Specchi e valigie

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Ed eccola, la terza vittoria consecutiva! La prima in assoluto con una papabile Champions. Con la squadra più in forma del campionato. Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, i miei brillano di gioia. Sììììììì!!!!!!!! La vittoria che non ti aspetti arriva a dare colore e sapore alla tua Domenica. Se Paloschino, poi, provvede ad infilare gli Orrendi al novantesimo, per forza che ti vesti di felicità! Cutrone ha segnato con il braccio? Non me ne ero accorta. E neppure i giocatori della Lazio, eh! Mi spiace. Me ne farò una ragione. Come me la sono fatta per i torti arbitrali subiti. Mi sembra strano che la fucilata di Patrick possa essere partita da una parte molle come il braccio. Assodato che non è stato un colpo di testa, contrariamente a quanto credevo, è più ragionevole pensare ad un impatto duro con l’osso della spalla. Non è così? Peccato. La cosa turba parecchio quelli di Sky, rimasti impassibili di fronte alla gomitata di Benatia a Pavoletti e all’evidente fallo di mano di Bernardeschi? Pazienza. Si consoleranno con gli infiniti festeggiamenti per il compleanno di Buffon. Forza Napoli! Noi, intanto, ci godiamo il terzo successo di fila. Un piacevole inedito. Certo, abbiamo avuto un po’ di fortuna. La Lazio nel secondo tempo ci ha messo alle corde. Non so come Lulic abbia potuto sbagliare quel gol già fatto. Mi sono corsi brividi gelidi lungo la schiena. Ma non può andarci sempre male, maledizione al secchio. Un paio di mesi fa il colpo di testa di Paloschi avrebbe incocciato il palo e noi con la Lazio avremmo pareggiato, se non perso. Dai, che il vento è cambiato!

Il vento che soffia sul mio pre non è particolarmente impetuoso. Mi fa molto piacere la vittoria della Primavera nel derby. Si dice che la vita sia come uno specchio: sorride, se la guardi sorridendo. Io possiedo specchi particolari. Funzionano al contrario. Uno di questi si chiama Milan. Battere gli Orrendini fa sì che sia io a riflettere il suo sorriso. Faccio schifo nella garetta di bocce. Sono in fase involutiva. Come RR. La mia percentuale di successo nelle bocciate è simile a quella dei nostri tiri verso la porta. Poco male. Così mi libero presto dall’impegno e guardo l’Atalanta. Chapeau alla Dea, maramalda con il Sassuolo. Seguo i Gobbi con il Chievo fino alla seconda espulsione. Poi mi ritiro nei miei appartamenti e mi sintonizzo su un western. Lo faccio con ammirevole pacatezza. Non mi si può oggettivamente chiedere di più. Penso alla nostra formazione. Sembra sfumato il pericolo di avere in campo Abate, con Calabria schierato sull’altra fascia. Bene! Antonelli non dà affidamento? Non mi interessa. Resta, comunque, la miglior soluzione possibile. Anzi, la meno peggio. Poi ci saranno le conferme degli altri 10. Accetto la continuità, che era un’utopia con l’altro allenatore, e lascio ancora nel cassetto il sogno delle due punte. Presto venderò anche il mobile. A me Suso continua a sembrare un bel mezzo giocatore. Basare la squadra su di lui mi pare una scelta sbagliata. Non stravedo neppure per Bonaventura. Impazzirei per un Milinkovic Savic mezz’ala sinistra. Attendo con impazienza la prova di Calha. Hakan mi piace un sacco. Non voglio crearmi illusioni. So che la Lazio è favorita. Anche senza Immobile. La ragione non mi lascia scampo. Il cuore, invece…. Quando partiamo per un viaggio, mio marito mi dice che in valigia metto il 50% di “ Non si sa mai”. Esagerato! Sarà sì e no un 30%. Ecco, io aspetto la partita con un bagaglio di “Non si sa mai” al 20%. Paloschi mi regala un attimo di gioia pura, assoluta, perfetta. Mi viene in mente il suo esordio contro il Siena. Il diciottenne sbarbatello entra e fa gol dopo pochi secondi. Il ricordo mi commuove. Guardicchio su Diretta Gol le partite del pomeriggio. Mi spavento sull’avvio del Napoli. Poi le cose si sistemano. Formazione ufficiale. E’ quella che mi aspetto. Quanto sarebbe bello vincere! Ma…. Dai, che si comincia!

Hai giocato alla grande, alla faccia del mio scetticismo. Bravo, Davide!

Duetto Suso- Calha in mezzo al campo. Il tiro dello Spagnolo dalla lunghissima distanza va fuori. Bella percussione centrale di Hakan! Gran destro! Strakosha in angolo. Punizione laterale di Calha dalla sinistra. Meraviglioso destro tagliato a rientrare. Testa di Cutrone. Gooooooolllllll!!!!! Goooolllll!!!!!!! Goooooolllllll!!!!!! Sììììì!!!!!! Urlo, salto! Non sto più nella pelle. Sono in orbita. A riportarmi a terra ci pensa subito Marusic. Controlla la palla sulla destra dell’area. Rientra , superando un Antonelli in faticoso recupero, e fredda Donnarumma. Gigio, lo so che è facile, stando in poltrona. Io avevo intuito che Marusic l’avrebbe messa lì. Non poteva scegliere un’altra traiettoria. Dovevi fare di più su quella palla non impossibile. Mannaggia…. Tutto da rifare. Kessie fa un breack e serve Suso. Radu lo abbatte vicino al limite dell’area. La punizione dello Spagnolo sibila fuori, non distante dall’incrocio. Traversa di Luis Alberto con una cannonata da lontano. Fallaccio di Milinkovic su Suso. L’azione prosegue per la regola del vantaggio. Gran sberla di Calha! Strakosha respinge e un difensore spazza via. Cross dalla trequarti di Calabria. Irrompe Jack a centro area! Incornata! Gooooooolllllllllllllll!!!! Sìììììììì!!!!!!!!!!! Vengo riproiettata direttamente in Paradiso. Duplice fischio.

