Giorni di bilanci -parte 1

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E’ la prima settimana senza campionato e dopo una prima parte di stagione in cui abbiamo visto più Vlad il panificatore ciclope che Mike approfitto del vostro stordimento per darvi la mia consueta lettura del bilancio.
Come ben sapete il Milan ha chiuso l’ultimo bilancio con un passivo di 66 mln contro i 96 mln approvati un anno fa. Il club ha nuovamente ridotto il passivo ma più o meno tutti (me compreso) si aspettavano una riduzione più accentuata. Nello specifico mi attendevo un passivo più vicino a 40 mln che 50 e questo per via della plusvalenza ottenuta con la vendita di Casa Milan, le nuove sponsorizzazioni (bitmex e wefox su tutte) e i ricavi di stadio. A questo punto la mia curiosità stava proprio nell’individuare le ragioni di tale discrepanza che per sommi capi potrei riassumere così: turnazione sponsor, ricavi da stadio, svalutazioni.
Prima di soffermarmi sui ricavi e sui costi, vorrei fornirvi una semplice (spero) panoramica sulle cifre del “calciomercato”.

Come probabilmente già saprete il Milan per i nuovi arrivati ha speso: Maignan 15,4 mln – Adli 8,5 mln – Ballo Touré 5,4 mln – Lazetic 4,5 mln – Giroud 2,9 mln
Risultano poi degli incrementi di valore per una serie di giocatori come Tomori (31,6 mln), Theo (22,8 mln) e Pino (7,6 mln). A proposito di Pino tenendo conto dei 3,25 mln pagati per l’iniziale prestito semestrale la spesa totale è pari a quasi 11 mln.
Tra i citati non ho riportato Tonali perché il suo acquisto è stato un po’ particolare. Da bilancio il Milan ha impegnato 5 mln di prestito (10 mln di prestito a cui vanno sottratti i 5 riconosciuti dal Brescia) e 14,5 mln di “nuovo acquisto”: in definitiva è costato 19,5 mln al netto di eventuali bonus (non sappiamo se esistano o meno).
Parlando di prestiti è curioso il caso Messias perchè un po’ “alla Tonali”: prestito annuale da 2,6 mln ma per il mancato riscatto il Crotone ha riconosciuto un premio di 0,6 mln riducendo così l’esborso reale a 2 mln. Per quanto riguarda Brahim il Milan ha corrisposto al Real un totale di 2 mln ossia 0,25 mln per il “riscatto del prestito” e 1,75 mln per il prestito vero e proprio. Gli altri prestiti principali: florenzi 1,9 mln – bakayoko 0,666 mln – pellegri 0,5 mln.
In merito a plus/minus e ricavi vari, Hauge è andato in prestito per 1,6 mln ed è stato poi ceduto a 7,5 mln (plusvalenza 4,8 mln). A questa cifra si sono poi aggiunti 0,7 mln per “target raggiunti” portando la somma incassata dal Milan a poco meno di 10 mln. Kerkez è stato ceduto per 1,2 mln (plusvalenza 0,75 mln). Tra i ricavi non vanno dimenticati 1 mln dall’Atalanta per Pessina e 0,7 mln dal Siviglia per Suso entrambi per “target raggiunti”. Il “calciomercato” ha anche portato una minusvalenza ossia quella di Conti pari a 2,42 mln.
I contratti di Caldara e Giroud. Quest’anno il bergamasco è passato allo Spezia e i primi di luglio i mass media parlavano di un prolungamento di contratto prima di firmare il suo passaggio al Venezia in modo da spostare la scadenza a giugno 2024 per non perderlo a zero a giugno. Guardando il prospetto relativo ai calciatori, pur essendoci un errore sul numero di anni residui di contratto, il tutto risulta confermato dalla riduzione della quota di ammortamento. Su Giroud non è vero che il contratto è in scadenza a giugno dato che l’ammortamento è su base triennale quindi calcolato su un contratto fino al 2024.

