Hellas Verona-Milan presentazione

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Mettiamo da parte la sconfitta casalinga con il Chelsea perché c’è davvero poco di cui discutere. Meglio parlare della vittoria in Campionato contro la Juventus, ennesimo big match di questo inizio di Serie A in cui il Milan ha affrontato solo due squadre tra le ultime 10 in classifica (Bologna e Sampdoria). Un inizio quindi senza dubbio tosto e bello intenso che vede i rossoneri comunque a ridosso delle posizioni di vertice. C’è ancora qualcosa da aggiustare nella squadra di Pioli, ma la base, lo scheletro c’è come c’era lo scorso anno e quello prima ancora. Sulla mentalità nulla da dire, sempre offensiva e votata al gioco. Quello su cui c’è ancora da lavorare è semmai altro.

Il mercato estivo di Maldini e Massara ha fatto in modo di fornire al mister rossonero degli innesti di qualità, ma ha anche aumentato la profondità della rosa, mossa essenziale in una stagione tanto bizzarra come quella che stiamo vivendo. Tuttavia dai nuovi ci sono state al momento poche risposte (Dest, Origi, De Ketelaere) o non sono proprio stati impiegati (Adli, Vranckx, Thiaw). Solo Pobega, l’unico tra i nuovi acquisti a venire dal campionato italiano, ha finora dimostrato qualcosa di più. Non possiamo pensare di raggiungere risultati e traguardi senza anche il contributo dei nuovi arrivi, senza la loro freschezza e la loro fisicità. Pioli lo sa, questo è sicuro, e per questo dovrà coinvolgere i ragazzi il più possibile, magari proprio durante la pausa per i Mondiali, così da averli pronti alla ripresa.

Stasera si gioca a Verona, contro una squadra in grande difficoltà. In settimana Cioffi è stato sostituito dall’ex rossonero Bocchetti, nuovo allenatore degli scaligeri. Ci sarà tanto lavoro da fare, avendo i gialloblù la seconda peggior difesa del campionato; un po’ meglio l’attacco (“solo” quintultimo). Dati che valgono il terzultimo posto in campionato, in zona retrocessione, con cinque soli punti raccolti finora. D’altronde l’Hellas ha perso Barak, Caprari e Simeone durante il mercato estivo, il tridente titolare che un anno fa fermò al Bentegodi Lazio, Roma e Juventus. Bocchetti dovrebbe puntare sul 3421 per stasera, senza però poter contare su Ceccherini, Coppola, Dawidowicz, Lazovic, Ilic e Lasagna. Occhio a Faraoni e Doig, tornanti a destra e a sinistra, e all’ex rossonero Verdi. Probabile formazione (3421): Montipò; Hien, Gunter, Cabal; Faraoni, Tameze, Miguel Veloso, Doig; Verdi, Hrustic; Henry.

Nel Milan solita formazione delle ultime uscite, con Gabbia in mezzo e Kalulu a destra e Diaz al posto di De Ketelaere, infortunato (e il ritorno di Messias). Nessun nuovo rientro dall’infermeria, appuntamento rimandato al match di sabato prossimo contro il Monza. Unico dubbio: Pobega o Tonali in mezzo. Probabile formazione (4231): Tatarusanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Theo; Pobega, Bennacer; Messias, Diaz, Leao; Giroud.

Non perdiamo contatto con le prime posizioni: rimaniamoci attaccati, soprattutto non permettendo a chi insegue (Juve, Roma, Inter) di riprendere punti. Non molliamo un colpo. Alla Champions penseremo poi. Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.