Il passero solitario

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Ma cosa mi combini, Isma? Cosa mi ceselli? Una gemma. Un cammeo. Un fantastico smeraldo. Mi dipingi un’emozione che mostra squarci di Paradiso. Che mi inebria, regalandomi brandelli di infinito. Che mi inonda di frantumi di bellezza. Mamma mia! Mamma mia! Mamma mia! Se qualcuno mi avesse detto che a otto giornate dalla fine ci saremmo trovati in testa con 3 punti di vantaggio della seconda, gli avrei dato del pazzo. “Ringrazia la legge Basaglia”, gli avrei detto. E invece siamo lì, in vetta. Da soli. Come un passero solitario dal cui cuore il vento dell’entusiasmo ha spazzato via la malinconia leopardiana. “ Primavera brilla nell’aria e per li campi esulta”. E noi, al contrario del tuo passero solitario, Giacomo, siamo qui, ad esultare con lei. Non sto più nella pelle, ragazzi. Ma so che non abbiamo ancora fatto nulla. Il sogno meraviglioso è lontano dal realizzarsi. Il cammino è pieno di insidie. Stiamo con i piedi per terra e godiamoci questo splendido momento. Da quanto tempo non avevamo il diritto di sognare? Da una vita. Quanti calici amari abbiamo dovuto bere. Quanta rabbia abbiamo ingoiato. Quante sofferenze. Quante delusioni. Quante frustrazioni. E adesso dobbiamo stare sul pezzo. Belli tosti. Tutte le nostre energie devono essere finalizzate al raggiungimento di un obiettivo che sembrava impossibile. Cerco di stare calma, ma sono elettrizzata. Non sto più nella pelle. Lapilli di felicità mi sprizzano da tutti i pori.

Ti ricordo sempre con affetto, Arruabarrena.

Certo che tu, Milan, vuoi proprio farmi morire, eh! Partita dominata. Un sacco di gol sbagliati. E poi quella traversa di Pavoletti nel finale. Mi provoca un arresto cardiaco. Una semiparalisi esistenziale, sopraffatta in un attimo da un empito di sollievo e di gioia che mi esplode nel petto. Siamo andati a un cm dal baratro e un legno ci ha portati alla salvezza. Sarebbe stata una beffa atroce, checchè ne dica l’ineffabile Mazzarri. Ma spesso chi spreca troppo viene punito. Che settimana splendida. Una può dispiacersi perché i Gobbi escono dalla Champions, beccandone 3 in casa dal Villareal? E’ ufficiale. Sono una tifosa del Sottomarino giallo. Non scordo la gioia immensa che mi diede Arruabarrena. E adesso quest’altra. Come si fa a non amare il Villarreal? Me la godo, sì, ma non a dismisura. Sono concentrata sulla trasferta di Cagliari. E’ troppo importante vincere. E so che sarà dura. Sentimenti contrastanti albergano nella mia anima. Ho voglia e paura che arrivi Sabato. Mi aspetta un Sabato di passione. Napoli-Udinese, Inter-Fiorentina e Cagliari-Milan. In quali condizioni ne uscirò? Bah! Speriamo bene, dai.

Sarò strana, ma sono tranquilla, guardando Napoli-Udinese. E nemmeno mi dispiaccio della rimonta partenopea. Perchè? Be’, lo confesso. Temo di non farcela a vincere lo scudetto. E, piuttosto che gli Orrendi, molto meglio il Napoli. Mi preparo a soffrire per Inter – Fiorentina. Scendono in campo da terzi. Magari la cosa gli mette un pizzico di ansia in più. Sono un fascio di nervi. Un grumo di tensione. Forza Fiorentina! Facci un regalo! Soffro come quando guardo il Milan. Esulto sul gol di Torreira. Vedo le streghe sul pareggio di Dumfries. Adesso vanno a vincerla. Rigore per gli Orrendi. Noooo!!!!!! Il Var richiama l’arbitro, che va a vedere. Il rigore non c’è. Scommettiamo che, se non fosse successa quella schifezza a Torino, con tanto di grancassa della Gazzetta di Cairo, il Var non sarebbe intervenuto? Sono nervosa. Il pareggio mi andrebbe benissimo. E pareggio è. E vai! Già, ma adesso tocca a noi. E sarà dura. Quante volte le nostre ali si sono spezzate nel momento di spiccare il volo? La formazione non mi piace. Meno male che hai messo Kalulu, Stefano. D’accordo, Tonali non ce la fa. Però non puoi infliggermi ancora una volta Brahim dall’inizio. Ti piace giocare in 10? E poi, se c’è anche Messias, siamo sbilanciati. Non hai alternative? Mica vero. Lì potrebbe giocare Junior. Anche Leao, se non vuoi esplorare la soluzione più difensiva con Krunic. Insomma, Stefano, io ho tanta voglia di Ante! Devi dargli fiducia, schierandolo dall’inizio, se vogliamo tirarlo a lucido. Di scelte ne hai parecchie. Metterlo a sinistra al posto di Rafa. O al centro per Giroud. Perfino a destra, guarda. Ma non continuare a farmelo immalinconire in panca. La naftalina fa bene solo a Eta Beta.

