Ragazzo triste

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La fotografia del nostro momento, del nostro stato d’animo sta tutta nell’intervista post gara di Tonali. Mi ha riportato alla mente una canzone di Patty Pravo di tanti anni fa: “ Ragazzo triste”. La tristezza, la delusione di Sandro mi hanno commosso. Mi sono rivista in lui. Lo avrei abbracciato forte forte. Il ragazzo è uno di noi. Forza Sandro! Il nostro campionato non è finito a Torino. Avere in squadra uno come te è un piacere e un orgoglio immenso. Pur in condizioni non brillantissime, sei stato il migliore. Smaltite le scorie di questo pareggio, che non sarebbe stato così amaro se avessimo vinto con il Bologna, dobbiamo riprendere le fila del discorso con il Genoa. Scusa, Stefano, tu, fosse stato disponibile Benna, avresti lasciato fuori Tonali per far giocare il fantasma di Diaz? Datti una regolata, eh, perché non ci siamo. Arrabbiata per la partita scialba? No. Sarà perché me l’aspettavo. E questo, purtroppo, è preoccupante. In fondo il Milan ha giocato come poteva e doveva, vista la situazione attuale. Attenzione alla fase difensiva e ricerca di un episodio che potesse sbloccare la partita. Il Torino non è un avversario morbido e non ce l’abbiamo fatta. E dobbiamo pure ringraziare Magic Mike per quella prodezza sul tiro di Vojvoda. Che grande portiere abbiamo!

Il mio amato ragazzo triste si tirerà su di morale e farà il possibile per la nostra causa. Conosciamo le lacune dell’ organico, per carità. Però ci sono cose che non capisco, al di là della tragicomica vicenda dei tre più uno affaticamenti che, come fulmini a ciel sereno, si sono abbattuti su di noi poche ore prima della gara. Come possa avere problemi muscolari Casti, che non ha mai giocato, è un mistero. Pesante l’assenza di Isma. E Ante… continuo a desiderarlo invano. Fossi nella Società, io mi chiederei perché certe faccende…. bizzarre, che, a dire il vero, ci avevano dato un po’ di respiro, capitino solo a noi. Comunque sia, al di là dei limiti strutturali del nostro organico, non capisco la logica di alcune scelte caparbiamente ripetute. A volte capita che i ragazzi a scuola facciano domande intelligenti, non accontentandosi di una definizione. Perchè, per esempio, un numero elevato alla zero dà come risultato 1? E’ così per convenzione, come la nostra fissa sul trequartista? No. Prendiamo un caso numerico. Tutti sanno che 2² x 2³ fa 2 . E capiscono il perché nel prodotto di potenze di ugual base si debbano sommare gli esponenti. Quindi x 2ᶱ = 2². Ne consegue che 2ᶱ = 1.Tutto viene inserito in un perfetto quadro logico. Nel caso del Milan non mi pare che tutto proceda razionalmente. Abbiamo un centravanti che non è un fulmine di guerra. Io mi rifiuto di vituperarlo come fanno molti. Giroud è molto bravo nei colpi di testa e nelle acrobazie. Che logica c’è, Stefano, nel fatto che non gli venga mai recapitato un cross dal fondo? Ci mancano gli uomini in grado di farlo? Be’, sei o non sei tu a spingere Theo a partire in percussioni centrali, invece di involarsi sulla fascia, dove potrebbe metterla in mezzo con il sinistro, che è il suo piede? Messias sembra non abbia il destro. Perciò tende sempre ad accentrarsi e a perdere tempi di gioco. Ah, la mania dei piedi invertiti. Junior pare essere una versione appena più dinamica di Suso. Che dire? O uno così la mette dentro spesso o povera squadra e povero centravanti! Adesso Florenzi è infortunato. Quando era a disposizione, comunque, non l’hai mai impiegato con il compito specifico di andare a crossare. Saele nella sua confusione tende spessissimo ad accentrarsi. Tenerlo un po’ più largo, no? Il Leao attuale non riesce mai fare trentuno. A volte parte, sprinta bene. Ma poi si incarta sempre al momento dell’ultimo passaggio o del tiro. D’accordo, lui è un tipo particolare. E non certo per colpa tua, Stefano. A me sembra, però, che noi giochiamo spesso a imbuto e in questo ci vedo la tua mano. E non capisco l’ostinazione che hai con Brahim. Somiglia a un bimbo piccolo che va a giocare con i grandi. Perchè ti incaponisci su di lui? Te l’ha ordinato il dottore di schierare il trequartista? Bene. Allora fatti comprare De Bruyne! Non è possibile? Cambia modulo, maledizione al secchio! Brahim è nullo. Perchè devi metter lui o cercare di adattare altri fuori ruolo? Ti serve qualcuno che si arrampichi sulle piante? Certo, puoi insegnare a un tacchino a salire sugli alberi. Però sarebbe meglio prendere uno scoiattolo.

