Il diavolo in corpo

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Allora, missione compiuta ad Empoli? Sì! Contenta? Sì! Molto belli i gol di Loftus e Chaka. Felice? No. Abbiamo pagato il solito dazio al flessore. Niente di grave? Florenzi si è fermato in tempo? Mi vengono i brividi a sentire queste parole. Da noi gli affaticamenti durano mesi. Eppure l’allenatore del Carso e il suo staff di ‘sta ceppa sono sempre lì. Implacabili. Inquietanti. Io sono terrorizzata, quando vedo uno dei nostri a terra. Ogni partita per me è una sofferenza. Non vi dico lo spavento per Mike che si stava allacciando le scarpe. Non sono normale? Forse. Ma sicuramente non è normale chi mi ha ridotto così. E non è normale giocare con tre ragazzini, che pure se la sono cavata bene. Stavo meglio quando non scrivevo? Sì. Però sono ancora qui a scrivere. E allora vado, rituffandomi nella mia settimana.

Attilio Regolo nella botte chiodata

Ehi, ragazzi, mica solo noi abbiamo il diavolo in corpo. Succede anche agli scrittori. Ho una prova inequivocabile: Raymond Radiguet. Eh,sì, evidentemente era milanista anche lui. Peccato che, invece, il diavolo in corpo non ce l’abbiano i nostri capataz. Una povera disgraziata dal sanguinante cuore rossonero ha un pensiero in testa. Ecclesiastico, dirigenti, allenatore, staff sono persone che mettono il sedere davanti ai calci. E allora che fa? Per un po’ glieli tira. A grappoli. Poi, delusa, frustrata, sfinita, decide di staccare. Non scriverò più di Milan, fino a che i profanatori del tempio non se ne saranno andati. Già, ma il diavolo in corpo mica se ne va! Magari latita, sonnecchia. Però…. Insomma, eccomi qua a scrivere ancora. A rompere le scatole a certi personaggi e a chi crede in loro. A chi pensa che quelli che si imbufaliscono e criticano non siano veri tifosi. Sì, sono occasionali. Che vadano a tifare per gli Orrendi e non si azzardino mai più a salire sul carro, perbacco! Sapeste quanto me ne importa dei vostri carri…. Che volete, non possiedo il dono della diplomazia… E arriva la partita con il Cagliari. Cosa penso della formazione? Io credo che, più che discutere della formazione, occorra chiedersi perché siamo giunti così devastati a questo punto, con il terrore che qualcuno, Theo in primis, possa infortunarsi. La risposta mi sembra ovvia. Ma non è così. Accade, infatti, che una sottospecie di Società mantenga pervicacemente in panchina una sottomarca di allenatore con il suo mirabile staff. Cosa ci posso fare? Niente. Ma almeno avrò il diritto di sfogarmi! O no? Io avrei messo Simic e Zeroli, che forse avrebbe potuto dare, al posto di Romero, un po’ di aiuto al nostro scarno centrocampo. Lo stratega, però, del centrocampo se ne frega… Notata la poetica rima? La vittoria? Be’, un po’ di serenità me la dà, anche se la felicità è un’altra cosa. E’ bello quando il Milan vince, senza sfornare prestazioni mortificanti e senza subire infortuni. Ma da qui ad illudersi c’è di mezzo una montagna impervia, difficilissima da scalare. La montagna della realtà. E tu vedi cose che ti fanno cadere le braccia. Si infortuna Cuadrado? Quelli indebitati fin sopra i capelli corrono immediatamente ad acquistare un sostituto. Noi? Tre centrali lungodegenti, Kjaer a mezzo, anzi a un quarto, di servizio, e…. Gabbia. Va bene, dai. Siamo in una Gabbia di ferro. Andò molto peggio ad Attilio Regolo, che si ritrovò in una botte di ferro.

