Pagelle Real Madrid – AC Milan 1-3

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Il commento a questa partita nasce già nel titolo, stasera abbiamo giocato una partita da AC Milan, il nome con cui siamo conosciuti e riconoscibili per oltre 100 milioni di tifosi rossoneri nel mondo.

Quanto avevamo bisogno di una partita così? Di una vittoria con risonanza planetaria da vecchio Milan? Per quanto tempo l’abbiamo aspettata soffrendo e mugugnando a denti stretti?

E’ stata una vittoria commovente, emozionante, leggendaria e meritatissima.

Da una parte una sfilza di campioni strapagati, di solisti poco amalgamati e financo presuntuosi, dall’altra una Squadra vera, un collettivo armonico e armonioso che è sembrato muoversi come un corpo unico dal primo al novantasettesimo minuto.

Roba da non credere ai propri occhi, da stropicciarseli più e più volte.

Attendiamo riprove, ma stasera potrebbe finalmente essere nato il Milan di Fonseca, che come già nel derby con l’Inter capovolge la squadra con una mossa a sorpresa e spariglia le carte: quel Musah metà mezzala, metà terzino aggiunto a raddoppiare Vinicius è stata una delle chiavi di volta della partita, ma sarebbe ingeneroso ridurre tutto a questo.

Ogni volta che il Real era in possesso di palla ho visto una squadra cortissima e compatta, con le tre linee vicine tra loro in meno di venti metri, coraggiosa e determinata a ribaltare il fronte di attacco appena rientrava in possesso, chapeau

Paradossalmente, sabato prossimo a Cagliari sarà tutto più difficile ma questa serata godiamocela fino in fondo, ce la meritiamo tutta.

Piccola avvertenza, alcuni voti sono volutamente esagerati, ma dopo aver pagellato tonnellate di merda concedetemelo, se non stasera quando?

Maignan: 9,5 Pagella di Axel, che aggiunge mezzo punto al voto che avrei dato io, stasera abbiamo rivisto il vero, inarrivabile Maignan, la vittoria è di tutti ma dalle mani di Iron Mike è passato davvero molto: non tanto per i miracoli tipo quello sul colpo di testa di Brahim da zero metri, con i suoi riflessi da pantera quelli sono nelle sue corde, quanto piuttosto in quell’avanti indietro continuo di due metri che lo fa sempre essere nel posto giusto per chiudere lo specchio senza rischiare il pallonetto beffardo

Emerson Royal: 7 Abbastanza ingenuo (ed anche sfortunato, prende Vinicius alzando la gamba di richiamo in scivolata) in occasione del rigore, ma è l’unica vera pecca della sua partita, in cui combatte furiosamente con il giocatore più talentuoso dei blancos riuscendo a contenerlo con l’aiuto di Musah, e si concede anche il lusso di qualche sgroppata in avanti, come quando mette il pallone sulla testa di Leao con un cross ben calibrato

Calabria: SV Ma prende più giostre lui in 5 minuti che Emerson in tutta la partita

Thiaw: 8 Fa il pendolo tra Bellingham e Mbappè, concede il giusto ad entrambi (molto poco) e si toglie la soddisfazione del primo gol in maglia rossonera nel palcoscenico più prestigioso, serata che racconterà ai suoi nipotini tra 40 anni

Tomori: 7,5 Bagliori del Fikayo formato scudetto, sempre attento e concentrato, pronto al raddoppio e senza sbavature in fase di prima impostazione

Theo Hernandez: 8 Uno stantuffo costante sulla fascia sinistra, diligente in contenimento e letale nelle ripartenze, come quando mette Loftus davanti alla porta a botta sicura, per rivedere il vero Theo evidentemente ci voleva lo scenario adeguato

Fofana: 7,5 Vera e propria diga in mezzo al campo su cui si infrangono molte delle velleitarie iniziative madridiste, pulisce una gran quantità di palloni ed è sempre pronto a far ripartire le controffensive

Reijnders: 10 (il migliore) Stasera è nato un campione, un Centrocampista totale capace finalmente di abbinare quantità e qualità, prendendosi la scena con giocate di fino e percussioni maestose palla al piede, con il fantastico terzo gol a suggello dopo un’azione clamorosa in combinata con Rafa

Musah: 8,5 La mossa a sorpresa di Fonseca, metà mezzala metà terzino in un 4-3-3 ibrido che diventava talvolta un 5-2-3 in fase di non possesso, Vinicius se lo ricorderà a lungo perché gli ha tolto il respiro per tutti i 90 minuti, raddoppiandolo ed asfissiandolo in ogni zona del campo: questo ragazzo non ha ancora compiuto 22 anni e ha davanti a sé margini di crescita ancora inesplorati

Pavlovic: SV

Pulisic: 7,5 In leggera fase calante dopo un inizio di stagione scintillante e non potrebbe essere altrimenti, ma anche stasera mette lo zampino nella prestazione di squadra pennellando sulla testa di Thiaw il corner del primo gol, lanciato a rete in contropiede nella ripresa pecca di troppo altruismo servendo Leao anziché andare alla conclusione diretta

Loftus-Cheek: 6 Ci mette un pò a carburare e nel mentre si divora una clamorosa occasione per il 4-1 sparando su Lunin a botta sicura

Leao: 9 Ritorna in versione Meravigliao nella serata più importante, il duello con Lucas Vasquez sembrava un mismatch sulla carta alla vigilia e lo diventa nell’economia reale della partita, entra in tutti i gol dato che il corner del primo nasce da una sua sgasata, il tap in di Morata da una sua rasoiata in diagonale, il suggello di Tigianni dall’ennesima fuga inarrestabile sulla sinistra con assist al bacio… poi certo vanifica due contropiedi clamorosi cincischiando al momento decisivo, ma se sapesse segnare con facilità in quelle circostanze probabilmente stasera lo avremmo già visto giocare in maglia bianca

Okafor: SV

Morata: 8 Partita da campione vero, le prende e le dà in tutte le zone del campo, centrocampista aggiunto alla bisogna ma centravanti vero in occasione del raddoppio, esperienza e personalità al servizio della squadra fin dalle dichiarazioni nel pre-partita, avevamo bisogno di uno così

Abraham: SV, di incoraggiamento…

 

 

Fonseca: 9 Vogliamo dirlo che questa sera si è messo nel taschino Carletto quando nessuno se l’aspettava? La ciliegina è l’inserimento di Musah a sparigliare le carte, la torta una squadra corta e compatta dalle linee strettissime, umile e sfrontatamente coraggiosa al tempo stesso, se questa prestazione avrà un seguito potremo dire di essere finalmente sulla strada giusta

 

Max

 

 

 

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Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.