A spasso tra i numeri

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3 moduli - 30 ore. Modulo 1: A spasso tra i numeri. Modulo 2: Da Pitagora a Cartesio. Modulo 3: Mondo matematico.

Altro che noia per la sosta causa Nazionali. Qui si passa da un Paquetà a una pacchetta mica da ridere, eh!. Una sberla da 126 milioni di profondo rosso. Dici poco…. Ora, io sono una pitagorica e amo i numeri. Credo siano l’alfabeto dell’universo. C’è , però, un dettaglio non insignificante. Mi piace navigare nel mondo rarefatto dell’astratto. Vivo tra le nuvole e i sassi. Ma più vicina alle nuvole. Adoro derivate, integrali, equazioni differenziali. A me sembrano poesie. Con loro mi trovo a mio agio. Sono, invece, di un’ignoranza robusta e grassa per quel che attiene alle questioni di contabilità societaria. Quindi, non avendo gli strumenti per esprimere un parere autorevole, dovrei stare zitta sull’argomento. D’altra parte, se ognuno di noi dovesse parlare solo di ciò che conosce, il mondo sarebbe piuttosto silenzioso. E poi magari c’è qualcuno tra voi che possiede le giuste competenze e mi può dare una dritta, chiarendo i miei dubbi. In ogni caso penso sia bello discutere, esponendo le proprie opinioni. Mica è colpa nostra se veniamo assorbiti da faccende finanziarie. Ci piacerebbe interessarci solo di questioni di campo. Ma…. Vi prego, venite con me a spasso tra i numeri. Seguitemi nel mio ostico percorso tra le pagine del sito dicalcioefinanza”. Sì, perché, colpita dalla “ perdita netta a livello consolidato” di 126 milioni, vado ad informarmi, eh! L’esercizio precedente presentava un buco di “ soli” 73 milioni. Già, ma stavolta c’è di mezzo un Mercato che io continuo a ritenere, cocciutamente, buono. Nel 2016 furono 75. 90  nel 2015 e nel 2014. I grandi dirigenti, quando si mettono d’impegno, sanno come demolire un club sia tecnicamente che economicamente. Nonostante il sesto posto, penso che la rosa dell’anno scorso fosse nettamente migliore di quelle precedenti. E che quindi il patrimonio giocatori, cioè il nostro capitale, valga molto di più. Sono di quelli che “ Se i fatti mi danno torto, peggio per i fatti”? Può essere, anche se non lo credo.

Voglio comunque addentrarmi nella questione e spulcio tabelle. Voi, ragazzi, fatelo insieme a me e datemi una mano, anche se la cosa è noiosa. I ricavi sono in crescita. Si attestano sui 256 milioni a fronte dei 212 dell’anno precedente. Nulla da dire sui maggiori incassi da Tv e botteghino . Così come sui minori introiti da sponsorizzazioni. Tutto chiaro. Ma i proventi da “gestione diritti giocatori”, quantificati in 42 milioni, con un incremento di 36, cosa riguardano? Le rate effettivamente pagate dalle Società acquirenti, cioè soldi sonanti entrati in cassa, o le plusvalenze? E, se è vera la seconda ipotesi, le plusvalenze sono state calcolate ratealmente con quale criterio? Questo mi chiedo nella mia ignoranza. “ Non precorrere i tempi”, mi dico. “ “Va’ avanti a leggere e ti spiegheranno.” Procedo. Mi spiegano che l’aumento è legato alle maggiori plusvalenze ( + 32 milioni) e ai maggiori ricavi da cessioni temporanee di giocatori (+ 2 milioni). A parte il fatto che 32 + 2 fa 34, capisco che si tratta di plusvalenze e di incassi da prestiti. Quanti soldi ci abbia effettivamente già versato, per esempio, il Torino per Niang, non lo deduco dall’estratto di bilancio. Continuo a leggere. Le spese di gestione sono aumentate di 80 milioni. Capisco cosa si intenda con costi per il personale. Nei costi per servizi e godimento beni terzi rientreranno l’affitto dello stadio e anche quello del pullman, visto che qualcuno aveva avuto la geniale idea di “esternalizzarlo.” Gli oneri da gestione diritti calciatori cosa sono? Bah! Probabilmente le buonuscite per liberarsi da qualche zavorra.

