La matita e la gomma

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Nooooooo!!!!!!!!!! Siamo polli! Polli! Polli! Come un pollo nudo ci siamo offerti allo spiedo di una Roma che avevamo controllato senza affanni fino a tre minuti dal novantesimo. Una sola arma avevano a disposizione: i colpi di testa da palla inattiva. Noi abbiamo due centrali molto veloci. Bravissimi nei recuperi negli spazi aperti. Non fortissimi nella marcatura in area. Dobbiamo cercare di difenderci alti. E abbiamo giocato una grande partita fino a pochi minuti dalla fine. Una prestazione non scintillante ma solida, concreta. La Roma non aveva combinato nulla. Eravamo riusciti anche ad abbassare i ritmi, tenendo la gara sotto controllo. Perchè poi abbiamo messo la difesa a 3, anzi a 5, ritirandoci in area e permettendo loro di fare il gioco che volevano? Perchè, maledizione al secchio? E perché, una volta fatta questa non condivisibile scelta, non abbiamo almeno inserito Thiaw che è il nostro miglior colpitore di testa? Bah! E’ inutile che l’allenatore mi venga poi a parlare di eccessiva irruenza di Vranckx nel fallo su Dybala. Pensi a suoi errori, invece di gettare la croce addosso a un ragazzo giovanissimo, che ha giocato pochissimo e che ha dato avvio all’azione del nostro secondo gol. Due punti gettati al vento. Che rabbia! Che amarezza. Ibanez e Matic lasciati liberi di saltare in area, addirittura in terzo tempo. Pazzesco!

Ciao, Gianluca.

Se ne è andato anche Vialli. Ora è lassù con Sinisa. I calciatori, anche se non sono della nostra squadra, entrano a far parte della vita di noi tifosi. Ed è triste quando ci lasciano. Che la Terra ti sia lieve, Gianluca. Noi siamo qui a gioire ed arrabbiarci per piccole cose. Io ho il Milan nel cuore. Con la matita avevo scritto la storia di una gara ben giocata. Con la gomma l’ho cancellata in quello sciagurato finale. I sogni si sono brutalmente trasformati in illusioni. A dire il vero, comunque, anche dopo il secondo gol non ero tranquilla. Come non ero tranquilla a Salerno. Se ne prendiamo uno, e noi uno lo prendiamo sempre…. La squadra, purtroppo, non dà sicurezze. Ce la dobbiamo giocare al cardiopalma fino all’ultimo con tutti. So io la sofferenza che ho provato tante volte, anche quando abbiamo vinto. Con la Roma la vittoria era lì, nelle nostre mani. Ce la siamo lasciata sfuggire stupidamente. Gli gnomi non vanno sulla spiaggia, perché, se gli girano le palle, gli va la sabbia negli occhi. Io non sono bassa e nemmeno possiedo le attrezzature. Però non ci vado, perché rischierei di creare delle tempeste di sabbia. Le lacune nella nostra rosa sono chiare. E a me sembrano evidenti, e non da oggi, anche i difetti dell’allenatore. La mia opinione su preparatori atletici e medici l’ho espressa da parecchio tempo. E, purtroppo, non mi hanno dato modo di cambiarla. Ma, al di là di tutto, quel che abbiamo combinato, dilapidando tre punti preziosi, rivitalizzando una squadra morta, non ci sta. E’ grottesco. Polli! Polli! Polli!

Ci hai regalato una dolce illusione, Tommaso.

Della partita non voglio parlare. Questo pareggio è come una sconfitta. Anzi, ancor più amaro. Forse sono incappata in una punizione divina. Sì, avevo gioito troppo e con perfida malvagità al pareggio in extremis del Monza con gli Orrendi. Noi abbiamo fatto peggio di loro. D’altra parte bisogna guardare avanti. Dobbiamo giocare ogni tre giorni e, ovviamente, recuperare infortunati è un’utopia. In Coppa Italia bisogna mettere le seconde linee sane. Spazio a Vranckx, Pobega, Adli, Deka, Lazetic. Purtroppo Dest, che a me non piace, non può sostituire contemporaneamente Calabria e Theo. E le altre riserve dei due sono in infermeria. Vale la pena non dare tregua a Kalulu? Forse sì. Thiaw non può giocare, in quanto deve scontare una giornata di squalifica rimediata nella Coppa di Germania. Dentro Gabbia allora. Come sta Kjaer? Figuriamoci. Silenzio assoluto dalla Società. Anche su Magic. Silenzi inquietanti. Io metterei pure Vasquez. Potrebbe giocare anche Tonali, che con la Roma si è beccato il quinto giallo. L’importante è lasciare a riposo Theo, Benna, Leao, Giroud e Calabria. Sì, lo so, il troppo stroppia. Il rischio di prenderle sonoramente dal Toro, che non è il Parma, esiste. D’altra parte, Sabato ci aspetta il Lecce. Sappiamo tutti che ci sarà da soffrire. O c’è qualcuno che pensa a una facile, tranquilla vittoria? E dopo Lecce…. Mi fermo qui.

Se credi davvero in qualcosa, l’ultimo tentativo sarà sempre il penultimo. Quindi chi crede da tempo nello scudetto può continuare a farlo. Io, che non ci ho mai davvero creduto, tengo d’occhio il quarto posto. Faticato a dormire stanotte, ragazzi? Io sì. Davvero dura digerire la sconfitta, lapsus freudiano, con una Roma che avevamo tranquillamente imbrigliato per più di 80 minuti. Ce la siamo portata dentro l’area, con la brillante idea della difesa a 5. Ma che cappero di allenamenti facciamo a Milanello, per prepararci a contrastare i cross da palla inattiva? Bah! Pensiamo al futuro, dai. Dicono sia stato raggiunto l’accordo  per Benna. Che Isma usi presto la penna e non la mia matita per porre la firma sul contratto. Non voglio gomme pronte a cancellare tutto. La gomma potrebbe essere, comunque, la clausola rescissoria? Be’, al momento la cosa non mi preoccupa. Accadesse, potrebbe essere solo dal 2024. E perdere un giocatore a 0 è diverso dall’incassare 50 milioni sull’unghia. E adesso sotto con Rafa, per favore. Dal Mercato non mi aspetto niente, vista la munificenza della nostra proprietà. Mi facciano i rinnovi! La mia matita è pronta per scrivere nuovi capitoli della storia del nostro Milan. Speriamo non serva la gomma per cancellare pagine troppo amare. Com’è stato difficile scrivere questo pezzo. Non ne avevo la minima voglia. E così mi è riuscito brutto. Brutto come il mio umore. Chiudo qui, che è meglio. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.