol. Ne abbiamo presi tre. Senza frecce che possano pungere, con un centravanti isolato, gli avversari si riversano nella nostra metà campo con tranquillità. Certo, ci sono lacune nell’organico. Non siamo fortissimi. Uno Zielinski, per esempio, potrebbe cambiarci la vita. Ma ho l’impressione che le nostre risorse siano usate male. E mi viene l’orticaria. Un messaggio personale a Caldara. Mattia, se fai fatica con i logaritmi, non preoccuparti. Vieni da me. Un paio di lezioni e diventerai bravissimo. Così potrai decifrare i complicati schemi di Gattuso e scenderai finalmente in campo. Laxalt, occhio a non essere troppo veloce. Al mister non piace. Lui adora Suso. Leo, è inutile che tu mi parli di una rosa che presenta diverse opzioni. Tanto Rino va con i paraocchi. E, a centrocampo, dovevi fare qualcosa in più. Scusa, Paolo. Vai con la squadra a Napoli e la cosa mi piace. Ma poi non dice niente a Gattuso che ti presenta quella formazione? Ti piaceva, forse? A me no! Bah! Il fatto è questo. Con Conte in panchina io spererei nel quarto posto, magari contando anche su qualche intervento opportuno nel Mercato di Gennaio. Con Rino…. Cerco di aggrapparmi ai 39 punti del girone di ritorno. Niente da fare. Non mi piace come siamo impostati. Non mi piace la nostra filosofia. Va bene la grinta, il senso di appartenenza, l’attenzione per la fase difensiva. Io, però, vorrei vedere un po’ di gioco verticale. Desidererei qualche riconquista alta della palla. A me viene l’orticaria. L’importante è che non venga a Higuain. Non vorrei che il Pipita si stancasse di stare in una squadra che mortifica i centravanti e le risorse importanti come Calha. Il tutto sull’altare di mezzi giocatori che sono di intralcio alla manovra. Anche se sono arrabbiata, io non smetto di amarti, Milan. Paolo e Leo, vi reputo persone intelligenti. Capisco le enormi difficoltà del vostro lavoro. Vi prego, fate delle scelte chiare e nette anche se dolorose. Perdere non è una tragedia. A maggior ragione con squadre più forti di noi. Ma bisogna giocarsela con un altro piglio e con soluzioni tattiche diverse, cercando di valorizzare il materiale a disposizione e di intervenire poi ad hoc a Gennaio. Forza Milan!

Chiara

P. S. Meno male che il Torino ha pareggiato, recuperando due gol!

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.