Inter-Milan presentazione

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Il Derby che decide la stagione. Sempre in febbraio, come un anno fa, quando i nerazzurri allenati da Antonio Conte asfaltarono i nostri ragazzi con un netto 0-3 frutto delle reti di Lukaku e Martinez. Il copione questa volta si discosterà dall’ultimo precedente? Di sicuro lo speriamo, ma rimane il fatto che la situazione di forma nella quale arrivano all’appuntamento le due squadre è molto diversa. L’Inter veleggia verso il secondo Scudetto consecutivo, agevolata da qualche passo falso di troppo dei rossoneri. I cugini sono la squadra più squadra del lotto delle contendenti, la più continua in assoluto e la più completa. Nonostante le partenze di Hakimi e Lukaku, oltre quella di Conte, sono riusciti comunque a cementare una leadership che in questa stagione non è praticamente mai stata in discussione. Anche negli ultimi match, forse un po’ meno brillanti rispetto ai precedenti, l’Inter non ha perso il passo e anzi, ha allungato in classifica.

Diverso il discorso del Milan, che tra infortuni e decisioni arbitrali contrarie al limite della fantascienza non è stato in grado di rimanere a distanza di sorpasso dai dirimpettai. Lo stesso mercato non ha dato una grossa mano a Pioli, che per il resto dell’annata dovrà arrangiarsi con quel che ha, sperando che le defezioni non continuino ad accumularsi e che gli infrtunati ritornino dall’infermeria. Il Milan è poi nella situazione in cui deve guardarsi alle spalle, vista la presenza delle agguerrite Juventus e Atalanta, pronte a sfruttare ogni singola incertezza per poter acciuffare l’obiettivo Champions. Il tutto senza dimenticare il Napoli, a pari punti ma sostanzialmente avanti grazie alla vittoria di San Siro nello scontro diretto.

A livello tattico conosciamo i nostri avversari e il gioco di Simone Inzaghi, senza ombra di dubbio il miglior sostituto di Conte che la dirigenza nerazzurra potesse sperare di ingaggiare. Agonismo, pressing e ripartenze, il tutto con le fondamenta di una difesa di alto livello. Primo attacco e seconda retroguardia della competizione, che a gennaio ha aggiunto nel motore un Robin Gosens che non sarà tuttavia disponibile per la sfida odierna. La forma fisica e la preparazione atletica dei nostri avversari è stato il quid che ha permesso loro di costruire le loro fortune stagionali: a parte quello recente di Correa, ci sono state poche noie fisiche per i ragazzi di Inzaghi. Una fortuna per loro anche perché la panchina non è certamente al livello dell’11 titolare, ed è veramente facile lasciare punti per strada per questa motivazione. Quindi, formazione tipo stasera, con Handanovic in porta, difeso da Skriniar, de Vrij e Bastoni. La folta mediana a cinque vedrà Dumfries e Perisic larghi, con al centro Calhanoglu, Barella e Brozovic. In avanti, i soliti Dzeko e Lautaro. Probabile formazione (352): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko.

Il Milan ha fortunatamente recuperato Kessiè, tornato dalla Coppa d’Africa come Bennacer. Tomori ancora in dubbio, dovrebbe probabilmente partire dalla panchina, mentre Kjaer, Rebic e Ibra non saranno del match. Il deludente Diaz delle ultime settimane sta facendo salire le quotazioni di Kessiè trequartista, una soluzione estremamente interessante a livello difensivo e di distruzione del gioco avversario, ma meno dal punto di vista delle soluzioni creative. Queste ultime tuttavia non erano state garantite dal funambolo spagnolo, quindi meglio giocare sul sicuro e almeno cercare di non prenderle. Se dovesse essere confermata questa idea, a centrocampo ci sarebbero dunque Tonali e Bennacer. C’è poi il capitolo Giroud: una punta che dovrà vedersela da solo contro tre difensori di spessore come quelli nerazzurri. Sarà molto dura segnare, e per farlo è di vitale importanza che Saelemaekers e Leao giochino al loro meglio. Proprio il portoghese è forse la nostra migliore speranza di costruire qualcosa di pericoloso. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Kalulu, Romagnoli, Theo; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessié, Leao; Giroud.

Attesa. Senza pensare troppo a stasera, facendo finta sia una giornata e una partita come le altre. Di fiducia, dico la verità, ne ho poca. Oggi la squadra dovrà prendermi e prenderci per mano e dirci che possiamo ancora guardare avanti con speranza. Vedremo. Con il Milan sempre nel cuore, buon Derby a tutti!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.