Fenomeni

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D’accordo, abbiamo perso anche con il Benfica. Ma chi se ne importa? Ok, non abbiamo dei fenomeni. Quelli sono gli abitanti di Trepalle, come ama dire qualche burlone. Qualcosa, comunque, si comincia a intravedere, eh! Baricentro più alto. Ricerca del recupero immediato della palla e della verticalità. Niente lentezza esasperante e stomachevole rete di passaggi all’indietro. Numerose le occasioni da gol create. Qualche schema di gioco inizia a fare capolino. Gli uomini erano quelli dell’anno scorso. Però hanno suonato una sinfonia diversa. Alla faccia di chi dice che il direttore d’orchestra non conta nulla. E abbiamo anche qualche buon musicista, già o non ancora nostro, da inserire. Pure Suso non mi è dispiaciuto. E ho detto tutto. Io sono contenta per la prestazione della squadra. E credo che quest’anno ci potremo divertire. Anche senza fenomeni.

Tanti auguri, Patrick.

A proposito di fenomeni, nel mio pre penso che ce ne siano di tutti i tipi. Strani quelli che aleggiano nell’universo del tifo rossonero. Improvvise perturbazioni alla André Silva scacciano il raggio di sole che si era fatto strada nel nostro cielo. Il brillio della stella Theo viene offuscato da nuvoloni. Sono cirri, cumuli o nembi? No. Si tratta di lesioni capsulo- legamentose, purtroppo. Un tempo eravamo divisi in evoluti e non evoluti. Ora in ottimisti e pessimisti. Con tutta una serie di varie sfumature intermedie. Gli ottimisti pensano che questo sia il miglior Mercato possibile. I pessimisti temono sia vero. Tiene banco il caso Cutrone. Spiace perdere un ragazzo giovanissimo che proviene dalla Primavera e che ci ha regalato bellissime emozioni con i suoi gol. Il cuore soffre. E la ragione? Be’, mi dice che Patrick è un buon centravanti, un animale da area di rigore. Ma non un campione, sia pure in erba. Secondo me difetta nel controllo di palla e nella velocità. Quindi posso capire una cessione sull’altare di nostra signora plusvalenza. Non sono, però, d’accordo sulla valutazione che viene prospettata dai mezzi di informazione. 18 milioni più 4 di bonus mi sembrano decisamente troppo pochi. Spero e credo che Zorro ricaverà qualcosa in più dai Wolves. Un caro saluto, Patrick, e tanti auguri per il tuo futuro di calciatore e di uomo.

Ti conosco poco, Angel

A quale partito appartengo io? Sostanzialmente a quello degli ottimisti. So che non possiamo acquistare fenomeni. Pensavo che la squadra dell’anno scorso avesse bisogno di due cose : un allenatore e qualche giocatore con il cambio di passo. Il primo obiettivo mi pare centrato. Confido che siamo sulla buona strada per il secondo. Theo è uno con il turbo. Il suo infortunio mi ha provocato un dolore quasi fisico. Pazienza. Milan Lab permettendo, guarirà perfettamente. E tornerà a sfrecciare. Bennacer è un motorino di centrocampo rapido di gambe e di pensiero. Krunic mi sembra un Kucka più tecnico, che ha fisico e tempi inserimento. Insomma, non sono dei fenomeni , ma giocatori della cui tipologia io sentivo il bisogno. Non posso dire di conoscere Correa e ignoravo addirittura l’esistenza di Leao. Però, dal poco che so del primo e da quel che sento dire del secondo, mi pare che andiamo nella direzione giusta. Cioè quella di gente con piedi buoni e rapida, capace di saltare l’uomo e di far fluire il gioco invece di imbottigliarlo. Se non riusciremo a centrare qualche nome per richieste economiche esagerate, vireremo su altri con caratteristiche adatte ad un progetto condiviso con l’allenatore. Sono troppo ottimista? Forse. Certo, a fine Luglio siamo indietro. Ma ci sono difficoltà oggettive non facili da superare. E poi, cosa volete che vi dica, io intravedo la luce di una strategia nel modus operandi della Società. Ritengo che André Silva e Suso verranno ceduti.

Io non ti conosco, Rafael.

