Milan: accerchiati ma focalizzati sull’obiettivo

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Settimane di pausa Nazionali, settimane da tiro al piccione, meglio se rossonero. Eh si, quello che mi porto a casa di queste ultime settimane è il solito unico, utile alla causa, tiro ad alzo zero sui nostri colori. Ormai non è neanche più pianginismo, è una realtà dei fatti. Qualsiasi pretesto è buono per mettere pepe e caricare le preparazioni delle nostre partite. Basti pensare alla goduria infinita della rosea e di tutto il suo nutrito gruppo di lettori neroazzurri per sottolineare e titolare che Tonali ha scommesso sulle partite del Milan. Voi direte un titolo normale ma che purtroppo nella testa dei lettori del giornale, mediamente analfabeti funzionali tifosi della seconda squadra di Milano, insinua il dubbio che ci sia una regia occulta che gli ha portato via uno scudetto, o ancora meglio che, come sempre (ma vale solo nelle loro teste) gli altri fanno i peggio magheggi del Mondo ma loro sono sempre puliti e puri. “Ha stato il Bilan” è la frase di senso compiuto più corretta che possono proferire.

Sul caso delle scommesse non ho intenzione di perderci un minuto di più del necessario. Mi limito solo a dire che il problema è ben più grosso di quello che si vuol far credere alla gente, ed è un problema di sistema. Un giovane di 20/22 anni che ha sfiorato calciopoli, che ha visto il caso scommesse Conte&C, i vari bilanci truccati, plusvalenze fittizie e stipendi non pagati, tutte punite rigorosamente con pene ridicole o inesistenti, secondo voi hanno paura di scommettere illegalemente sul calcio o sulle proprie squadre? Se ne strafregano, altro che ludopatia e cazzate varie, lo fanno perchè sono tranquilli, sanno che la punizione non sarà mai commisurata al reato, sanno di vivere in un mondo dove regna l’imperativo del “una mano lava l’altra”, dove tutto si aggiusta, alla faccia dei soliti quattro asini che ancora ci credono nel calcio (me compreso). E’ il fallimento di questa politica pallonara, è il fallimento di dirigenti incapaci, collusi e limitati nella visione. Dov’è la tutela del brand qui? Chi tutela il brand se chi gestisce il brand è il primo a non interessarsi del brand? E’ l’ennesimo fallimento del calcio italiano che ormai ha la credibilità di un pappatacio. Radiazione a vita, per tutti, dalle scrivanie al campo, punizioni severe, solo così si insegna la cultura del “chi sbaglia, paga”. Oblio mediatico, niente ospitate, niente Covercianate.  Il baratro è ormai stato ampiamente superato.

Novanta, n o v a n t a, 90 infortuni muscolari in circa 3 anni e mezzo. Questo numero non può e non deve lasciare indiffirenti. Nonostante dalle coste liguri si innalzino peana a suon di complimenti, figli di oppiacei e ubriacature moleste nei bar di Albaro, la situazione è ben oltre la soglia del pericolo. Non esiste una situazione medica di questo genere in nessun club al Mondo. Tra preparatori atletici che potrebbero recitare in Saw l’Enigmista e un coach che promette sempre soluzioni, puntualmente assenti, non c’è un giocatore della rosa del Milan che non abbia avuto un incidente muscolare. Spesso catalogati di lieve entità, poi diventano delle vere e proprie ricerche di uomini scomparsi all’interno di Gargantua. L’ultimo infortunio di Sportiello è qualcosa di inspiegabile, un giocatore che non si faceva male dal 2016, che si rompe durante la sosta delle nazionali con il portiere titolare squalificato, prima di un big match. Ditemi voi…è normale? Vi prego di documentarvi, leggete i numeri e studiateli perchè qualcuno tra queste pagine vi raccontrà di vita mondana dei giocatori, non cadete nel tranello, usate la tara per le pagelle. La premiata macelleria Milanello è ormai diventata un’istituzione. Qualcuno disse che si sarebbero presi dei provvedimenti, restiamo in attesa, intanto il bolletino medico continua a sfornare tragedie. Grave errore del duo Furlani-Moncada dare ancora fiducia a questa gente qui, ma per essere perfetti mancava solo questo tassello. Belli lo sono, simpatici anche, rimane la spietatezza da affinare.

Da domani sera parte un altro ciclo infernale. In campionato state tranquilli che Genova e la situazione Tonali ce le faranno pagare con gli interessi, a Marottalandia sanno bene come muoversi fuori dai fari, d’altronde quando si ha come idoli i propri compari bianconeri è ovvio che seguirai sempre le loro impronte. Serve stare compatti in questo momento, mettere i mattoncini e stare lì, l’unica cosa che non hanno previsto è che saremmo stati lì ancora a novembre, questa cosa li manda ai matti, pertanto giochiamo su questo. Speriamo ancora in tonnellate di dichiariazioni che ci vedono sempre sfavoriti perchè è la linfa di quale si nutre questa squadra, aspettarsi miracoli dalla guida tecnica è una chimera, cerchiamo di concentrarci sull’obiettivo perchè io non mollo si deve arrivare in fondo.

FORZA MILAN

Johnson

 

"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.