Mamma mia, che balaustrata!

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Di’ la verità, Giuseppe Ungaretti! Tu avevi previsto tutto! “ Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia.” Con queste poche, poetiche parole hai descritto perfettamente la nostra triste serata di un Sabato novembrino. E tante altre, a dire il vero. Allora, sognatori incalliti, avete abbandonato fregole da scudetto? Pure il quarto posto vedremo con il binocolo. Purtroppo si raccoglie quel che si semina. E la nostra sottospecie di Società ha seminato malissimo. Abbiamo giocato una partita di rara bruttezza. Si dice che la bellezza sta negli occhi di chi guarda. Ecco, io avrei potuto vedere un bel Milan, se fossi nata scema. Non vedevo l’ora che si arrivasse al novantesimo, per finire l’agonia. Ma il mio sospiro di sollievo al triplice fischio è stato molto flebile. Sono ridotta a un tappeto logoro, liso, frusto. Tu puoi continuare a batterlo, ma non esce più niente. Certo, anche la Juve non ha fatto sfracelli. Ha, però, dato l’impressione di essere una squadra organizzata, pur se decimata dalle assenze. Insomma, il telaio di un gioco, il concetto di un’ identità si notano. Poi, chiaramente, la qualità dei singoli incide sulla bontà di una prestazione.

Se questo è un giocatore…

Noi? Vaghiamo per il campo. I giocatori non sanno cosa fare. Si guardano intorno spaesati. C’è chi dice che il ballo è un rozzo tentativo di entrare nel ritmo della vita. Il nostro è un rozzo, patetico approccio al calcio, che, da parte sua, potrebbe querelarci per le offese che gli rechiamo. Credo che nessuno giochi male come noi. Emerson Royal è imbarazzante. Scoordinato, goffo, improponibile. Arriva perfino a sgambettarsi da solo. Era difficile prendere un terzino destro scarso come lui. Difficilissimo. Le nostre faine ce l’hanno fatta. Bravi! Loftus? Sinceramente non pensavo fosse quel povero essere impalpabile che rimedia brutte figure a ripetizione. Cosa gli è successo? Ma, al di là dei singoli, noi non abbiamo un’idea di gioco. Non si vede uno schema. L’allenatore? Te lo raccomando. Non è meglio di Pioli. E ho detto tutto. Anche qui le faine non si sono smentite. Era davvero arduo mettere in panchina un asino tale quale Pioli. Ci sono riusciti. Complimenti!

Ecco il Pastel de Nata. Vi piace?

A noi è preclusa qualunque speranza, visto il nulla cosmico a cui siamo ridotti. Sembra che sulle porte di Milanello ci sia scritto. “ Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate.” Avessimo una Società normale, si potrebbe pensare di migliorare la situazione con il cambio di allenatore e un paio di acquisti mirati a Gennaio. Figuriamoci. Del resto, con una Società normodotata mica avremmo in panchina Fonseca. Non avremmo una rosa con 4 soli centrocampisti , tutti, peraltro, mezze ali. Emerson Royal sarebbe rimasto a deliziare i tifosi del Tottenham. Da noi giocherebbe Kalulu e avremmo preso una riserva di Theo. Magari italiana, dato che questi maledetti speculatori incompetenti neanche del problema delle liste si sono preoccupati. Mamma mia, quanto li detesto. Balaustrate non di brezza tirerei in faccia a loro e a chi li appoggia. Per preservarmi dall’orticaria e, si sa mai, dall’orchite non sto a sentire le interviste. Il copione è sempre quello. Giornalisti proni pongono domande innocue precedentemente concordate. E un Moncada qualsiasi va sul velluto nel cercare di dare al popolo bue una bella immagine di se stesso. Uno che venisse da Marte penserebbe che noi fossimo primi in classifica. Una cosa avrei chiesto a Jeff, così lo chiama l’amichetto Furlani. Ma che cappero hai visto in quella patetica parodia di giocatore che è Emerson Royal? Uno più cattivo di me avrebbe anche potuto dire. “ In due anni avete distrutto la squadra dello scudetto. Avete spento la passione dei tifosi. Andatevene a casa, maledetti incapaci che tenete in ostaggio il Milan!” Una ancora più buzzurra avrebbe potuto tirargli addosso balaustrate di cose che sa lei. E le esternazioni del Leone di ‘sta ceppa? Siamo al ridicolo. Di più. Al surreale. Al grottesco.

