Singolarità

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Della Nazionale nulla mi cale, ragazzi. Non me ne frega proprio nulla, eh! Quando vedo Zizzo e penso alla Figc, a Gravina, vengo assalita da un profondo senso di disgusto, di repulsione. Non ho nemmeno guardato le partite. Ho visto i bellissimi gol di Leao e di Reijnders. Ribadisco che Rafa, per me, è il nostro miglior giocatore. E ritengo Tijani un ottimo elemento. Mi piacerebbe vederli entrambi, e anche tanti altri, sotto la guida di uno staff tecnico e atletico normodotati. Non voglio nemmeno pensare alle terribili voci sulla conferma di Pioli. Del resto, hanno il loro fulcro in quel giornalaccio, Official supplier degli Orrendi, che è il loro organo di stampa. Che strana singolarità, eh! La carta straccia, così solerte nel riportare a caratteri cubitali la nauseabonda incursione della Guadia di Finanza nella sede del Milan, tace sui problemucci di Zhang. Solo di Zhang, eh! L’Inter non c’entra. E farà solo acquisti e rinnovi. Noi? Solo cessioni. Che singolarità, vero? Le singolarità in Matematica sono i punti in cui una funzione non è continua. La Matematica è il linguaggio dell’Universo e quindi della Fisica. Quando, nelle equazioni di campo, e Einstein ne sa qualcosa, si incontrano delle singolarità, le equazioni vanno a pallino e non sono più in grado di descrivere gli eventi. E’ il caso del Big Bang e dei buchi neri. Ma si trovano anche nel calcio. C’è un punto davvero singolare. Perchè mass media e organi istituzionali, non solo calcistici, danno sempre addosso a noi e sono ciechi paladini di un club, che io amo chiamare la Banda degli Onesti? Bah! Se non c’è riuscito Einstein a dirimere le sue singolarità, volete che ci riesca io con la mia?

Magari mi piacerebbe che la nostra Società si desse da fare per combattere anomalie e soprusi molto evidenti. Campa cavallo… Noi sempre muti. Genuflessi e collaborativi. E così il giornalaccio si permette pure di mandarci un avvertimento. Occhio a rivolgersi al Tribunale del Riesame. I magistrati milanesi potrebbero indispettirsi. Insomma, l’indagine su di noi della procura di Milano, tanti non cari saluti a Viola, è davvero singolare. L’aggettivo più giusto, forse, sarebbe surreale. Sono entrata nei dettagli della faccenda. Bene, la cosa non sta proprio in piedi neanche dal punto di vista della forma giuridica. Gli inquirenti hanno una pruriginosa voglia di scoprire quale sia il vero proprietario del Milan. Il reato ipotizzato è quello di “ostacolo alla pubblica vigilanza”, in riferimento a quel trasparente, cristallino organismo super partes, che è la Figc. Peccato che le federazioni che fanno parte del Coni ( ente pubblico) siano associazioni di diritto privato. Non lo dico io, eh, ma la sentenza del 15 Luglio 2021, numero 5348, della V Sezione del Consiglio di Stato. E la sentenza accoglieva le tesi della stessa Figc, che era stata citata in giudizio da una Società che aveva perso una gara di appalto. Quindi? Ciascuno tragga le sue conclusioni. A maggior ragione, osservando, invece, come vengono trattati i nostri dirimpettai dei Navigli. Proprietario insolvente, rincorso dai creditori. Società con 800 milioni di debiti, con patrimonio netto negativo di 160 milioni. Ma per l’organo di vigilanza, cioè la Figc, e per la magistratura ordinaria va tutto bene.