Fatto il quadro sul calciomercato eccoci con i numeri veri e propri per provare a individuare quella discrepanza tra quanto atteso e quanto realmente certifica il bilancio.

SPONSOR – dopo il notevole incremento nell’ultimo bilancio con i ricavi da sponsorizzazioni passati da 37 a 54 mln, quest’anno nonostante l’ingresso di bitmex e wefox la crescita è stata contenuta per un certo ricambio nei partner commerciali. Ciò nonostante le sponsorizzazioni si sono attestate a quasi 58 mln.
Considerando i ricavi commerciali nella loro interezza il miglioramento è ben superiore grazie al forte aumento dei profitti derivanti da royalties (passati da 11 mln a 25 mln) e tra questi rientra anche Puma che oltre a una parte fissa (passata da 13 mln a 15,5 mln) corrisponde una parte con questa modalità.
La stagione dello scudetto chiude così con un aumento non indifferente dei ricavi commerciali passati da 65 mln a 83 mln di euro (+27%).

DIRITTI TV – è la voce grossa delle entrate di un club, ma grazie all’aumento dei ricavi commerciali la bilancia è molto meno pendente di qualche tempo fa. Sono pari a 133 mln, in calo rispetto ai 138 mln della passata stagione. La riduzione era prevedibile soprattutto dopo l’uscita nel girone di champions senza nemmeno l’accesso all’europa league. Il calo è imputabile all’ultimo bilancio in cui i diritti della serie A erano “pompati” da una rata in più (le partite disputate a luglio a agosto per via del covid), ma ciò è stato compensato quasi per intero dalla differenza tra i diritti tv champions (44 mln) e l’europa league (ultimo bilancio 16 mln). Ecco perché disputare almeno i gironi di champions è fondamentale.

BOTTEGHINO – Un altro errore di valutazione sul passivo di bilancio deriva proprio da questo dato. A bilancio gli incassi dalla vendita di biglietti/abbonamenti per campionato, coppa Italia e champions league risultano pari a 32 mln mentre i dati di incasso comunicati al termine di ogni partita porterebbero a un totale di 40 mln. Non ho una spiegazione per questa differenza (20% in meno) ma questo è. Altro errore che incide sul passivo finale riguarda le spese per l’organizzazione delle gare. C’è stato un aumento di oltre 5 mln, questo però era facilmente preventivabile visto che l’anno prima le gare erano a porte chiuse.

RICAVI E COSTI Come scritto all’inizio il bilancio ha fatto segnare -66 mln con le previsioni di molti, se non tutti, attorno a una passivo più vicino ai -40 che i -50 mln. Perchè questo errore? Anche io ipotizzavo una cifra intorno ai -40 e guardando appunto il bilancio i miei errori derivano dalla biglietteria e spese di organizzazione (13 mln), i nuovi sponsor come bitmex e wefox che sì si sono aggiunti ai precedenti ma altri marchi hanno lasciato ed infine le svalutazioni di alcuni giocatori ceduti ad agosto (duarte e castillejo su tutti) con il loro impatto su questo bilancio anziché il prossimo (circa 6 mln). Così siamo già ampiamente sotto i 45 mln di passivo.
Guardando la tabella le conclusioni sono le stesse dello scorso anno: E’ lecito aspettarsi un’ulteriore riduzione delle spese? Direi nì, ci potrebbe essere ancora una limatura sugli ammortamenti e sugli stipendi, ma la verità è che parleremmo comunque di poca cosa, il vero salto il Milan dovrà farlo negli introiti.
Già perché le spese sono ormai stazionarie attorno ai 350 mln, dovranno essere i ricavi a crescere sensibilmente.

DEBITI – Come per la passata stagione non ci sono particolari criticità, né obbligazioni o debiti verso soci. L’unico vero debito verso banche (pari a 41 mln) riguardava l’acquisizione di Casa Milan ed è stato estinto con la vendita dell’immobile.

Dopo questa ubriacatura da numeri un po’ di pausa, ci rileggiamo a mezzogiorno per la seconda e ultima parte con stipendi, costo della rosa e conclusioni.

Seal

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Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.