Juventus-Milan presentazione

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Il match perso contro il Liverpool dice molto di ciò che attualmente è il Milan di Stefano Pioli. Quella rossonera è una squadra ancora sicuramente non al livello delle big del Vecchio Continente, ma può comunque giocarsela e dare filo da torcere a chi si trova davanti. A livello mentale la solidità mostrata mercoledì nel saper soffrire e poi colpire ha dell’ammirevole, e gli stessi due gol segnati ad Anfield sottolineano una volta di più che il Milan è predisposto, per mentalità e caratteristiche, al palleggio. Altro indizio è la quantità di chilometri percorsi dal Milan in queste prime tre gare di campionato. Nella speciale classifica delle squadre che hanno percorso più chilometri finora, i rossoneri sono “solo” dodicesimi. Brutta notizia? Non è detto. Può voler dire che più che correre noi, facciamo correre la palla, e meno corriamo, meno ci stanchiamo. Ok, il calcio non è praticamente mai una scienza esatta, ma finora il Milan sta funzionando, e ciò che può migliorare è chiaro a tutti noi, allenatore e dirigenza in primis.

Stasera, dopo la splendida vittoria contro la Lazio, il Milan affronta un altro importante scoglio di questo inizio di campionato, quella Juventus di Allegri ferma ancora a un punto in classifica. I bianconeri stanno soffrendo eccessivamente un ricambio generazionale arrivato forse troppo tardi, ma inevitabile. Già sotto la gestione Sarri si erano sentiti i primissimi scricchiolii alle sicurezze sabaude, diventate più rumorosi tonfi sotto il comando di Pirlo e in questi primissimi mesi dell’Allegri bis. Ciò che manca ai bianconeri è fantasia su come uscire dai guai, su come impostare la squadra nel migliore dei modi, su quali giocatori da cui si potrebbe ripartire. Le idee della Juve sono sempre pragmatiche, spesso giuste, ma sempre abbastanza banali. Il che può andare bene quando devi essere conservativo, meno quando sei costretto a rivoluzionare. Per questa sera Allegri propone un solido 442 semplice da attuare per i suoi calciatori, ma non necessariamente facile da affrontare per i rossoneri. Soluzione banale, ma efficace. Probabile formazione: Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Rabiot; Dybala, Morata. Attenzione soprattutto a Cuadrado, vero asso nella manica di Allegri, in grado di spaccare le partite.

Nel Milan fuori gioco sia Ibra, sia Giroud. Pioli punta quindi sugli 11 che al momento gli stanno dando più garanzie: Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, T.Hernandez; Tonali, Kessiè; Saelemaekers, Diaz, Leao; Rebic. Sarà interessante vedere la prestazione di Kessiè, che ancora sta facendo storcere il naso ai tifosi rossoneri. Poco altro da analizzare a livello tecnico-tattico. A livello di morale va da sé che tre punti sarebbero una manna dal cielo e permetterebbero ai ragazzi di Pioli di rimanere in testa alla classifica, oltre che a mandare a -11 la Juve. Reagiamo subito e azzanniamo la Vecchia Signora! Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.