Mettete le briglie ai vostri maliziosi pensieri, ragazzi! Vi vedo pronti a fare malevole insinuazioni del tutto fuori luogo. Vi spiego io come stanno le cose. I problemi sono di Zhang. Non certo della onorabile e onorata Società Inter. La Corte d’Appello di Milano ha accolto la richiesta della Banca cinese creditrice, che ora può pignorare i beni di Zhang in Italia? E chi se ne frega? Tanto Stefanino nostro è nullatenente. Ma, scusate, Zhang non è il proprietario dell’Inter? Questi sono discorsi che sanno solo di fuffa. Se Stefanino non pagherà Oaktree, diventeremo proprietà di quest’ultima e il nostro roseo futuro è assicurato. Ma perché la Banca cinese dovrebbe aspettare che passiate ad Oaktree e non rivalersi prima sull’Inter, per riscuotere il suo credito? Ah, beata ingenuità. Il pegno delle azioni giace in una Società lussemburghese, mica a casa di Zhang. Ma allora di chi è l’Inter? Si parla pure di un misterioso fondo di Hong Kong, che potrebbe essere proprietario del 31% delle azioni a fronte di un prestito di 155 milioni scaduto a Gennaio. Non si sa, anche se è facile immaginarlo, se si sia proceduto al rimborso con tanto di relativi interessi. Ma cosa te ne frega , buzzurro milanista? Se la cosa non interessa all’esimia procura di Milano, all’ottima Figc, ai cristallini dirigenti dell’Uefa, cosa c’entri tu, scarafaggio reduce da 5 batoste nei derby? Gallinaccio assiderato a meno 14? Il nostro garante è Marotta. Sciacquati la bocca, prima di pronunciare il suo riverito nome. Lui è uno e trino. Lui guarda le partite insieme a Gravina e Cefferin. E incassa pure cinguettii amorosi da Infantino. Lui pranza e cena con procuratori della Repubblica. Lui è di casa a Lissone. Lui è il garante per antonomasia e chiaramente non c’è bisogno d’altro. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. E più non dimandare. Non l’hai studiata la Divina Commedia, ignorantone?

Ecco, io sarei leggermente stufa di questa singolare situazione. Non è vero che si debba scegliere tra l’abbandonare il calcio e l’accettare l’accadere degli eventi. Si può e di deve lottare per cambiare il sistema! Lo deve fare il Milan e anche la Juve, giunti a questo punto. Le discrasie sono talmente grosse ed evidenti, che risulta facile impugnarle con forza e sbatterle in faccia a chi di dovere. Perchè dobbiamo accettare supinamente che la nostra sede venga perquisita sulla base del nulla? Sono stati sequestrati PC, cellulari. In mano ai magistrati ci sono le strategie di una Società, che dovrebbero rimanere segrete e non cadere nelle mani della concorrenza. Andiamo al Tribunale del Riesame e diamo pubblicità alle nostre motivazioni, che sono giuste e inoppugnabili, maledizione al secchio! Chiediamo con vigore perché, con una situazione così oscura e preoccupante, non partano indagini, quelle sì doverose, sulla Banda degli Onesti. Perchè loro non pagano mai? Si parte dalla faccenda del passaporto di Recoba. Poi si continua con un’altra singolarità. Io, per motivi anagrafici, purtroppo, ricordo bene quel Genoa Inter. Era il 27 Marzo 1983. L’anno dopo la singolare… Faccenda. Bagni segna il gol del 3 a 2 a cinque minuti dalla fine. Sconcerto in campo. Nessuno dei compagni lo abbraccia. Parapiglia furibondo negli spogliatoi. I Genoani inviperiti accusano gli Interisti di aver tradito un accordo. Indagine della procura della Figc. Risultato? Bravi, avete indovinato. Nulla. Innocenti e limpidi come l’acqua di sorgente. Inquinata. E la questione calciopoli, mirabilmente gestita da Guido, Rossi? Loro vittime immacolate, perbacco. I puri furono premiati con lo scudetto di cartone, perché anche noi, naturalmente, eravamo corrotti. Poi vennero fuori delle imbarazzanti intercettazioni di Facchetti. Il procuratore Palazzi, mica io, disse che, se le avesse avute in mano, sarebbero stati guai grossi anche per L’Inter. Ma, fatalità, si erano ormai attivati i termini della prescrizione. Altra singolarità, eh. E, stendendo un pietoso velo sui caffè corretti di Herrera, adesso mi devo subire tutta questa singolare situazione? E’ troppo, anche per spalle robuste come le mie. Non ne posso più della Marotta League! E’ chiaro? Hai visto, Albert? Mentre tu ti balocchi con le tue singolarità, io lotto con la mia. Reagisci, Società! Sono stanca di essere sempre cornuta e mazziata. E liberami da Pioli! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.