Incompetenza e superficialità

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La batosta di Torino ha scavato un fossato già pieno di squali e coccodrilli; il disgusto per l’ennesima prova ributtante di una squadra, che ormai non c’è più, ha finito per dissolvere ogni speranza di avere un futuro europeo. La matematica ancora non ci condanna, la mancanza di gioco (endemica) e la mancanza di attributi, da parte della maggior parte degli smidollati che vanno in campo, invece lasciano presagire un destino molto oscuro. La squadra si è praticamente dissolta in un suicidio tattico agonistico, non riuscendo ad imporsi contro un volitivo Toro, spinto dall’entusiasmo dei suoi commoventi tifosi. Chiaramente l’epilogo della partita è stato il solito, con un tragico copione che ormai conosciamo tutti benissimo. Primo tempo abulico e disastro nel secondo. Niente di nuovo. Di conseguenza Gattuso è finito sul patibolo, ma ingiustamente da solo. Tutte le componenti ci hanno messo del loro, con percentuali di colpa diverse, ma tutti hanno dato il peggio, nessuno escluso.

Ricordo benissimo un mio sermone dal titolo “mi sono stufato” dileggiato dai più e dai soliti cazzoni di Twitter. Tutto è andato come descrivevo in quel pezzo, ma anche io, ad un certo punto, seppur scontento del gioco inesistente, pensavo che si potesse condurre in porto questa nave, magari grazie alla “vela” Piatek che soffiava dietro questa bagnarola chiamata Milan. Purtroppo questo allenatore ha strappato la vela perché gli serviva per coprire la tettoia del suo catenaccio, al suo posto ha inserito il motorino di un ventilatore usb. Lo spartiacque è stato il derby, in quell’occasione la squadra ha fatto cilecca anche per errori di questo tecnico impreparato e da B angolana, ma la delusione ha destabilizzato la dirigenza, ne ha minato il sistema nervoso, tanto da far mancare la fiducia al tecnico. Errore gravissimo, errore imperdonabile, c’erano ancora tante partite da giocare ed hanno instillato in questo fragilissimo allenatore, un guerriero Maori di cristallo, la fissazione che ad ogni partita si giocasse la vita.

Gattuso si è incupito sempre di più, ha perso smalto e lucidità, inanellando una serie di cazzate, una peggio dell’altra, fino all’esclusione di un centravanti che ha fatto 29 gol nel suo primo anno in Italia, dividendosi tra il Genoa del Gormitaro e questo misero Milan. Piatek ha segnato a prescindere dal gioco offensivo che in questo Milan non esiste e nel momento del bisogno, quando la produzione di azioni di calcio rasenta lo zero, lui lo toglie per far giocare il povero Cutrone, mandato allo sbaraglio prima e dopo la partita. La testardaggine poi rasenta l’autolesionismo, con i soliti due, Suso e Turco, sempre più inutili e nocivi. Zapata escluso anche se in questa stagione non ha sbagliato nulla, Conti tenuto in campo senza logica. I giocatori come Conti, che vengono da infortuni come il suo, giocano quasi sempre bene le prime partite per poi sparire. Non si poteva rispolverare Abate, anche lui in questa stagione performante? E se lo dico io che non lo posso vedere…ce ne vuole.

I prodromi erano nell’aria dopo la conferenza funebre del giorno prima. Davanti ai soliti stramorti della sala stampa, lo Sterminatore di Centravanti si è esibito in uno spettacolo di una tristezza infinita, peggio delle canzoni di Renga. In estate aveva subodorato che non tirava aria di conferma per lui e subito aveva messo il muso, era diventato più triste del solito. Possibile che questo qui, se non ha la totale fiducia, si chiude in se stesso e si rattrista? Ma cazzo, allora non sei adatto! Con quello che guadagni, l’entusiasmo te lo fai uscire dappertutto, anche dagli orifizi più reconditi ed impronunciabili. È così. Con una base di giocatori che oscilla tra la paura, l’ignoranza, l’indolenza e la cretinaggine, come puoi pensare che possano entrare in campo e fare la differenza? Non sono tutte pippe, ma sono, come dice Larry, privi di personalità, io li definisco smidollati. I coglioni li tirano fuori per battere le mani all’arbitro, da capitano. Io spero che gli diano 4 giornate, simili spettacoli li facesse altrove.

I giocatori sono quello che sono, ma in mano ad un tecnico leggermente più divertente e più propositivo avrebbero qualche punto in più. Sono tutti svuotati, tesi, preoccupati delle migliaia di paure di questo tecnico, tecnico che millantava coraggio, spregiudicatezza, assalto e resistenza, mentre invece dimostra di farsela addosso in ogni occasione. I cambi tardivi e dettati dalla paura, i primi tempi quasi sempre regalati all’avversario, l’assalto alla porta solo quando la merda tracima i baffi, sono gli indicatori di mancanza di gioco in maniera assoluta, ma anche di psicologia del coraggio. È soltanto un nulla che va in campo, sperando che accada qualcosa che poi ci dia la possibilità di difenderci. Il gol non è lo sbocco di una strategia, ma l’accadimento che può dare il via a Fort Apache. Che vomito. Una stagione buttata per mancanza di attributi. In questo bailamme, i pavidi commettono errori tecnici a iosa, sbagliando cose da brividi. Nei momenti decisivi Suso e Cahlanoglu sbagliano i palloni importanti, sempre. Lo spagnolo sbaglia tempi e passaggi, il turco, oltre a questo, si incaponisce in tiri alla ricerca di un record: quello di colpire tutti gli avversari. Sono nocivi, autolesionisti, ma sempre titolari. Non che le alternative ci diano speranze migliori, ma io un duo in attacco Piatek/Cutrone con Paquetà dietro lo farei sempre.

