Che bella giornata!

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E abbiamo pure giocato bene, eh! “Se ci fosse una partita che non mi dispiacerebbe perdere, sarebbe questa”, pensavo nel mio pre. Il fatto è che non mi garba fare dei piaceri ai Gobbi, si capisce. Loro passeggiano con il povero, derelitto Torino. Se noi fermiamo la spuntata Lazio, gli cuciamo lo scudetto sul petto. E’ Martedì che dobbiamo vincere. Non stasera. Mi fa ancora male il pareggio con la Spal. Adesso, con il trittico che ci aspetta, Dio solo sa quando e dove torneremo a vincere. Al contrario di me, Dio lo sapeva. E come! Doveva accadere ieri sera all’Olimpico. E io questa bella vittoria me la godo. Altro che storie! Vuol dire che, per essere giusti, batteremo pure la Juve. Peccato non possiamo riservare lo stesso trattamento agli Orrendi, che ci hanno già battezzato due volte. L’unico cruccio è l’infortunio di Calha. Nonostante io sia una persona riservata, piuttosto restia ad esprimere apertamente le sue idee, forse qualcuno si è accorto che ho un debole per lui. Che gioia sul suo gol!

Tu sai come mettere a posto i tracotanti, Cicerone. Ti vorrei alla zoppicante comunicazione del Milan.

Insomma, alla faccia di quel che pensavo prima della partita, stamattina mi sveglio e… che bella giornata! Torniamo,però, un attimo indietro. Non reagisco benissimo alla notizia che giocherà titolare ancora Bonaventura. I motivi sono noti. Ibra dal primo minuto. Bah! Per me lui è una garanzia, intendiamoci. Non sarebbe meglio, però, inserirlo a gara in corso, in modo da portarlo a scendere in campo dall’inizio contro la Juve? E perché ritenerlo sempre alternativo a Rebic? Non si potrebbe osare qualche volta, schierandoli entrambi? O, quanto meno, mettere Paquetà al posto di Jack? Bah! Chiara propone e Pioli dispone. Stiamo a vedere cosa combiniamo, dai. Le voci su Arnault non mi coinvolgono. So che sono infondate. Non ho nessuna voglia di illudermi. Chi è attualmente il nostro vero proprietario? Elliot, no? Bah! Mi viene in mente Metello Nepote. Costui, in una causa, si scagliò perfidamente contro Cicerone, a cui rimproverava di essere un plebeo. Ogni tanto gli rivolgeva la domanda: “ Chi è tuo tuo padre?” A un certo punto Cicerone gli rispose: “ A te non posso chiedere la stessa cosa, Metello, perché tua madre ha reso questa domanda estremamente delicata.” Per tornare a noi, chi è il vero proprietario del Milan, Silvio? Con quel popò ( l’errore è voluto) di vendita hai reso la risposta molto difficile.

Gol Calha Lazio

Guardicchio il derby di Torino e la cosa non contribuisce a rasserenarmi l’umore. Il Lecce le busca al Mapei. Ci siamo. Tocca a noi. E io sono lì. La partita è equilibrata e non offre sussulti. Calha è vicino al limite dell’area. Cerca di destreggiarsi, per farsi spazio di fronte al muro dei difensori laziali. Tiro! Gooooolllllll!!!!!!! Sììììììììì!!!!!!!!!!! E vai! C’è stata una deviazione? E che importa? Alcuni tendono ad ignorare il fatto che, quando di fronte hai un nugolo di giocatori, è molto probabile incocciare in qualcuno. Questa volta è andata bene, finalmente! Il gol di Ibra sul bel cross lungo di Conti non mi fa scattare dalla poltrona, perché intuisco il fuorigioco. Saele crossa dalla destra. Mano di Radu! Rigore! Sìììì!!!!! Ibra sul dischetto. Strakosha la prende col braccio. La palla gli va sulla gamba e entra per la mia felicità. L’hai tirato male, Zlatan. Ma, in un modo o nell’altro è entrata, e a me va bene così. E come! Sììììììì!!!! Non mi va bene, invece, che che Calha si infortuni. Parlano di problemi al polpaccio. Mannaggia….. Entra Paquetà. Forza Lucas! Brutte esperienze recenti non mi permettono di sentirmi tranquilla sul 2 a 0. Se è per quello ce ne sono altre anche sul 3 a 0….. Però, non so come dire. Stasera la squadra mi infonde fiducia. Pur senza strafare, controlla bene e imprime la sua impronta sulla partita. E non provo paura. Cerco di evocarmela per una pura questione di scaramanzia. Il secondo tempo non mi incute timore.

