Sindromi

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Mamma mia, che fatica! Sono ancora tutta sudata. Ma qui, dopo il Gennaio Orribile e l’inizio di Febbraio con il derby giocato in modo raccapricciante, c’è poco da fare gli schizzinosi. A dire il vero, il primo tempo è stato abbastanza buono e, se nella brutta ripresa avessimo sfruttato quelle due gigantesche occasioni da gol, non avremmo sofferto in modo disumano fino alla fine. Tre punti pesantissimi. Preziosissimi. Adesso abbiamo un’intera settimana per rifiatare, allenarci bene, con calma e presentarci belli tosti Domenica con l’Atalanta ? Calma. Io ho paura di quel che può accadere a Milanello in sette lunghi giorni in cui i ragazzi vengono lasciati alle amorevoli cure del nostro fantastico staff atletico. L’esperienza insegna che siamo l’unica squadra al mondo che dopo le soste si presenta con un numero di infortunati superiore a quello di prima. E poi dobbiamo fare i conti con lo staff medico. Quando recupereremo Benna? E Magic? La risposta è nel grembo degli dei. Ci sono diversi tipi di sindromi. Io da tempo soffro di vigiliafobia. Quale infortunio ci colpirà stavolta, mi chiedevo Venerdì? Eccolo qua. Calabria. Grrrrr!!!!!! E non ci è andata neppure male.

Potevi essere pronto prima, però, Malick.

Il Monza è tra le squadre più in forma del campionato. Noi veniamo dalla bella prestazione con il Tottenham, che sicuramente ha spremuto un sacco di energie psicofisiche. Mi fa ancora male quel gol facile sbagliato da Deka. Insieme a lui sono attanagliata da una singolare sindrome: la golfobia. Benedetto ragazzo, non riesci mai a sbloccarti. La paura fa 90, proprio come il tuo numero di maglia. Nonostante l’onda lunga della vittoria casalinga in Champions, vivo un pre molto agitato. E’ brutto da dire, lo so, ma confesso la mia colpa. Ce l’ho a morte con Pioli. E’ più forte di me. Non lo sopporto più. Lo reggo ancor meno di Gerry Yongho Cardinale, che pure mi sta più che pesantemente sulle scatole. Ho provato perfino fastidio nel vedere un’innocente scala a pioli. Mi sono fatta una grassa risata al Supermercato, sentendo scandire dall’altoparlante: “ Il proprietario dell’auto con targa : A di Roma…” Ma poi mi è venuto subito da pensare. “ Ecco, noi abbiamo un allenatore con la A di Roma.” Insomma, il Monza è una squadra tonica, in brillanti condizioni fisiche. E lui mi schiera Brahim e Messias sulla trequarti insieme a Leao. Lascia il povero, spremuto, acciaccato Tonali solo con un Krunic che, al di là del suo valore, non ha le caratteristiche per giocare nei 2. Ha capito, Deo gratia, di far giocare Thiaw. Lavorava sempre, così diceva, per cercare di risolvere il problema dei troppi gol di testa presi su azioni da calcio piazzato. Mai gli era passato per il cervello che forse mettere il miglior difensore sulle palle alte poteva essere utile. Secondo lui Malick non era pronto….

Svegliati, Charles! Pensaci tu, Zlatan.

Sono una furia. Gliene dico di ogni. Anche che essere considerato scarso da uno come lui per un giocatore è un titolo di merito. Un marchio di qualità. Arrivo a pensare di tutto. Per esempio che con uno normodotato in panchina Deka e Vranckx sarebbero da tempo titolari. Certo che Charles sta facendo di tutto per far vacillare le mie convinzioni. Lo devo ammettere. Pure col Monza si è mangiato un gol. Mamma mia, la legge di Murphy per lui è una ventata di ottimismo. Dai, ragazzo, ti prego, svegliati. Esci dall’incantesimo malefico che ti avviluppa. Io non aspetto altro. Ti voglio bene. Sarei disposta a versare sangue per vederti giocare come Dio comanda. Leggero. Libero di testa. Nel mio tumultuoso pre spero che CDK possa sbloccarsi al Brianteo, subentrando nel secondo tempo. Ma le speranze vengono travolte dalla rabbia per la formazione. Giusto non mettere Kjaer nella difesa a 3. Simon deve rifiatare. Sta di fatto che Malick o Tomori dovranno fare il centrale. E questo non è il loro ruolo. Ragione di più per proteggere la difesa. E Pioli lo fa, mettendo Brahim e Messias. Grrrrr!!!!!!! Se il povero Sandro, a cui viene tirato il collo, si infortuna, divento una belva sanguinaria. Io, che da una vita voglio il centrocampo a 3 dietro a Deka e Leao, sono prigioniera di Pioli, delle sue maledette concezioni tattiche. Prigioniera come Vranckx, Pobega, Adli. Ma non soffro della sindrome di Stoccolma. E credo neanche loro. Nessuna solidarietà, nessun innamoramento per il carceriere. Lo sbranerei.