Le squadre sono negli spogliatoi e io non credo ai miei occhi. Abbiamo giocato bene e siamo meritatamente in vantaggio grazie a due splendidi gol. Certo, la Lazio è più fluida e leggera nell’articolare le sue azioni. Peccato per il gol subito con troppa facilità. Ma, nel complesso, siamo stati davvero bravi. A me sembra di aver visto il miglior Milan della stagione. Che ci posso fare se nelle mie valigie si è infilato un bagaglio a forma di sogno? E se i miei specchi riflettono sorrisi? Speriamo di non sgonfiarci nella ripresa. Staremo a vedere, dai. Io sono preda di emozioni dolci e violente, che non provavo da tempo immemorabile. Forza, ragazzi!

Si ricomincia! Gran tiro dalla distanza di Bastos. Alto. Entra Felipe Anderson. Mamma mia, questo qui mi fa molta paura. Come Lukaku, che spero stia in panca il più a lungo possibile. Esce Lucas Leiva. Simone Inzaghi va all’attacco. Brrr!!!!! Parolo crossa dalla trequarti. Milinkovic salta insieme a Bonucci e la mette alta di poco. Felipe va via a Leo sulla sinistra. Punta il fondo, convergendo al centro. Dentro per Milinkovic. Sul suo tiro si immola Romagnoli. Brrrrr!!!!! Colpo di testa di un devastante Milinkovic. Respinge Gigio! Brrr!!!!!! Bonucci recupera palla, ma poi la riperde. Noo!!! Va al tiro ancora il Serbo. Para Gigio. André sostituisce uno stremato Cutrone. Entra anche Abate per Antonelli. Brr!!!! Mettere Zapata, no, Rino? Perdiamo palla. Felipe Anderson vola via. Per fortuna il tiro è alto. Grande apertura di Chala per Suso. Bel cross alla solita maniera. Andrè non ci arriva per un soffio sul secondo palo. Mannaggia…. Splendida discesa di Calabria sulla sinistra! Sul suo cross Suso viene anticipato da un difensore. Terzo cambio per noi. Borini al posto dello Spagnolo. Entra anche Nani per Marusic. Lazio super super offensiva. Lulic sbaglia un gol fatto. Mi sono sentita morire per un lunghissimo, terrificante attimo. Mancano cinque minuti al quarantacinquesimo. Ce ne saranno altri cinque di recupero. Dieci minuti di ansie infinite. Non passano mai. Aveva ragione Einstein a dire che il tempo è relativo. Finalmente arriva il triplice fischio. Ce l’abbiamo fatta! Sìììììì!!!!!!!!

Mamma mia, sto sudando anch’io. Nelle mie valigie accanto ai sogni ha trovato posto il bagaglio della sofferenza. E’ bello soffrire, quando si riesce a portare a casa il risultato. Bellissimo! I miei specchi riflettono l’immagine di una donna stremata ma felice. Il 4-3-3 mi repelle molto meno del solito. Ho visto un ottimo Calabria, al quale devo chiedere scusa. Non avrei puntato un soldo su questo ragazzo. Calha è…. Calha. Io lo amo, perché vedo in lui le stimmate del grande giocatore. Fosse un fiore, non lo reciderei. Lo innaffierei con cura tutti i giorni. Stavolta mi è piaciuta la partita Bonaventura. Ecco, il fiore Jack lo coglierei. Ho spiegato la differenza? Sobria, buona ed efficace la prestazione di Biglia. Bene i due central difensivi. Non male neppure Antonelli, a parte l’errore sul gol. Al quale, peraltro, non ha messo una pezza Gigio. Uno con le sue qualità poteva e doveva farlo. Cutrone si è battuto con forza. Fulmineo e rapace nell’occasione del gol. Ha segnato di braccio? Be’, trattasi del braccio de Dios. Suso mi è piaciuto poco. Speravo e volevo qualcosa in più da Andrè. Non devi immalinconirti, ragazzo. Dacci dentro, per sfruttare le pochissime occasioni che ti vengono concesse. Con lui, tuttavia, procederei con la terapia della fiducia. La mia non l’ha persa. Che dire ancora? Abbiamo preso una bella botta di vita, ma non possiamo certo illuderci. Ci aspetta un calendario denso e difficile. Viviamo le partite una alla volta. Hai ragione, Rino. Con tutti questi impegni ravvicinati, bisogna ricorrere al turnover. Altrimenti scoppiamo. Che ne dici di mettermi le due punte in Coppa Italia? E di inserire Loca? Disco rosso sulla prima, eh! Continuità di schemi, anche se non di uomini. Una certa ragione ce l’hai, per carità. Guarda, però, che chi fa solo quello che sa fare non sarà mai di più di quello che è ora. Mi spiace che la Roma abbia perso. Così spiana la strada agli Orrendi. Noi siamo troppo indietro. L’ Europa League, però…Ma sono stata davvero lunga. Raccolgo le mie valigie piene di “ Non si sa mai” e di sogni. Prendo pure i miei specchi che riflettono sorrisi e aspetto la Lazio in Coppa Italia. Ciao a tutti, ragazzi. Alla prossima! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.