Dubbi e certezze

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Questa prima parte di stagione e la partita con il Verona hanno confermato che questo Milan è ormai caratterizzato da dubbi e certezze. Inizio con le note positive…

IronMike: non è solo il miglior portiere della serie A, probabilmente uno dei migliori al mondo e non solo per quello che sa fare tra i pali dove concentrazione, esplosività, elevazione, riflessi e… coraggio (sì, ad un portiere serve anche quello) sono fondamentali, ma perché di fatto è un vero gestore della difesa. Non gli scotta mai il pallone tra i piedi, gli avversari non lo pressano perché hanno imparato che è freddo e riesce sempre a trovare il compagno, o esterno o uno che scende dal centrocampo, per appoggiargli il pallone e fare iniziare l’azione tagliandoli fuori. Di fatto è il dodicesimo uomo in campo (perché vale per due…) e potrebbe giocare a centrocampo e probabilmente sfangandosela meglio di tanti specialisti del ruolo. E senza contare la sicurezza che sa infondere ai compagni. Il Tata mi sarebbe anche simpatico ma quando ho visto quelle due uscite scellerate domenica sera ho pensato che a sessant’anni, dopo dieci che non metto piede tra due pali ed una traversa, con le ossa rotte, e con la mia altezza tipo nanetto di Biancaneve, sarei stato più efficace. Si, magari sul pallone non ci arrivavo lo stesso ma probabilmente oltre a quello sarebbero arrivati sul terreno anche un paio di denti scaligeri. Perché, senza arrivare agli eccessi di un Rossi, un portiere deve essere anche un pò cattivo e fare temere agli avversari anche le sue ginocchia ed i gomiti oltre alle capacità acrobatiche. Alias, speriamo che Maignan rientri presto e soprattutto non si infortuni più perché la differenza nell’impostazione e nella tranquillità difensiva è evidente.

Kalulu: Che è fortissimo lo sapevamo già ma contro il Verona ha tenuto in piedi la difesa praticamente da solo mettendo pezze qua e la visto che Gabbia ha mostrato i suoi limiti e Tomori non è nella sua forma migliore. Se il Milan, al di là del fatto che vuole essere una società finanziariamente sostenibile, vuole continuare nel processo di crescita tecnica, questo è uno dei calciatori ai quali il contratto andrebbe rinnovato il prima possibile.

Kjaer: un centrale magari meno esplosivo di altri ma calcisticamente molto intelligente. Sa sempre dove e come posizionarsi, sa usare con sapienza il fisico e fa giocare meglio i suoi compagni di linea. Peccato per i ripetuti infortuni ma pare che presto rientrerà. Speriamo che gli infortuni non gli abbiano lasciato strascichi pesanti…

Tonali-Bennacer: insieme garantiscono al centrocampo rossonero tecnica e fisico sommati insieme. Una coppia così bene assortita non è facile da mettere insieme e quando manca uno dei due si nota immediatamente tanto che Domenica la partita l’abbiamo vinta quando Pioli ha finalmente mandato in campo Benny. I sostituti che abbiamo ora non sono all’altezza di questa coppia ma non si può pensare che i due non possano mai rifiatare né infortunarsi. Fossi nei panni di Maldini e Massara ci farei un serio pensiero…

Theo: Sulle sue qualità non ci sono dubbi, ma vederlo giocare in questa strana posizione dove svaria a centrocampo mi lascia un po perplesso. Primo perché la difesa a tre, che di fatto ne risulta, non mi è mai piaciuta e poi perché quando era stabile quarto di sinistra, pur con licenza di uccidere (nel senso di sganciarsi in avanti a sua discrezione), riusciva a dare comunque maggior copertura facendo giocare meglio anche gli altri difensori. Credo che sul rendimento un po al ribasso di Tomori abbia un peso anche quello e senza contare l’efficacia quando giostrava in tandem con Leao sulla sinistra delle aree avversarie. Semplicemente devastanti…

Leao: quanto questo ragazzo sia cresciuto non lo scopro certi Io… Trovare un giocatore che accoppi la velocità di centometrista al tocco delizioso del pallone è rarissimo. Un giocatore che non ha eguali. Anche domenica, pur giocando non giocando una delle sue migliori partite, gli sono bastate due accelerazioni ed un tocco di esterno per costringere Veloso all’autorete senza contare Magnani (e praticamente tutti i terzini che incontra) che non riusciva mai a tenerlo. Capace di tenere sotto scacco intere difese avversarie come pochi altri giocatori al mondo. Da quello che ho letto in giro, pare che siamo sulla buona strada per rinnovare il contratto anche a Lui e se c’è un giocatore per cui varrebbe la pena svenarsi e proprio Rafael; speriamo bene…