Che magia, Isma!

Comunque non è certo il momento di fare polemiche. E poi i risultati parlano a favore di Pioli. Spero che abbia ragione lui, anche se non lo credo. Brahim in campo dall’inizio grida vendetta al cielo. Magari stavolta qualcosa combina, dai. Leao sarebbe un’ottima risorsa da buttare in campo nel secondo tempo, quando si fa strada la stanchezza e gli spazi si allargano. Bando alle ciance. Dobbiamo vincere! Solo questo mi interessa. Mamma mia, ci divoriamo due gol clamorosi con Giroud e Brahim. E quello là colpisce un palo con un tiro da fuori. Disputiamo una buona gara. Siamo più forti del Cagliari. Però non la sblocchiamo, maledizione al secchio. Leao non pervenuto. Diaz? Stendiamo un pietoso velo. Finisce il primo tempo. Meriteremmo di essere in vantaggio. Ma, se non la buttiamo dentro…. Durante l’intervallo scaccio lo spettro delle brutte riprese giocate con Salernitana, Udinese e Empoli. Stavolta ce la facciamo, dai. Si ricomincia e io sono lì con il cuore in gola. Il calo che temevo non c’è. Fa’ uscire, Brahim, Stefano. Metti Rebic! Resta il problema del gol. Lo risolve Isma con una magia. Io esplodo! Ora non ci sono i retropensieri che mi hanno frenato altre volte. Esulto in modo pazzesco! Dai, che il sogno è a portata di mano. Acchiappiamolo! Non ci ritiriamo. Non smettiamo di giocare, come fatto in altre circostanze. Bene! Krunic e Rebic sostituiscono Brahim e Leao. Mamma mia, perché non riusciamo a fare il secondo, pur avendone la possibilità? Perchè siamo sempre costretti a soffrire bestialmente fino alla fine? Credo sia fatta quando, dopo una velocissima ripartenza, Ante serve Calabria solo davanti a Cragno. Mica vero che Davide la passa al portiere? Nooooooo!!!!!!!!! Non vorrei che, dopo tanto sciupio… Non faccio in tempo a scacciare il cattivo pensiero, che arriva la traversa di Pavoletti. Mi si gela il sangue. Mi riprendo in fretta. Che sia un segno del destino? Non facciamo voli pindarici. Il triplice fischio coglie una donna provata ma felice.

Sìììììììì!!!!!!! Che Sabato fantastico! Di solito accolgo con fastidio la sosta per le Nazionali. Questa volta no. Le vittorie di corto muso sono benedette, per carità. Provocano, però, uno stress incredibile. Una sofferenza che si prolunga fino alla fine e prostra anche le donne più forti. Mai che capiti una partita tranquilla, messa a posto già nel primo tempo. Mai. Ho, quindi, bisogno di ricaricare le pile. Un po’ di pausa mi farà bene. Questi spareggi, a dire il vero, mi interessano. Mi spiacerebbe se non andassimo ai Mondiali per due volte di fila. Forza Italia! Dovessi scegliere tra la qualificazione e lo scudetto, comunque, sapete bene per cosa opterei. Il passero solitario per il momento guarda tutti dall’alto. Leopardi mi perdonerà, ma lui esulta insieme alla Primavera. Ti assicuro, Giacomo, che, se fossi milanista, esulteresti anche tu. Il presente è bellissimo. Il futuro è ancora tutto da scrivere. I nostri sogni, incalzati da desideri irrefrenabili, sono insofferenti alle briglie. Ma dobbiamo zavorrarli, per rimanere con i piedi per terra. Il passero svetta solitario. Speriamo continui a farlo, sventando i pericoli. Abbiamo una coppia di centrali difensivi davvero splendida. Incredibile che Tomori non sia stato convocato da Southgate. A lui piace Maguire… Egoisticamente la cosa mi fa piacere. Spero che la mia voglia di Ante venga soddisfatta. E che Ibra possa darci una mano. Ha fatto solo pochissimi minuti nelle due ultime partite Avrei preferito non fosse andato in Nazionale. Theo è super. Isma meraviglioso. Non riesco a togliermi dalla testa quella parola che fa rima con filetto. Forza Milan!

Chiara

P. S. Un pensiero affettuoso e un grande abbraccio a Gio, che sta vivendo un momento tanto doloroso. Che la Terra sia lieve alla tua mamma, Gio. Chissà che da lassù non abbia sorriso anche lei per la vittoria del Milan, sapendo quanto tu lo ami.

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.