Già, Suso. Jesus possiede indubbiamente delle doti tecniche e ha estimatori nella tifoseria. C’è chi dice che, pur non essendo un fenomeno, sia il nostro miglior giocatore e cita statistiche. Prova fastidio, pensando che si voglia fare di lui l’unico colpevole. Come Gattuso. Non sono d’accordo. E passo al contrattacco, lanciando accuse di “benaltrismo”. Agli antipodi della teoria del capro espiatorio ce ne sta una opposta. Quella di chi si rifugia nella considerazione che i problemi sono ben altri e molto più complessi. Lo ritengo un modo pensoso ed elegante per non fare mai nulla. Cominciamo con le azioni fattibili perbacco! Per me, che non ho la verità in tasca al pari di tutti, Gattuso è un non allenatore, perché non dà schemi di gioco alla sua squadra. L’unico nostro era palla a Suso e vediamo cosa succede. Per questo non gli avrei neppure fatto iniziare la stagione. Jesus tuba col pallone, non corre, rallenta spaventosamente i tempi di gioco e fa sempre gli stessi movimenti. E’ un tappo per la manovra. Ha un bel sinistro. Nessuno glielo nega. Vogliamo chiamare assist il suo usuale tiro- cross sul secondo palo dalla tre quarti, dopo il solito movimento a rientrare? Facciamolo, ma non esaltiamoci troppo. L’unica variazione sul tema è stata una sassata di destro che ha incocciato la testa di Casti, andando in rete dopo averlo stordito. Come sia possibile basare una squadra su un giocatore così, che oltretutto va in letargo da Dicembre, è un mistero doloroso. L’ho vissuto sulla mia pelle. E non parlatemi di mancanza di alternative, per favore. Le alternative si cercano e si trovano, invece di sacrificare tutto e tutti sull’altare di un mezzo calciatore. Non a caso ritengo che l’ultimo vero allenatore del Milan sia stato Miha. A proposito, forza Sinisa! Un abbraccio forte forte.

Ho tanta voglia di di liberarmi da un fastidioso equivoco tattico. Ci conto proprio, eh! Trequartista? Fatemi il piacere. Fuori dalla sua mattonella si disorienta. Tuttavia è giusto farlo giocare lì in queste amichevoli. Sperando che presto… Non vorrei che l’infortunio di Theo metta intoppi sulla cessione di RR. Non ne posso più del suo incedere da bradipo. Gli preferisco Laxalt, che, liberato da zavorre tattiche e mentali, non credo sia poi così male. Nonostante sia mortificata per l’assenza del mio Theo, aspetto la partita con una certa curiosità. Giocano RR e Suso? Pazienza. Me li sorbirò. L’importante è che il modulo sia il 4-3-1-2. Non mi importa nemmeno che la seconda punta sia Samu. Dopo un inizio un po’ difficile, iniziamo a giocare bene. Ci sono perfino accenni di pressing alto. Non credo ai miei occhi. Mi commuovo. Sììììì!!!!! Il mio Calha prende un palo che sta ancora tremando. Creiamo anche altre quattro o cinque ghiottissime occasioni. Non segniamo, ma io sono felice lo stesso. Gigio ci salva da due gol sicuri allo scadere. Nel secondo tempo giochiamo meno bene. Pigliamo un gol su una deviazione sfortunata di Biglia. Poi inizia il tourbillon delle sostituzioni. La traversa su punizione di Lucas mette il sigillo su una sconfitta che non fa male. E adesso? Aspetto buone notizie dal Mercato sia in entrata che in uscita. La testa per ora non me la fascio. Spero di non rompermela. Sono contenta per aver visto la squadra giocare più alta e più in verticale. Certo, abbiamo preso qualche brutta imbucata dietro., ma non ne faccio un dramma. Anche Giampa l’ha fatto notare con estrema finezza. Marco, mi piaci! A proposito di fenomeni, io credo che uno l’abbiamo. Si chiama Gigio. Non voglio perderlo. Non conosco Duarte. Un centrale difensivo è indispensabile. E non può costare molto. Conto nel recupero di Caldara, anche se ho molte paure al riguardo. Io ho fiducia. Credo che potremo centrare l’obiettivo Champions, giocando un bel calcio. Certo che la fiducia ha bisogno di essere supportata da segnali tangibili per autosostenersi. Altrimenti crolla. La sensazione che si stia costruendo un progetto interessante per il momento non mi abbandona. Staremo a vedere se vendite e acquisti andranno nel senso giusto. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.