A me la trasferta di Empoli fa paura. Noi siamo capaci di tutto. Ci mettiamo un attimo nel resuscitare i morti. Terracciano? Non lo conosco. Ma è giovane e italiano. Non male, dai. Mi dà fastidio la parola duttile. Io vorrei specialisti nei loro ruoli. Date giocatori duttili in mano al nostro Procuste e lui li distrugge. Oddio, non è che anche con gli altri vada meglio…Non guardo gli Orrendi per scelta. Nuocciono alla mia salute. Faranno un boccone del Verona. Scopro solo a cose fatte quello che è accaduto. Be’, la cosa è davvero imbarazzante. Una roba da far imbestialire. Dopo i gol palesemente irregolari di Napoli e Genova, inframmezzati dal rigore tolto dal Var al Lecce, ecco la sublimazione della Marotta League. Gomitata da ammonizione di Bastoni. Gol convalidato. Che dire? I blitz di Marotta a Lissone danno i loro copiosi frutti. Perché nessuno si ribella, maledizione al secchio? E’ vero che poi c’è stato il rigore sciaguratamente fallito da Henry. Chissà, Nasca avrà avuto un fuggente attimo di resipiscenza dopo la vergogna di cui si è ricoperto? Sta di fatto che la partita si sarebbe dovuta concludere sull’ 1 a 1. Senza se e senza ma. E io, senza se e senza ma, che Iddio mi perdoni, sono diventata un’ultrà Gobba. Non fatemi scherzi a Salerno, eh. La Banda degli Onesti mi repelle più di tutto e tutti. La Fiorentina perde con il Sassuolo e la cosa non mi dispiace di certo. Ma ecco che arriva l’Empoli! Diavolo in corpo? Un pochino….Mi faccio il segno della croce. Ho per compagna la mia inquietudine, che non viene dissipata dal bel gol di Fior di Loftus su grande spunto di Leao. Però il cuore sussulta, eh. E il diavolo in corpo…. Giroud segna dal dischetto. Questa palla era molto più leggera di quella con il Dortmund, vero, Olivier? Poi la solita stilettata. Infortunio muscolare per Florenzi. Strano! Non ho più neanche la forza di urlare “ Nooooo!!!!!!!” L’Empoli si sveglia nel secondo tempo, ma è poca roba. Complimenti a Cakha per il suo bellissimo gol e ai ragazzi, con i quali io non sono mai riuscita a prendermela. Nessun complimento, invece, a Pioli. Secondo me abbiamo vinto nonostante lui. Ma questo è un discorso molto vecchio. Purtroppo è rimasto cenere al vento. Non è colpa mia. Il diavolo che ho in corpo proprio non lo sopporta. Sentite le parole su Krunic, che prima era il suo Dio d’amore? Oltre che un mediocre allenatore è un piccolo uomo. Ma ancor meno di lui sopporto chi gli sta sopra. Tutta gente senza il diavolo in corpo.

Il Napoli perde. Vince la Lazio. Nell’attesa di Roma – Atalanta, che si sottrarranno punti a vicenda, la giornata è positiva. Per me lo sarebbe davvero se i Gobbi vincessero a Salerno. Incredibile! Sono in tensione per loro. Devono continuare a far sentire il fiato sul collo alla Banda degli Onesti. Il mio coinvolgimento emotivo per la partita di Salerno è tutt’altro che disprezzabile. Me l’ero vista brutta, ma alla fine è andata bene. L’invincibile armata ha solo 2 punti di vantaggio su una squadra non irresistibile, nonostante innumerevoli aiutini. I favoriti sono loro, d’accordo. Però…. Visto come sono esagitati? C’è chi, dopo un gol irregolare, va ad esultare come un forsennato sulle barriere di bordo campo. Nella foga si toglie pure i pantaloncini. E poi va scavare sul dischetto del penalty. C’è chi esulta selvaggiamente in faccia a uno affranto, per aver sbagliato un rigore. E chi, scontento per un fischio dell’arbitro, impreca e tira il pallone fuori dallo stadio, senza essere ammonito naturalmente, perché per loro vige l’immunità. Dico questo in base a quanto mi è stato riferito, perché, tranne la gomitata di Bastoni, non ho voluto vedere nulla. A me sembrano sull’orlo della paranoia. D’accordo, sono i grandi favoriti. Però…. Se riuscissero a non vincere la Marotta League, Champagne a fiumi. E noi? Ci aspetta l’Atalanta. Chiudo il pezzo, mentre sta pareggiando 1 a 1 con la Roma. Il pareggio mi andrebbe bene, ma il risultato non mi interessa più di tanto. Mi interesserebbe, invece, e molto, passare il turno in Coppa Italia. La formazione? Un rebus, viste le tante assenze e la paura di nuovi infortuni. Sono comunque tranquilla, perché lo stratega sceglierà per il meglio. E il diavolo in corpo? Lui si agita e urla “ Forza Milan!”

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.