Ma la maggior parte di questi stramorti sono anche intellettivamente limitati: Musacchio tira giù Belotti e viene graziato, Suso merita il rosso e viene graziato, Mazzarri viene espulso…e non serve uno scienziato per immaginare che il primo atterramento area è rigore! Ecco allora che si presenta Kessie, convinto che si fosse sul 3-0 per noi, lo sciocco di turno che atterra il giocatore del Toro. Non aspettavano altro. Fateci caso, ogni qual volta si teme che accada qualcosa di negativo per noi, c’è sempre un volontario che materializza le nostre paure. Uno sciocco non manca mai. Questo accade perché il livello intellettivo della rosa è veramente basso, basta guardarli in faccia, una manica di intontiti. Del resto non sono faine e per di più infarciti di preoccupazioni ed istruzioni rivolte alla protezione delle linee e delle trincee. Spero che il prossimo tecnico parli di schemi offensivi e non di terminologia bellica che ci rende a dir poco ridicoli.

Noi tifosi siamo anche colpevoli, si anche noi. Di troppo amore verso ex giocatori; è ora di finirla con questa cazzo di riconoscenza, è un male endemico che da lustri ci sta rovinando ogni campionato. A me non frega un cazzo chi sono e da dove vengono. Non me ne è mai fregato nulla. Non possiamo accontentarci di questo non calcio in nome dei punti; basta con queste prestazioni di merda, con gente che si esalta per la media punti, per i punti in due anni, per i punti in casa, per i punti fuori casa, rispetto alle ultime politiche, alle ultime amministrative e alle condominiali. Basta, deve passare solo il gioco, questo imbarbarimento per cui un tiro ed un gol di Piatek e giù spremute sul pisello, per godere di un niente, non deve più esistere. Ma abbiamo preso tre punti…e sti cazzi? Il gioco, il gioco, solo il gioco. Questo è arrivato adesso, no è arrivato prima…, ma basta con le giustificazioni. Ma me le ricordo le battutine quando giocavamo di merda, ma si vinceva, mi ricordo in autunno certi ragionamenti. Una squadra che è costata oltre trecento milioni non può scendere in campo e partorire mezzo tiro sbilenco, è inaccettabile. Io penso addirittura che sia più merito dei giocatori che di questo tecnico se qualche punto si è fatto. Il disastro è tale che le giustificazioni e le scuse sono finite. Ma tanto lo so che se l’Atalanta perderà la finale e mancherà il quarto posto, ci saranno quelli che mi rinfacceranno che non hanno vinto nulla: hanno divertito la gente, questo hanno vinto. Ho speso 84 euro, e molti di voi infinitamente di più, per vedere a Frosinone uno 0-0 ripugnante e vomitevole senza quasi mai tirare. Smettiamola e torniamo a chiedere il gioco.

Apprendo ora che Gazidis, il divino AD arrivato dal pianeta degli stadi di proprietà, ha aperto bocca per articolare dei suoni in un idioma anglosassone. La cosa fa già ridere così, con Borini traduttore ed ecco perchè non sarà ceduto. In pratica si è aspettato di essere settimi per fare la ramanzina alla squadra e per giunta in inglese? Ahahahahahahaha questo nemmeno al Giannino lo avrebbero organizzato, semmai quelli si sarebbero strafogati a tavola e, tra un rutto ed un peto, avrebbero chiesto maggiore impegno alla squadra. Il problema è che al Milan non c’è chiarezza, chi fa che cosa non è assolutamente chiaro. La funzione di Maldini mi è ancora oscura se non quella delle visite pastorali a Milanello e usare lo stesso parrucchiere di Leonardo; i due vaporosi non parlano quasi mai, non ci mettono mai la faccia, piuttosto lasciano la gogna a Gattuso che si fustiga con il gatto a nove code. Lo stesso Higuain è stato lasciato solo, sempre muti, sempre zitti per poi far esordire il divino AD in lingua madre. Coprirci di ridicolo è la nostra specialità.

Le prospettive sono tristi, non riesco a vedere un orizzonte che ci dia speranza. Senza introiti Champions non so come finiremo. Quale allenatore possa sedersi sulla quella panchina non riesco proprio ad immaginarlo. Chi volete che venga ad allenare questa società senza senso? Elliot che intenzioni ha? Se continua ad immettere liquidità, quando mai potrà rientrare di questi capitali? Quali sono i piani? Che cosa si vuole fare di questa gloriosa squadra? Troppe incognite, troppi dubbi che è difficile fugare con gente completamente muta. La comunicazione di questa società fa ancora più schifo del gioco di Gattuso. Sui social leggo solo cretinate con post infestati da stranieri che chiamano Rino “Gattuzo”! Ma perchè questa gente non tifa per la propria squadra? A me del Teheran, del Beirut o del Ramallah non frega un cazzo. Ti circondi della managerialità più sopraffina, prendi un ex calciatore che da anni non fa niente, ma si ritiene un illuminato e lo metti accanto all’ex segretario di Galliani che ha usufruito del più grande Ad dell’universo conosciuto e non ci aggiungi pure l’AD del pianeta Sponsor e poi partorisci Giampaolo, Di Francesco e il capocannoniere di gennaio? Cazzo, servivano tutti questi scienziati?

Prontissimo a prenderci altri pesci in faccia da parte dei tifosi, ma restiamo della nostra idea: Rino Gattuso è un ottimo allenatore, destinato a diventare allenatore vero. (L’esperto di editoria sportiva nei giusti toni) 

Gianclint

*l’immagine in evidenza, realizzata da Lupin; è la scopa di saggina al posto di Gattuso, scopa che farebbe meglio. L’idea mi è stata suggerita dall’utente “odnucafBM” che mi ha fatto collassare dal ridere.

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.