Rientriamo con Rebic al posto di Ibra. Bene. Zlatan deve pensare alla Juve. La Lazio mi sembra più sveglia e intraprendente. Correa viene servito in area dopo una bella azione. E’ a due passi dalla porta ma in posizione defilata. Il suo tiretto appoggia la palla tra le capaci braccia di Gigio nostro. Poi accade una cosa che mi colpisce e mi emoziona. Saele rincorre una palla impossibile e riesce a tenerla in campo con una scivolata sulla linea di fondo. Si rialza. La dà dietro a Jack, che la appoggia all’arrembante Kessie. Il tiro non è tra quelli meglio riusciti e Strakosha blocca. Torniamo a un difetto antico. Punizione per noi sulla loro trequarti. Fiacco appoggio verso l’area e loro ripartono velocemente in contropiede, trovandoci scoperti. Lazzari si trova a tu per tu con Gigio e lo trafigge. Ma c’è fuorigioco. L’errore è di Luiz Alberto, che ritarda di un attimo il passaggio. Riprendiamo in mano la gara. Bonaventura conclude una nostra bella azione con un destro dal limite di poco al lato. Poi scheggia di testa un bel cross di Conti. Jack per Rebic, che è solo! Goooollllllll!!!!!!!! Sììììììì!!!!!!! Ora mi preoccupo soltanto che Romagnoli non prenda il giallo. E a un certo punto tremo, eh, su un intervento un po’ esuberante. Ci va bene. Theo imperversa con bellissime e devastanti percussioni. Sbaglia un paio di gol, ma come si può criticarlo? Splendida una verticalizzazione del subentrato Krunic per lui. Anche Rebic si fa notare in positivo. La gara volge piacevolmente al termine.

Miha

E’ arrivata la vittoria che non mi aspettavo e che nemmeno pensavo di volere fino in fondo. Bella, meritata, rotonda. E io sono felice, alla faccia del fatto che dubitassi di desiderarla davvero. Mi angustia l’infortunio del mio Calha. Quasi tutti lo ritengono una pippa? La cosa non mi turba. Il fatto che un’opinione sia condivisa non significa che debba essere necessariamente corretta. Comunque sono una che non ha fede e così non assisto in diretta ad un evento che ha dell’incredibile. Sì, guardo Inter Bologna. Ma solo fino a un certo punto. Insomma, Barrow prende un palo che sta ancora tremando. Soriano viene espulso per aver dato dello scarso all’arbitro, dopo che gli era stato fischiato contro un fallo inesistente. A stretto giro di posta viene concesso un rigore per gli Orrendi. Che posso fare? Cambio canale, senza aspettare la trasformazione. Dopo pareccchio tempo rimetto sul 209. Così, per vedere quanti ne abbiano fatti dopo i sei rifillatii al Brescia. Sullo schermo vedo 94.32 e… 1 – 2: Incredibile! Ma vai! Ma vieni! Cappero, mi sono persa momenti di gioia pura. Però mi rifaccio con gli highlihtgs, eh! Bravo, Miha! Tu occupi sempre un posto nel mio cuore. Che bella giornata!

Perdono Parma e Verona. Niente male! Scrivo mentre iniziano a giocare Napoli e Roma. Per chi tifo? Per il Napoli, naturalmente. Per Gattuso? No. Per evitare i preliminari di Uefa League, noi dobbiamo arrivare davanti alla Roma. La posizione del Napoli ci è indifferente. Ma devo seguire anche il Villareal che gioca con il Barcellona. Forza Barça! Se li batti e il Siviglia vince domani sera con l’Eibar, è praticamente fatta. Insomma, ragazzi, sono piena di impegni. Mica bau bau micio micio,eh! E dove le mettiamo le preoccupazioni? Spero bene per Calha. Sembra solo una forte contusione al polpaccio. Ci aspettano i Gobbi. Ho una voglia di vincere quasi più grande della paura di perdere. Ora sono presa da tutte le mie elucubrazioni. Quindi chiudo il pezzo e vi lascio con la speranza di potermi svegliare domani mattina, pensando. “ Che bella giornata!” Però, come per tutti voi, il sogno, che si confonde con l’utopia, è un pochino procrastinato nel tempo. Chissà che Martedì passiamo una bella serata. E che Mercoledì mi capiti di aprire gli occhi con un sorriso che incornici un altro liberatorio “ Che bella giornata!”

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.