Pagelle Paris Saint Germain Milan 3-0

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Primo vis a vis con il mai rimpianto Gigio Donn(ll)arumma e solita pettinata che ogni anno arriva nei gironi di Champions League. Non avevo onestamente nessuna aspettativa verso questo match, ma speravo almeno di evitare la figuraccia

Il dato inquietante è lo 0 nella casella dei goal segnati, calcolando anche che non facciamo un gol ‘europeo’ da quello di Giroud nel primo tempo al Maradona.

Una sconfitta che ci può anche stare (non nelle dimesioni), ma che si incastona in un periodo in cui la produzione e la proposta offensiva è minima e di scarsissima qualità e le disattenzioni dietro si ripetono con allarmante frequenza.

Se la guida tecnica è a fine corsa ( almeno da Riyadh), mi pare evidente anche che la supposta super rosa allestita in estate su indicazioni del coach non sia così super. E che il tema degli infortuni muscolari sia ancora irrisolto, basti vedere la ridicola pantomima di Jovic che si sfracella mentre ordina la salamel… ah no scusate mentre si scalda per entrare.

Ora vediamo se si riesce almeno a non realizzare il detto ‘Non c’è due senza tre’ domenica sera. Che amarezza

MAIGNAN: 6 – Con la parata fantascientifica su Mbappé si guadagna la sufficienza piena, che era a rischio dopo la respinta maldestra sul secondo gol dei parigini

KALULU: 5 – Sul goal del fenomeno francese non so dove fosse. Forse un po’ meglio da centrale nel secondo tempo, ma tirando una riga prendiamo 3 pappine di cui una (il goal di Kolo Mouani) con una azione difensiva collettiva da terza categoria

TOMORI: 4,5 – Serata da incubo per Fikayo, che non ci capisce davvero nulla. Verso la fine si infortuna pure, tanto per cambiare

(KJAER: SV)

THIAW: 5 – Per la serie ‘non imparare dai propri errori’, fa su Kolo lo stesso errore compiuto contro Thuram e Kean. Mannaggia a lui e a chi gli dice di attaccare l’uomo a campo aperto

(CALABRIA: 6 – Uno dei meno peggio)

HERNANDEZ: 4 – Se non ha voglia lo dicesse. Così non si può andare avanti

MUSAH: 6 – Dà tutto quello che ha e, con una espressione ormai desueta, fa tanta legna in mezzo al campo. Non mi sento di dargli l’insufficienza. Ma siamo certi che fosse il tipo di centrocampista che ci serviva con quel genere di investimento?

(POBEGA: SV)

KRUNIC: 4 – Inadatto al contesto. Ma Per il resto la colpa non è tanto sua ma di chi pensa di affrontare una stagione con lui e Adli come vertici bassi di un 4-3-3

(ADLI: 5,5 – Caracolla a 2 all’ora e lancia il PSG verso la terza segnatura. Però almeno un filo di vivacità la ha data)

REIJNDERS: 5,5 – Primo tempo da incubo vero con grosse colpe sul goal subito. Seconda frazione in ripresa

PULISIC: 5 – Nei tre davanti è quello meno peggio, ma la colossale occasione cestinata un attimo prima del raddoppio dei parigini è da ghigliottina, per restare sui prodotti tipici locali

GIROUD: 5+ – La cosa più bella della sua partita è quel rientro in difesa nel recupero, per evitare la debacle totale. Per il resto la colpa non è tanto sua ma di chi pensa di affrontare una stagione affiancandogli Okafor e Jovic (JOVIC). Se lo stavate pensando sì, la pagella è un mezzo ‘copy paste’ di quella di Krunic perchè ci sono delle similitudini nelle scelte estive scellerate

LEAO: 4 – Sono quelle partite in cui vorresti che avesse scelto di dedicarsi esclusivamente alla carriera musicale

PIOLI: 4,5 – Premessa: come ogni stagione arriva il momento in cui affrontiamo le grandi partite con mille assenze e forse una riflessione finale sullo staff atletico che accompagna il mister andrebbe fatta. Però, al di là della sconfitta che ci può anche stare, non si può continuare a prendere goleade senza produrre nulla davanti. Che senso ha rischiare sempre le imbarcate quando segni così poco? Che senso ha lasciare kilometri di campo aperto a Mbappé, Dembelé e Kolo?? Il secondo goal preso è poi talmente allucinante da non essere accettabile

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO (ma che fatica)

Raoul Duke

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!