Udinese-Milan presentazione

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Rialziamoci

Alzi la mano chi è davvero deluso dall’eliminazione dalla Champions League. Sì, so che mi direte che la Champions è la Champions, la musichetta, i soldi dell’UEFA, che non dobbiamo mai accontentarci, che sarebbero state poche altre partite in più, eccetera, eccetera, ma siamo onesti, con questa situazione fisica vi sentivate tranquilli all’idea di avere altri impegni infrasettimanali? Io onestamente no, e pur essendo in posizione relativamente tranquilla in ottica di qualificazione alla prossima edizione, con altre partite da giocare nei prossimi mesi saremmo stati in difficoltà a tenere alti livelli di rendimento anche in Italia. Di certo, difficilmente ci saremmo potuti giocare qualcosa in più nel campionato di casa nostra. A mio avviso l’esperienza di questa stagione in Champions deve essere propedeutica al futuro, ma nel presente meglio essere realisti e pensare piuttosto a giocarci tutte le nostre carte in ottica Scudetto.

Oltretutto il Milan continua a essere in emergenza infortunati, quindi i denti vanno stretti ancora. Calabria ancora out, possibile il rientro per la sfida contro il Napoli, stesso discorso per Leao e Giroud. Per Rebic servirà ancora qualche settimana, mentre Kjaer e Pellegri hanno come ben sappiamo problemi più pesanti. La grana infortuni è, come scritto anche nei post precedenti, un problema da risolvere tempestivamente, anche perché non è pensabile dotarsi di una rosa di 35 giocatori per far fronte alla mole di problemi fisici che stiamo attualmente affrontando. Le vittorie con Genoa e Salernitana hanno permesso ai rossoneri di tornare in testa alla classifica, stavolta in solitaria, quindi resistere è l’unica alternativa che abbiamo per far sì che i risultati di oggi non restino estemporanei.

Davanti ai ragazzi di Pioli ci sarà un’Udinese tutt’altro che in salute. Esonerato mister Gotti, la panchina dei friulani è stata affidata a Cioffi, e ben sappiamo come siano temibili le squadre che hanno appena affrontato un cambio in panchina. Concentrazione quindi al massimo per non dover subire la scarica d’orgoglio dei nostri avversari. I bianconeri si trovano attualmente in quindicesima posizione, a più 6 dalla zona retrocessione. Due sole vittorie nelle ultime 14 uscite, segno di una difficoltà evidente. I friulani si setteranno con un 343 dalla spiccata propensione offensiva, grazie al gigante Beto in avanti e alle ali Success e Deulofeu, nostra vecchia conoscenza. In difesa fisicità e poca mobilità, con i tre centrali che saranno aiutati dai due tornanti, in possesso di doti più difensive che offensive. Probabile formazione (343); Silvestri; Perez, Becao, Nuytinck; Molina, Arslan, Walace, Udogie; Success, Beto, Deulofeu.

Nel Milan formazione che naturalmente risente delle defezioni. Offensivamente il peso sarà garantito dal solito Ibrahimovic, ma tanto ci dovremo aspettare dalle tre mezzepunte Saelemaekers, Krunic e soprattutto Diaz. È proprio da questi quattro elementi che dovremo ottenere quel qualcosa in più per scalfire la difesa avversaria, e tra l’altro senza la possibilità di giocarsi carte particolari in uscita dalla panchina: si preannuncia per loro una partita di passione. Una grandissima mano dovrà arrivare però anche da Tonali e Bennacer, che dovranno proporsi quel pizzico in più per mettere sotto scacco la fase difensiva bianconera. Probabile formazione (4231): Maignan; Florenzi, Tomori, Romagnoli, Theo; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Diaz, Krunic; Ibrahimovic. La classifica oggi è molto più corta di anche solo due settimane fa: questo vuol dire che anche solo con un pareggio rischieremmo di scendere di un paio di posizioni. L’ordine è vincere, c’è poco da fare. Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.