Krunic e Rebic: Non saranno dei fuoriclasse assoluti ma il loro lo fanno sempre. L’impegno non lo fanno mancare mai quando sono chiamati in causa anche se spesso, per necessità, devono giocare fuori posizione. Qualche passaggio a vuoto di Rebic non è tutta colpa sua. Sono giocatori solidi dai quali sai sempre cosa aspettarti e per un allenatore sono grasso che cola.

Pioli: Sulla sua gestione non ho remore. Questa squadra cerca sempre di giocare un buon calcio e Stefanone ha dimostrato di essere un uomo umile, che si aggiorna, studia e prova sempre novità in campo per sorprendere gli avversari (a differenza di altri che sanno già tutto…). Ha instaurato un rapporto ottimale con i giocatori e si nota dal loro impegno costante in ogni partita. Anche quando giochiamo malino come domenica, dove in tutta onestà i veronesi il pari l’avrebbero pure meritato, questa squadra non molla mai e sa stringere i denti quando serve. Non è cosa da poco.

E passiamo ai dubbi.

Adli: Prendo il suo esempio ma vale per tutti i giovani arrivati da poco. Come ho già avuto modo di scrivere, dopo averlo visto in campo ho capito perché Pioli lo centellina. Un brutto esordio dove è sembrato evanescente e poco incisivo in tutte e due le fasi. Ma non è, né vuole essere, una bocciatura. E’ (sono) giovanissimi, arrivati in un paese straniero, in un calcio che non conoscono ed in una squadra che lotta per lo scudetto dove, per questo, non ti viene perdonato nulla. Hanno bisogno di tempo. A Tonali è stata necessaria una intera stagione ma abbiamo visto quanto è cresciuto e non era nemmeno straniero. Solo che, di contro, ci servirebbero da subito visto il periodo ricco di impegni e, ahimè, infortuni. Ho nominato Yacine giusto perché è l’ultimo che abbiamo visto ma farei lo stesso discorso per Dest, CDK, Lazetic e Vranckx. Discorso esattamente contrario per Thiaw, esordio promettente ilsuo ma vale lo stesso discorso degli altri: aspettiamo e vediamo. Non saranno tutti fenomeni ma tenderei a fidarmi in prospettiva delle scelte di Maldini e Massara.

Fascia destra: Diaz ha piedi educati, nulla da dire, ma purtroppo un fisico da ballerina più che da calciatore. In questa squadra al momento incerottata serve più copertura e, per quanto sia un giocatore calcisticamente ruvido, Saelemaekers garantirebbe quella presenza in fase di ripiegamento che ci farebbe soffrire meno ma purtroppo pure lui è infortunato. Se Pioli puntava su Alexis, nonostante le nostre maledizioni, qualche buon motivo doveva averlo di sicuro.

Prima punta: Olivier ha 36 anni, non è più un ragazzino ed avrebbe necessità di rifiatare anche lui. L’impegno ce lo mette sempre, al Milan ci tiene e si vede, ma l’età vuole il suo contributo. L’unica vera alternativa sarebbe Origi ma più che un vero N° 9, sembra più un attaccante di movimento a cui piace gigioneggiare ai imiti dell’area avversarie piuttosto che fare a sportellate nei 16 metri. Di contro avrebbe un buon tiro da fuori e, forse, andrebbe incentivato di più. A volte, specie le partite dure e collose come quella di Domenica, le risolvi col classico tiraccio da 35 metri…

I sostituti: Ballo Toure, Gabbia, Bakayoko. Giocatori che dovrebbero essere già strutturati e maturi e che dovrebbero dare un contributo sostanzioso si sono dimostrati giocatori “non da Milan”. Non ne faccio una colpa al duo M&M che di scelte ne hanno azzeccato tantissime e qualcosa dovevano pur sbagliare, ma fatto sta che su di loro si può contare pochino.

Sono solo le impressioni di un tifoso sui generis quale sono e riassunte in un post mentre meriterebbero un libro intero. Conto sui vostri commenti e sulle vostre considerazioni per sviscerare l’argomento…

Axel

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Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.