Chi è Tafazzi?

Non mi va di parlare della partita, ragazzi. Non ne ho proprio voglia. Spero tanto che Fik non abbia niente di grave. Gol neanche l’ombra. Non diamo mai la sensazione di essere davvero pericolosi. Il fuoriclasse in grado di tirar fuori le castagne dal fuoco di un gioco lento e prevedibile non l’abbiamo. Rafa non riesce a fare quello step che lo consacrerebbe a campione. Eppure i mezzi li avrebbe, maledizione al secchio. Ci consoliamo con la solidità di una difesa che ha due centrali davvero in gamba. Sappiamo che questo non basta. Per arrendersi, comunque, c’è sempre tempo. Pensiamo al Genoa. Sarà dura. Ragazzo triste come me, ah, ah, che sogni sempre come me, ah, ah. E’ inutile, non riesco proprio a togliermi Sandro dalla testa e dal cuore. Devo riuscire a togliermi dalle scatole, invece, parecchi opinionisti rossoneri. Gradirei che la smettessero di frantumare tutti gli ammennicoli con le reprimende sui fischi a Kessie. L’ex presidente sta facendo una stagione scadente. E questo a prescindere dai fischi, che sono arrivati solo da qualche settimana. La verità è una. A differenza di Benna, si prende una settimana abbondante di vacanza dopo le fatiche con la Nazionale. Torna e trotterella svogliatamente per il campo. Chi lo disapprova rumorosamente è un Tafazzi? No. Tafazzi è chi lo ha sopportato, permettendogli di fare tutto quello che ha voluto, senza cercare un’alternativa credibile. Pure la fascia di capitano gli hanno dato. Grrrrr!!!!!!! E’ chiaro che anch’io, pur di non vedere in campo Brahim, metterei lui. O, forse, preferirei Kunic. Baka è diventato una nullità… Zlatan, ti voglio bene. So quanto tu sia importante per noi. Ma non sei Benjamin Button, purtroppo. Pensa alla tua salute. E a un ruolo da team manager.

Sei nel mio cuore, Sandro.

Io sul Mercato avrei idee chiare. Non credo siano quelle di allenatore e Società. Si dice che il pessimista si lamenti del vento. L’ottimista spera che il vento cambi. Il realista aggiusta le vele. Io mi ritengo una realista, ma non ho la possibilità di intervenire sul Milan. Non mi sembra che chi ce l’ha sia incline a sfruttarla. Sorrido, pensando a chi si infervora per Asensio. Non arriverà. Se lascia il Real, andrà in Premier. Dovremmo prendere un 7 e un 10 fortissimi? Figuriamoci. Dybala? Mi piacerebbe un sacco. Ma… “rifiguriamoci”. Abbiamo Pobega e Adli. Sono due mezze ali. Mi spiego? Finiamola con la storia del trequartista. Puntiamo su un 4-3-3. Prendiamo un bel centrocampista da affiancare a Tonali e Benna. Renatone? Mi sta bene. E’ deboluccio fisicamente? Vediamo di non sfasciarlo grazie all’opera di staff atletico e medico. In ogni caso c’è Pobega che mi sembra buono. E vedremo quanto vale Adli. Pure Krunic mi terrei come riserva. Non riscattiamo Messias e miriamo a Berardi, che molti schifano, ma a me piace. Il Sassuolo vuole troppo? Allora viriamo su qualcun altro. Però, secondo me, l’operazione è fattibile. In due anni abbiamo fatto un buon pezzo di strada. Adesso siamo appetibili per un giocatore, che a 28 anni deve tentare di dare una svolta alla sua carriera. Quindi, a torto o ragione, credo che, puntando sulla volontà del ragazzo, si possano limare le richieste di una bottega curiosamente di solito più cara per noi che per altri. Origi? Mi sta bene. Botman? Sembra che l’abbiamo preso. Io stravedo per Bremer. Paolo, comunque, si intende sicuramente più di me di difensori. Molti sottovalutano il problema delle liste. Per questo verrà confermato Florenzi. Per questo cercherei di spedire Ballo e di prendere un giovane terzino sinistro italiano. Badiamo, però, a finire bene la stagione, che i chiari di luna non sono dei migliori. Io penso con affetto al ragazzo triste che mi è entrato nel cuore e nell’anima. I suoi sogni sono i nostri sogni. Non sventoliamo prematuramente la bandiera bianca. Forza Sandro! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.