Milan-Roma presentazione

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Un anno fa fu 2-2

“Il Milan punta sulla Coppa Italia per salvare la stagione”. E infatti, tac, altra delusione. Sconfitta meritata di un Milan senza capo né coda che è stato superato da una Atalanta normale, ma organizzata e attenta, quindi capace di fare risultato in quel di San Siro. Spiace per Pioli, ma onestamente non ha in mano soluzioni per raddrizzare il tiro: passa da un modulo all’altro nella speranza di smuovere le acque, cambia giocatori, prova i giovani motivati della Primavera, ma qualsiasi risultato possa sembrare in grado di raggiungere, la partita dopo tutto si sgretola. Durante la radiocronaca di RadioRai Collovati ha a un certo punto affermato che con questa rosa il Milan non può fare molto di più. Non concordo. È una rosa che ha subito oltre 30 infortuni per colpa della guida tecnica e che non sta potendo contare su un Theo e un Leao ai massimi livelli (per limiti loro, emergenze, limiti tecnici). Con la metà degli infortuni e almeno uno di loro due davvero in grado di fare la differenza, il Milan potrebbe giocarsi lo Scudetto, pur con tutti i suoi limiti. Il tutto senza neanche considerare il discorso più aleatorio, quello caratteriale.

In fin dei conti il -9 del Milan sarebbe potuto essere un -2 se “solo” non ci fossimo fatti recuperare quattro gol contro Napoli e Lecce e se contro l’Udinese avessimo giocato al 50% invece che al 10%. Sono dettagli, e siamo d’accordo che il gioco dei se potrebbe farlo ogni squadra, ma nel nostro caso i se sono così tanti che ognuno di essi impatta notevolmente. Ci stiamo perdendo in un bicchiere d’acqua perché Pioli non ha il controllo della macchina che deve guidare. Non c’è ordine tattico così come serenità nella gestione tecnica. Ancora una volta, la nostra unica fortuna è che le squadre alle nostre spalle sono in condizioni peggiori della nostra, e speriamo che la situazione rimanga tale.

Una di queste squadre è la Roma di Mourinho, a -10 dai rossoneri. Una squadra che arriva al match di oggi con le ossa rotte: se il Milan è stato infatti eliminato dalla Coppa Italia dall’Atalanta, la Roma ha subito lo stesso destino per mano dei cugini della Lazio. I giallorossi stanno rendendo molto meno rispetto alle aspettative e a quanto potrebbero fare a causa, come noi, di infortuni e gestione tecnica. Dybala finora non ha mai trovato continuità, Abraham ancora out, Belotti non garantisce gol, ed ecco spiegate le difficoltà offensive, colmate al momento solo da Lukaku. Ma più di questo, è una squadra che non risponde presente nei momenti decisivi. Tra i capitolini assenti Smalling, Azmoun, N’Dicka, Aouar, Renato Sanches e appunto Abraham, con Dybala in forte dubbio. Cristante verrà proposto centrale della difesa a tre, Paredes perno di centrocampo protetto da Bove (ottimo elemento) e Pellegrini. Probabile formazione (352): Rui Patricio; Mancini, Cristante, Llorente; Kristensen, Bove, Paredes, Pellegrini, Zalewski; El Shaarawy, Lukaku.

Nel Milan ancora Theo centrale, con ancora il giovane Jimenez a sinistra. Loftus sempre centrale delle 3 mezze punte alle spalle di Giroud. Davanti alla difesa Reijnders e Musah. Out Thiaw, Tomori, Kalulu, Florenzi, Pobega, Bennacer e Chukwueze. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Kjaer, Theo, Jimenez; Musah, Reijnders; Pulisic, Loftus, Leao; Giroud.

Puntiamo a eliminare definitivamente la Roma dalla lotta Champions, questo l’obiettivo di stasera. E magari ritrovare un briciolo di fiducia, nell’attesa del ritorno principalmente di Bennacer, Thiaw e Tomori. Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.