Scurdammoce o passato

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In altri tempi avrei scritto che abbiamo spezzato le reni ad un rione di Verona e per giunta in casa. Oggi invece festeggio questi tre punti, dopo i pareggi contro Cagliari, Atalante ed Empoli…non era scontato vincere contro “intuizione Birsa” e compagni. Invece la vittoria è stata splendida, nello score, ma a nche e soprattutto nella prova degli undici. Se Higuain è quello che rende possibile il tutto e senza di lui non so dove saremmo…, va sottolineata e messa in evidenza l’ennesima prova straordinaria di Suso. Non sono mai stato tenero, ma cosa rimproverare a questo inizio di stagione dello spagnolo? Forse, anzi togliamo il forse, dobbiamo smetterla (io per primo) di sottovalutarlo, dobbiamo cominciare a considerarlo una stella di questa squadra. Se gioca così, se questa sarà la sua velocità di esecuzione e di gioco…allora ci sarà da divertirsi. Ma mi spiegate dove gioca uno che fornisce tutti questi assist? Che tira così bene? Ragazzi miei, diciamolo pure, abbiamo esagerato nelle critiche. Io mi tolgo il cappello e se mi sbaglio…sarà stato ancora una volta Suso ad essere incostante. A lui chiedo solo costanza di rendimento. Ha l’età per raggiungerla. Daje.

Il resto mi sembra bene, anche se Hakan è veramente fuori forma e Kessie si distrae troppo. Però almeno ci abbiamo messo più voglia e non abbiamo cincischiato dopo il vantaggio in attesa di vincerla perchè ci chiamiamo Milan e non perchè facciamo il secondo gol. A mio parere è stato questo il vero problema di queste prime partite oltre ad una forma fisica discutibile. Ripeto…contro il rione di Verona nulla era scontato, ma la vittoria in scioltezza è veramente un buon segnale. Segnale di cosa? Che siamo tornati di nuovo competitivi per il quarto posto? Sento e leggo di una passeggiata contro la squadra del Gormitaro e quindi siamo già a 15 punti. Ecco…queste sono le cose che possono minare il nostro cammino, ma qui spetta all’allenatore trovare le giuste chiavi per entrare nella mente dei giocatori e farli scendere contro il Genoa (quando ci sarà il recupero) con la giusta motivazione. Ma non mi faccio illusioni, vincere queste partite non ci fa scavalcare i diretti avversari nei valori, ma qualora accadesse mi preoccuperebbe ben altro. Lo scrivo oggi dopo tre vittorie consecutive, sarebbe troppo facile scrivere dopo un risultato negativo.

L’AMBIENTE

In questo momento storico della squadra manca tutto, mancano tutti gli ingredienti che fanno di una società un modello vincente. Si vive solo di ricordi, di un passato che non c’è più e chissà se un giorno tornerà. Tutto questo lo riversiamo nelle aspettative di noi tifosi, perchè siamo il Milan, perchè abbiamo il DNA europeo, perchè la sala delle coppe e quanto altro. Purtroppo sono cose vecchie che puzzano ormai di muffa, cose che non hanno più nulla a che vedere con quanto accade da oltre un lustro. Una volta scrissi che il Milan era morto, non mi sono sbagliato. Fossi chi comanda chiuderei immediatamente il Museo a Casa Milan fino a data da destinarsi. E’ un’iperbole, lo dico subito, prima che arrivi il solito scalmanato indemoniato.

L’ambiente è marcio fino alle fondamenta, il marciume corre dalle mura di quella sede nel deserto fino ai campi di Milanello, dove l’anti calcio si è instillato come il plutonio dopo uno scoppio nucleare. Gli anni scorsi scrivevo che ci sarebbero venuti 10 anni…per debellare questo seme nefasto; venivo deriso. Ecco i risultati. Il marciume ha contagiato tutti e i tifosi sono diventati impazienti; dopo ogni risultato negativo si leggono contumelie di ogni tipo e i giocatori vengono messi in croce. Sempre perchè siamo il Milan, sempre perchè veniamo da un passato che pesa ormai come un macigno, passato che è un vulcano che sta sempre per esplodere e vomitarci addosso una lava di calcio orribile e inguardabile. L’ambiente vive una realtà parallela, dove il passato viene visto come la panacea di tutti i mali; che stranezza però, il passato è la nostra attuale rovina, ma noi attingiamo ad esso quotidianamente. Un cibo mi fa male, un cibo mi è deleterio, ma io mi abbuffo di esso per guarire. Il Milan è follia.