Quel che mi interessa decodificare è la voce “ Ammortamenti e svalutazioni”. Fa la parte del leone, dopo gli stipendi. Ovvio, visto che , a differenza di tante altre volte, è stato fatto un Mercato. E siamo sempre lì. Gli ammortamenti a quanto ammontano rispetto alla valutazione complessiva dei giocatori acquistati? Sono soldi che abbiamo già speso o rappresentano calcoli teorici? E le svalutazioni quanto incidono su quei 110 milioni messi a bilancio rispetto ai 61 inseriti in quello precedente? Non penso siano dovute a giocatori che abbiamo effettivamente venduto nel 2017, tipo Sosa. I conti non mi tornano per niente. Devono entrarci, anche se la cosa mi sembra assurda, soprattutto le quotazioni che noi abbiamo dato ad altri calciatori magari poi ceduti quest’estate. Vado a leggere un altro articolo in cui si parla di svalutazioni. Scopro che Bacca e Kalinic sono stati svalutati di 11 e 9 milioni e che al 30- 6- 2018 risultano avere un valore di carico rispettivamente di 2 e di 12 milioni. Quindi, nel mio piccolo, capisco che si è voluto picchiare in negativo su questo bilancio, per avere più margine di manovra nel successivo. Come ce la caveremo nel frattempo con il FPF? In totale le svalutazioni sono di circa 22 milioni e ciò significa che gli ammortamenti del Mercato si quantificano in 88 milioni. Siccome la spesa prevista è di 240 , ne restano da contabilizzare negli esercizi futuri 152, da cui sottrarre quelli che devono ancora entrare in bilancio per le cessioni dell’estate 2017. Bah, io questo credo di avere capito. Ma non sono sicura di essere nel giusto e chiedo aiuto a chi è più preparato di me sull’argomento. I tanti punti di domanda sottolineano i miei dubbi.

Ivan, va’ a spasso tra i numeri e fa’ tornare i conti tecnici ed economici! Una bazzecola….

In ogni caso mi rassicura la ricapitalizzazione di 170 milioni fatta da Elliot, al di là del fatto che sia un hedge fund. E mi tengo stretti Leo e Paolo. A dire il vero, io, dopo un’iniziale diffidenza, apprezzavo anche Fassone. Andavo in visibilio per le cose formali. Che dire? Be’, che non sono un’aquila. Non condivido, invece, le critiche feroci a Mirabelli. Per tornare ad essere competitivi ad alti livelli, dovremo incrementare cospicuamente il fatturato. Ad occhio e croce di 100 milioni, a prescindere da ammortamenti e plusvalenze. Comprendo, quindi, la scelta di Gazidis. Nell’operazione di crescita, comunque, è indispensabile la Champions, fonte di guadagno sia per la sola partecipazione che per il richiamo di sponsorizzazioni. Però la potremo eventualmente ottenere solo l’anno prossimo. La voglio a tutti i costi! E’ difficile, ma non impossibile. La squadra, pur con le sue lacune, non è male. E ci siamo già mossi per Gennaio. Se non perdiamo il derby e vinciamo con Samp e Genoa, irrompiamo sull’obiettivo quarto posto. Già, se…. Speriamo, dai! E’ positivo che la nuova proprietà, a differenza di tante altre, non abbia debiti. Questi 126 milioni di profondo rosso, tutto sommato, non mi spaventano più di tanto. Il fatto è che ho bisogno di sognare. Quindi, ti prego, Milan, fammi sognare! A cominciare dal derby.

Non ho visto la partita del Flamengo con la Fluminense. Spero che Paquetà sia davvero forte. Ho guardato una parte della gara del Milan femminile contro il Sassuolo. E’ finita 2 a 2. Mi sembra che le ragazze giochino bene. Sono tutt’altro che sprovvedute tecnicamente. Mi viene un po’ di nostalgia, pensando a quando da bambina e ragazzina andavo a giocare con i maschi. Possiedo tuttora un piede destro con il quale posso mettere la palla dove voglio. Ci fossero state allora le squadre femminili, forse sarei stata una Morace ante litteram. O forse no. Mamma mia, cosa darei per vincere il derby! Guardicchio la Nazionale. Il suo gioco mi piace e il mio interesse aumenta. Davvero buono il primo tempo. Peccato che, tra traverse, Szczezny e un po’ di mancanza di cattiveria sotto porta, non l’abbiamo messa dentro. Anche la ripresa non è male. Rischiamo un paio di volte di pagare i nostri sprechi. In un’occasione ci salvano prima Gigio e poi Milik. Quando penso che non ci sia più niente da fare, in pieno recupero, otteniamo la meritatissima vittoria con un gol di Biraghi. La spizzata di testa sul secondo palo gliel’ha fatta il Mantovano Lasagana, eh! Bene! Ma lasciamo perdere la Nazionale. Domenica c’è una partitella che mi coinvolgerà un tantinello emotivamente. Smetto di andare a spasso tra i numeri. Voglio andare a spasso tra le stelle in una magica notte in cui la gioia rossonera illumina S. Siro. Milan, tu possiedi la chiave della mia felicità. Non tenerla in tasca. Inseriscila nella serratura! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.