Me l’hai fatta brutta, Jannik. Ciao, Grande! Di più! Immenso!

Comunque una cosa l’abbiamo capita. Va tutto bene. L’allenatore è bravo e la squadra è forte. Quindi avanti con il Pastel de Nata e niente Mercato a Gennaio, perché non ne abbiamo bisogno. Tutti, tranne i criticoni buzzurri, vedono quanto siamo competitivi e come questa meraviglia di Società, liberatasi dagli acrimoniosi, lavori alacremente per il bene del Milan. Certo che me la devo prendere anche con Sinner. Insomma, perchè non hai perso con De Minaur, Jannik? L’avessi fatto, avrei guardato il Doppio e mi sarei evitata l’indicibile frustrazione della nostra vomitevole partita. Sei stato crudele, Jannik! Mi sarebbe piaciuto che, come giusta punizione, l’avessi guardata anche tu. E io? Sono ridotta a un sacco di iuta tristemente vuoto. Attenzione, ho detto vuoto, eh! Sì, perché, dopo le mie balaustrate non propriamente di brezza, associo ai miei ineffabili capataz l’immagine di un sacco ricolmo di fertilizzante organico. San Siro non ha riservato un fischio, una balaustrata di che so io ai tre odiosi individui baldanzosamente seduti in tribuna. Verso la fine è stata fischiata questa povera squadra tremebonda, frastornata, senz’anima. Già, ma chi ce l’ha rubata l’anima?

E adesso? Ci aspetta lo Slovan di Bratislava, perbacco. Ultimo nella classifica Champions. 0 punti. 2 gol fatti e 15 subiti. Insomma, uno squadrone che trova in noi l’avversario ideale per rialzare la testa. Siamo specialisti nel resuscitare i morti. Occhio alle balaustrate slovacche, ragazzi. Nel frattempo stasera vivrò un piccolo conflitto interiore. Io nutro una grande simpatia per Ranieri. Quindi dovrei tifare Roma. Ma vorrei vincesse il Napoli, per il motivo che tutti potete immaginare. Bando a questi dubbi sulle vicende altrui, dai. Abbiamo le nostre disgrazie su cui piangere. E sulle quali anche un po’ ridere, seppure molto amaramente, perché nella vita non si può piangere sempre. Abbiamo le nostre ferite da leccare. Ehi, Paulo, Tomori ha la lebbra? Dopo Firenze non si è visto quasi più. Eh, ti ha offeso brutalmente e tu, da grand’uomo quale sei, reagisci da duro e puro. Complimenti per il bel giuoco di duminiu e pussessu e per la tua insuperabile capacità di gestire lo spogliatoio. Sei un grande tecnico dalle impareggiabili conoscenze tattiche e un fine psicologo. Fai un meraviglioso pendant con i nostri eccezionali dirigenti e gli appassionati, intelligenti proprietari. Mica a caso ti hanno scelto, le faine. La continuità è un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi nelle perigliose vicende del calcio e della vita. E i nostri capataz una perfetta continuità con Pioli ce l’hanno regalata. Il nocciolo del discorso, comunque, è sempre quello. Tra una balaustrata di brezza e pure di qualcos’altro….. Je suis Paolo Maldini.

Chiara

P. S. Mi sono emozionata per i ragazzi del Tennis. Grandissimi! Immensi! Sicuramente Gerry si sarà annoiato, visto che abbiamo vinto nuovamente la Davis. Pazienza. Mi spiace per Ranieri, ma sono contenta che gli Orrendi non siano in testa.

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.