La società continua a rinforzarsi alla media di un dirigente al mese, ma fino ad ora penso che solo Leonardo e Gazzidis siano realmente necessari, il resto è solo ed esclusivamente folklore. Se guardo a chi vince vedo una gestione cinica, oggi non mi servi più, addio. Avanti un altro. Da noi no, si continua a pescare nel passato e si prendono dei profili solo per appartenenza. Facciamo un esempio semplice semplice? Bene, io conosco uno che si è diplomato a Coverciano come video analista con distacco enorme sul secondo. Non lavora. Ogni allenatore si porta il suo amichetto di fiducia, il suo team. Un branco di inetti raccomandati, amici degli amici. Io società che voglio ripartire scelgo il meglio e voglio che il mio allenatore abbia un team di migliori, non di raccomandati. Vi tralascio chi c’era prima, personaggi da calcio amatoriale.

L’ambiente non può produrre calcio perchè non ne ha la capacità, sempre intento a crogiolarsi in un passato che diventa la comfort zone. Prendiamo la comunicazione, in passato faceva schifo, adesso fa anche vomitare. Una comunicazione in cui nella sala stampa i giornalisti vivono di passato, portando avanti i propri cavallini e ronzini. Guadagnini ha appiattito ancora di più questi valori, tenendosi in grembo personaggi del passato che non fanno altro che peggiorare le cose. Dove sta scritto che a fare le domande in sala stampa deve cominciare il Muezzin di Casa Milan? Se è una conferenza stampa, cosa c’entra il canale servatico? A che titolo questo personaggio che ha distrutto un canale, diviso la tifoseria, coperto di ridicolo se stesso con articoli pro Juve che ancora fanno ridere chiunque, sverna ancora a Casa Milan? Perché costui che è stato l’alfiere del padrone di turno attaccando chiunque e censurando tutti…deve ancora apparire? Se la FCA fa una conferenza stampa…non si fa le domande da sola…

Perché in sala stampa l’allenatore attacca il presunto giornalista di Sky su alcune soffiate e non lo fa il capo della comunicazione? Che figura ci fa il Milan o quello che rimane di una gloriosa società? Come si può costruire calcio quando ci sono elementi che ancora chiedono di Montolivo e quello è pure infortunato? E’ evidente che ci sono nella stampa rossonera degli asini, gentaglia che nella vita non sa fare un cazzo e vecchi dinosauri che hanno passato la loro inutile esistenza a strisciare e leccare il culo. Un ambiente così è un ambiente coleroso, malato e incline alla servata che non farà mai crescere la squadra. Ma quando Montolivo giocava sempre e arrivavamo decimi, questi inutili cazzoni dove stavano? Come mai non chiedevano perchè giocava? Ah si…prendevano ordini dal Condorasino. Non c’è stata mai una critica, mai una vera contrapposizione che stimolasse una società decadente, ma soltanto una serie infinita di portavoce e si sa che il portavoce è un cazzone inutile: deve solo saper fare il dettato con un block notes e una penna scrivente; fine delle capacità. Milan Tv è un cimitero di dinosauri, animali preistorici che io non ho mai potuto vedere, tanto mi facevano ribrezzo. Se qualcuno me li regalava…prendevano la via della spazzatura nello stesso tempo in cui Bolt faceva i record sui 100. E questi dinosauri, a turno, prendono le difese di Montolivo e lo ripropongono. Ridicoli, sono ridicoli. E meno male che Gattuso non lo vede nemmeno, altrimenti assisteremmo a dei peana quotidiani. Addirittura il telecavallino lo propugna sul suo inutile canale YouTube, ed ecco perchè mi incazzo quando qualcuno mi dice che Pellegatti è milanista e bla bla, ma andasse a tifare Monza insieme agli altri dinosauri. Dieci euro e settanta centesimi…, ma prendetevi un aperitivo, per i dinosauri c’è Discovery Channel…

Fateci caso, tutta la comunicazione è rivolta al passato. Il sito ufficiale, attraverso i social, e i più importanti siti basano gran parte della comunicazione su cosa? Ma sulle date; oggi è il compleanno di Zapata, di Abate, di Suso! Oggi sono x anni dal gol di Boban, sono 259 anni dal primo ruttino di Kilpin e via discorrendo. Passato, solo passato. Io nemmeno li leggo, che cazzo me ne frega? Chi li legge? Vorrei sapere chi apre  e legge del compleanno di Futre! Cazzo…devo fare gli auguri a Paulo! Lo vedo uno che la mattina sta seduto sul cesso, esce dal bagno, prende le chiavi della macchina e va a fare gli auguri Futre! Ma sti cazzi! E le interviste ai giocatori…del passato? Ne vogliamo parlare? Provate a cambiare i nomi e leggerete sempre le stesse cose, una serie di minkiate inutili che fanno solo perdere tempo. Perché nella mia vita devo perdere tempo per leggere le scemenze di Taibi? Ne volete la riprova?

