Madama la Marchesa…

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Premetto, sabato 11/11, è il 70° quando Banda segna il due pari dell’ennesima partita disgraziata di quest’anno. Credevo che dopo la lezione di Napoli, la figura indegna contro l’Udinese in casa, e vuoi anche per la partita più che incoraggiante contro il PSG in Champions, fossimo in grado di portare a casa i tre punti contro un certo non irresistibile Lecce. Invece no, la storia si ripete e riusciamo anche in questa impresa dopo aver chiuso il primo tempo con il doppio vantaggio (ed avrebbe potuto finire pure con un bottino più alto). A cavallo tra lo scoramento e la più bieca incazzatura, spengo il TV, metto il guinzaglio ad Elsa e vado a farmi un giro al parco col la quattrozampe di casa Axel. Non voglio nemmeno sapere come finisce perché anche se alla fine dovessimo per un qualche caso vincerla, dopo un secondo tempo così squallido non cambierebbe niente. Torno, chiamo il mio ristorante preferito a Milano e prenoto un tavolo per me e Lady pur di star lontano da TV e ogni altro mezzo di comunicazione. Spengo telefono e PC, non voglio più sentire nulla, non voglio cadere nella tentazione di guardare le altre partite, di fare i conti, di sperare che alla fine non sia andata poi così troppo male nonostante i punti buttati (forse) a Lecce. Non ho più nessuna voglia di rodermi il fegato: domenica la passo a letto a guardarmi tutta la quarta stagione di DAS BOOT pur di non sentire e non sapere… Semplicemente di questo supplizio non ne posso più. Solo questa mattina (ieri per i lettori ndr) apro internet appena arrivato in ufficio ma, lo confesso, solo per le esigenze di servizio.

Solo ora vedo che alla fine l’abbiamo pareggiata (rischiando peraltro di perderla), dell’ennesima vittoria dei cuginastri (quest’anno la vinceranno facile, un po come il Napoli l’anno scorso), di quella della Juve (immagino con il solito gioco sparagnino di Allegri), del pareggio nel derby di Roma e dell’inaspettata sconfitta dei Ciucci. Fatto sta che la classifica recita così:

1° Inter 31 punti
2° Juventus 29 punti
3° Milan 23 punti
4° Napoli 21 punti

Poi, Atalanta e Fiorentina a 20 e via via tutte le altre.
A pensar male si fa peccato ma spesso, come dice il detto, ci si prende e così, del tutto naturale, mi pervade un pensiero perverso. Mi ritornano in mente le dichiarazioni di proprietà e dirigenza di qualche tempo fa: “obiettivo qualificazione in champions tutti gli anni, bilanci in attivo, controllo ferreo delle spese…”. Quindi, mi dico, evviva evviva, e usando una espressione cara ai miei colleghi yankee, siamo a target, siamo sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo. In fondo siamo terzi, in qualche modo ci qualificheremo anche per l’anno prossimo, abbiamo ribaltato le prospettive di qualificazione nel girone di Champions buttando tutte le risorse e l’impegno contro il PSG e probabilmente andremo avanti. Quindi soldi e bilancio salvaguardato. Poi a fine stagione, magari, la vendita di un altro big a peso d’oro, che so Maignan? Theo? Lo stesso Leao? Con una parte dei soldi i soliti acquisti a metà tra cadaveri a fine carriera e giovani di potenziale prospettiva nella speranza di incocciare nel nuovo Leao o chi per lui. Il tutto in attesa dell’approvazione e della costruzione del nuovo stadio, il vero valore aggiunto, la chicca finale per valorizzare ulteriormente la società per poterla rivendere al nuovo riccastro (o avventuriero) di turno con relativa pesante plusvalenza. Contento il buon Jerry che si metterà in tasca fior di dobloni sonanti, Elliott che rientrerà del prestito aperto, la dirigenza che per questa gestione intascherà fior di bonus.

In questo perfetto algoritmo di precisa gestione tecnico-finanziaria (che si sa, l’algoritmo al Milan è di moda) rimane solo un fattore che potrebbe far sballare l’equazione, i tifosi. Già, perchè una tifoseria in rivolta non solo scatenerebbe polemiche nei talk show sportivi con relativi processi in diretta, polemiche etc. etc. (è già sarebbe deleterio) ma potrebbe influire sui conti. Meno biglietti, meno gadget, meno un po’ tutto. Ed allora si da in pasto alla tifoseria (cioè ai coglioni come noi, mi ci metto per primo sia chiaro) un po di fuffa per confonderla, per dargli l’idea che la società sta facendo qualcosa per cambiare il corso degli eventi.
Commissioni di inchiesta, manco fossimo in parlamento, studi, riflessioni, indagini di investigatori famosi, fino ad arrivare al richiamo del tutor Ibra, colui che con la sola imposizione di mani e codino ribalta i tavoli di Milanello e dintorni… colui che curerà i mali di questa squadra trasformando le pippe in giocatori.
Nel frattempo, in attesa dell’insediamento e relativa indagine calcio-parlamentare, viaggiamo con due infortunati a partita, che se andiamo avanti così il campionato lo finiremo giocando con gli allievi dopo aver mandato in infermeria la prima squadra, la primavera e l’under, e con Pioli che continuerà a sperimentare le sue scelte geniali. Ad esempio,Musah terzino destro e come mettere l’uscire di Waporizzja a dirigere la centrale. La scelta perfetta per farla saltare e contaminare mezza Europa di radiazioni…

Cari nighters, come potete vedere va tutto bene, anzi benissimo, siamo perfettamente a target e ci aspetta questo futuro finanziariamente glorioso. Festeggeremo il bilancio in Duomo ognuno con la copia dei conti in mano al posto delle bandiere rossonere e potremo schernire i tifosi di Inter e Giuve condannati a piangere sui propri debiti e se poi non si vince nulla che volete che sia…

Quindi… Va tutto bene… Madama la Marchesa…

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.