Troppo…

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Troppi infortunati, troppi contagiati dal covid, troppi assenti, troppe partite e troppo ravvicinate in questa stagione pazza. Troppo corta la rosa e troppo poca la qualità della panchina per poter gestire campionato ed Europa League al meglio. Troppo nervosismo, vedi Rebic che si fa buttare fuori per proteste (proprio adesso che non c’è nessun altro da mettere davanti), troppo pochi falli tattici quando servono (per poi farsi ammonire per comportamenti idioti o falli inutili nella metà campo avversaria quando non rischi nulla), troppo timore ora che si avvicinano i momenti più importanti della stagione dove ti giochi tutto. Troppo assenti le prime punte con Ibra ai box troppo spesso e Mandzukic (un azzardo, ma forse l’unico che potevano permettersi) troppo rotto da subito. Troppo poco saper giocare in un solo modo che, se è il momento giusto ti gasi anche troppo (come l’andata contro il Manchester United) e, se è quello sbagliato come Domenica sera, rischi troppo di fare la figuraccia. Pure troppa sfiga perché anche se l’avversario ha giocato meglio di te e la vittoria l’avrebbe meritata se un rigore c’è lo si deve dare e gli arbitri dovrebbero smetterla di fare troppo i fenomeni ed a noi è toccata la sfiga di trovare il “fenomeno” per eccellenza nel peggior momento possibile. In tutti questi troppo è riassunto il nostro momento.

Qualche leggerezza l’ha pure combinata ma sull’uomo è mostruoso. Da riscattare …

In questi troppo ci sono certamente delle responsabilità (che a fine stagione dovranno analizzare) ma anche tutta una serie di eventi che sfuggono a qualsiasi controllo. Domenica sera la delusione è stata cocente e, per quanto contro il Napoli non abbiamo sbracato (il timore c’era), l’umore non era certo dei migliori. A bocce ferme però è stata meno peggio di quanto non sembrasse al momento. Si poteva anche pareggiare (e sarebbe stato oro) e non è che i partenopei ci abbiamo surclassato. Hanno giocato meglio, ìn velocità nello stretto e spesso in controllo ma, alla fine dei conti, hanno segnato un gol grazie ad uno svarione congiunto di tre nostri giocatori tutti insieme e con un tiro finale che Politano ha mezzo ciabattato e che, l’avesse presa bene, probabilmente Donnarumma ci sarebbe arrivato. Invece quella mezza “zollata” ha mandato la sfera nell’unico quadrato di 10 x 10 cm dove non ci sarebbe arrivato nemmeno Flash Gordon. Certo, davanti abbiamo creato pochino, ma se devi giocare col solo Fancazzao le speranze di segnare si riducono drasticamente. So che non siete tutti d’accordo e sono stato per parecchio uno dei suoi sostenitori ma devo arrendermi all’evidenza. Questo non ha capito che se vuoi giocare ad alto livello devi pensare calcio h24 e non puoi entrare in campo con l’atteggiamento scazzato. Non è il primo che vediamo e non sarà l’ultimo.

Però, oltre alle motivazioni generali di cui sopra, non dobbiamo nemmeno dimenticare che venivamo da una partita giocata benissimo e ad alto ritmo giusto giovedì con lo United dove abbiamo visto a tratti un Milan d’altri tempi (che non vedevamo da secoli) mentre i Napoletani hanno potuto tranquillamente allenarsi per tutta la settimana e senza nemmeno doversi preoccupare di un recupero infrasettimanale contro la liquidità del maestro perchè… Non c’è un perchè, se non che l’hanno deciso loro questo dovrebbe bastarci. Aggiungiamoci sette titolari assenti e il gioco è fatto.

Insomma, dobbiamo abituarci. Questa squadra è un rollercoaster capace di tutto nel bene e nel male ogni partita e non dobbiamo vedere tutto nero dopo una sconfitta così come non eravamo arrivati da nessuna parte dopo una prestazione positiva, per quanto prestigiosa e coinvolgente, come quella di giovedì.

Ante, se proprio hai visto la mamma dell’arbitro in atteggiamenti affettuosi in quel di Napoli non è che devi per forza ricordarglielo. Non ad alta voce almeno…

Nonostante i recenti rovesci, siamo sempre secondi (diciamo pure virtualmente terzi), con sei punti di vantaggio sulle quinte e ancora in gioco per la El (poi vedremo cosa capiterà Giovedì) quindi in piena corsa per raggiungere quell’obiettivo, la qualificazione in CL, che ad inizio stagione avremmo firmato. Ovvio che dopo il girone d’andata qualche pensierino si poteva anche fare ma stando coi piedi per terra e tenendo conto di tutto quello che è successo dovremmo al momento essere sufficientemente soddisfatti anche se mi rendo conto che dirlo dopo una sconfitta può sembrare persino provocatorio.

Adesso, per l’ennesima volta, è necessario serrare le fila, cercare di recuperare e rimettere in una forma decente gli infortunati, recuperare un poco di forma durante l’ultima pausa delle nazionali (almeno per quelli che non saranno convocati, vero Ibra?) ed andare avanti. Questa squadra è riuscita a stupirci proprio nei momenti peggiori e quando la davamo per finita. Ora, le prossime cinque in campionato sono abbordabili prima degli ultimi scontri diretti con Lazio, Juve e, all’ultima di campionato, con l’Atalanta. Questo è il momento in cui ci giochiamo la stagione e quel quarto posto è … troppo importante…

PS: Questa estate ho l’impressione che i nodi del disastro finanziario lasciato in eredità dalla pandemia verranno al pettine per tutti. Fatto salvo le inglesi, che godono di diritti televisivi megamilionari, e forse il Bayern, che ha da una decina d’anni una gestione finanziaria ottimale (e quindi con riserve di capitale che le permetteranno di non soffrire troppo), tutti gli altri si troveranno a dover fare i conti con passivi stratosferici. E’ difficile prevedere cosa succederà ma ho l’impressione che il mercato sarà ancora più anomalo della stagione sportiva. Per questo reputo così importante entrare in CL. Elliott avrà pure tutti i difetti del mondo ma sono anche gente che sa capire il momento. Non che il nostro bilancio sarà uno zuccherino ma, con le disponibilità che hanno, potrebbero anche decidere di cogliere qualche occasione per qualche affare a condizioni stracciate che nel recente passato nemmeno potevamo immaginare. Magari potremo recuperare ancora sulle dirette rivali in competitività con qualche innesto ben selezionato. Non so se mi sono spiegato ma… è troppo importante…

FORZA MILAN

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.