Brocchi?
“Lo conosco da giocatore e non da allenatore. In Primavera ha però portato un’idea di gioco che può essere anche il futuro del Milan. I tempi sono cambiati, adesso occorre curare ogni dettaglio per fare la differenza”.

E si potrebbe andare avanti per ore. Centinaia di dinosauri decrepiti che vengono intervistati per suonare la fanfara, per sostenere il “ritornato” di turno. In Europa si guarda avanti, in Europa qualche squadra può toppare l’annata, ma nessuno è sparito come noi, nessuno è totalmente scomparso dai radar del calcio che conta. Noi non riusciamo nemmeno a lottare per un misero quarto posto, ma tutte le attenzioni della stampa, dei portali e degli addetti ai lavori sono focalizzati su questo? No, sul Monza! Ma che cazzo ce ne frega a noi del Monza? Ma basta, si fottano e ci rimangano! Hanno stufato, un decennio di bugie, di luride bugie, di finto amore, di dichiarazioni di ritiro assoluto e poi? Lo dico oggi e non lo dico più. Che sparisca il Monza come è sparito l’Ischia Calcio. Ve lo ricordate l’Ischia Calcio che il suo portavoce metteva in ogni vomitoriale del sabato mattina per ingraziarsi gli amici delle vacanze? Defunti totalmente. Una goduria. Siamo al punto in cui ci sono dei buffoni matricolati che avanzano la candidatura della Morace se Gattuso salta. Con tutto il rispetto per Carolina, questo è il metro dell’ambiente rossonero.

Ora, chiaramente mi si dirà che in campo ci vanno i calciatori, che l’allenatore, che questo che quello. Se fai schifo in Lussemburgo non può essere solo colpa dell’ambiente, ma questo è l’humus in cui dovrebbe crescere una squadra. Il resto poi lo facciamo noi, esaltandoci tutti per mezzi giocatori che non hanno vinto niente, che giocano in Nazionali perdenti, che sono eterne ed infinite promesse. Arriva Ciokko Baiokko e leggo di mirabolanti stagioni al Monaco, ma l’anno scorso? No, nel passato… Sergio Castellitto è meglio di Deulocoso, tra tutti e due non ne fai uno, anche scomponendo i pezzi e rimontandoli. Laxalt…, buono…, ottima alternativa, ma…viene dal Genoa. Ancora annoveriamo Abate e ancora gioca, un mediocre pedatore che ha costellato la sua carriera al Giannino di vaccate. Certo, avessimo un tecnico di spessore, non il solito riconoscente…, magari Abate e Montolivo sarebbero rescissi in tempo reale. Non li vuole nessuno. Non c’è niente da fare. Ma qui si parla ancora di loro, uno perchè ancora gioca, l’altro perchè ha i giornalisti al soldo che lo pompano.

Sono anni che sento di rosa incompleta,  che manca questo e quello. Altrove invece hanno le rose al top, anzi gli avanzano. Sono tutte scuse, sono tutte bugie per mascherare il vero problema; la squadra è lenta da un decennio, io credo che siamo una delle squadre più lente della storia, il nostro è un calcio bradipo fatto di attesa. Si aspetta che succeda qualcosa, si aspetta che un giocatore come Bonaventura sia una mezzala, che un trequartista come Hakan sia un esterno alto e basso; si aspetta che l’attaccante esterno sia risolutivo ma con il piede invertito, impedendo, a mio modo di pensare, una certa profondità. Siamo in attesa che Caldara apprenda tutti i segreti dello JEDI, solo allora sarà pronto. Calabria purtroppo non digerisce l’omogeneizzato e via discorrendo. Ma ormai la squadra è questa e andiamo avanti, anche se il duo Baiokko & Castigliokko inquieta. Ciokko Baiokko è alquanto inconcludente con un nido in testa che gli impedisce di correre altrimenti si rompono le uova. Meno male che è in prestito. Per carità. Se sapremo guardare a questa squadra nella sua semplicità e attualità, senza rincorrere il passato, senza evocare il gol di questo o quello 124 anni fa, senza festeggiare il compleanno, con tanto di intervista noiosa ed inutile, di Carobbi o Manzo…forse riusciremo a porci in maniera più equilibrata e ad accontentarci di quello che otteniamo. Il derby sarà un banco importante, ma sperare che non si evochino quelli del passato è pura utopia. Ripeto, ho voluto scrivere questo adesso, spero di sbagliarmi. Spero che l’ambiente remi dalla stessa parte, nella speranza che non ci rompano i coglioni con il Monza e la sua dirigenza “di nuovo innamorata”.

Gianclint

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.