Bravo Junior!

Con questi chiari di luna mi avvicino alla partita. Ho una paura di perdere che metà basterebbe. Io ce l’ho intera. Ma dobbiamo vincere! Spero di riuscire, comunque, a sfangarla. Che altro posso fare? Poi entro in trance agonistica. Superati i due spaventi iniziali, entriamo in controllo della gara. Bello il gol di un Messias che gioca davvero bene. Solida la difesa. Tutto sommato, buono il primo tempo. Ma non sono certo tranquilla. Ed ecco la ripresa. Nooooo!!!!!! Cosa ti sei mangiato, Theo mio! Poi le sostituzioni. E la sofferenza. Il cuore mi si ferma sul palo di Ciurria. La palla rimbalza sul piede di Tata. Tocca anche il legno. Angolo. Torno a vivere dopo la semiparalisi esistenziale che mi aveva improvvisamente colpito. Rimango basita, vedendo Baka entrare per Krunic. Non ho parole. Quello lì è fuori di testa. Charles! Dai, che ti sblocchi! Il tiro da pochi passi viene murato da un difensore. Nooooooo!!!!!!!! Sono mortificata. Mi viene quasi da piangere. Finalmente arriva il triplice fischio. E io esplodo in un urlo di gioia.

Io e te siamo separati in casa.

Torno ad assumere sembianze vagamente umane. Sono felice per la vittoria. Era fondamentale. D’accordo, non abbiamo realizzato un’opera d’arte. Tra le varie sindromi non ho certo rischiato quella di Stendhal. Niente stordimento da estasi contemplativa. Però una certa sensazione di percezione precaria della realtà l’ho provata. Seguita da un senso di euforico sollievo. Nella pessima settimana post derby temevo di andare incontro a rovesci con Toro, Tottenham e anche Monza. Invece…. Tre clean sheet consecutivi! Sììììì!!!!!! Merito di Pioli? Insomma…. Lui le cose le capisce tardi. Molto tardi. Troppo tardi. Thiaw era riserva perfino di Gabbia. E non le capisce nemmeno tutte. La difesa è indubbiamente più solida con l’innesto di Malick accanto a Kalulu, Kjaer o Tomori. Che senso ha avuto mettere Baka? Pessima la gestione di Vranckx, Adli, Pobega. E anche quella di Deka. Non glielo perdonerò mai. Scudetto o non scudetto. Vittoria o non vittoria. Certo, conquistasse la Champions… Ma il problema chiaramente non si pone.

A pensarci bene, però, una ragione l’inserimento di Baka ce l’ha. La sua mente contorta non sopporta l’idea di schierare tre centrocampisti. Non concepisce il ruolo della mezz’ala. E Baka, l’insbolognabile Baka, è uno da centrocampo a 2. Con lui non vedrò mai Vranckx giocare con Sandro e Isma. Non scriverò mai un pezzo dal titolo “ Per Aster ad astra”. Ha trovato perfino il modo di far notare l’ingenuità del ragazzo per il fallo su di Dybala. Dopo che Aster aveva dato a Pobega la palla del 2 a 0. Dopo che lui aveva rovinato la nostra partita con i cambi. Siccome la Roma è forte di testa sulle palle inattive, ha messo Gabbia e non Thiaw. Già, Malick non era pronto. Insomma, io con Pioli sono una separata in casa. Ciò non toglie, naturalmente, che gli auguri di tutto cuore di vincere, visto che non lo posso esonerare e che il mio umore è notevolmente influenzato dai risultati del Milan. Certo che ho un buon carattere. Non mi sono nemmeno arrabbiata per la vittoria degli Orrendi. E questo nonostante il generoso rigore ripetuto , l’occasionissima fallita dall’Udinese in contropiede e l’immediata punizione subita per contrappasso nella ripartenza dell’azione. Mi è piaciuto il Lecce corsaro a Bergamo. E adesso affrontiamo la settimana che ci porta all’importantissima gara con la Dea. Vediamo se recuperiamo Benna e quali infortuni ci attendono. Come stai, Magic mio? Tranquilla? Neanche un po’. Qui si viaggia tra le sindromi e, in attesa della vigiliafobia, si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.