Il segreto

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Ieri sera avevo la palpebra calante. Il Milan non ha contribuito a farmela alzare. Però non mi sono addormentata, eh! Vittoria di misura in terra lussemburghese. Il sigillo è di Higuain. Gattuso nel post tira un pochino le orecchie a Gonzalo, reo di cercare sempre posizione al centro dell’area e di non svariare mai sul primo o sul secondo palo. In questo modo il Pipita rischia di essere prevedibile per gli avversari, che studiano le nostre partite. Questa tua affermazione mi ha un po’ sorpreso, Rino. Va bene. A te piace la varietà di gioco di Suso. La sua velocità di gambe e di pensiero. Le mille, diverse, originali soluzioni di Jesus che sorprendono e disorientano le difese. Del resto nell’ultima trasferta a Torino te l’eri presa con Calha… Anche tu cerchi di dare quel pizzico di imprevedibilità, inserendo variazioni tattiche sul tema. Mai visto un allenatore duttile e creativo come te. Non ricordo nemmeno con quale schema tu abbia giocato ieri sera. Ne cambi talmente tanti… Era lecito aspettarsi qualcosa di più? Oddio, magari una si immagina che con il Dudelange si possa vincere con qualche gol di scarto. Ma il segreto della felicità sta nel sapersi accontentare. E io mi accontento. Però non riesco ad essere felice lo stesso, maledizione al secchio.

Sarà che sono ancora provata dall’onda lunga della rimonta degli Orrendi. Anche se, mortificata da scelte nostre che non condivido, non ho la forza di gufare alla grande. La partita dei Gobbi neppure l’ho vista. Tanto sapevo che avrebbero vinto. Io mi sono guardata “ Il Segreto” e le vicende di Puente Viejo mi hanno tenuto lontana da quelle di CR7. Si capisce poi che, avendo sentito il risultato, ho evitato di seguire gli highlights. Credo di essere una delle poche persone al mondo che non hanno visto quell’espulsione giudicata assurda e galeotta. Voglio mantenere questo privilegio. Che me ne frega della Champions? Io mi concentro sulla Uefa League. Gli spifferi sulla formazione mi lasciano indifferente. Giusto fare un ampio turnover. Magari questo è un po’ esagerato, però. Certo che un centrocampo con Josè Mauri e Bertolacci… Vediamo cosa combina Baka, dai. Finalmente gioca Caldara. E vai! Mi sa che Mattia sia uno che segna almeno quanto Suso. Mi gusta l’arrivo di Gazidis. E’ vero che non gioca da mezz’ala e neppure da seconda punta. Ma l’acquisizione di un dirigente di spessore mi dà garanzie sulla Società. E una Società forte è la condizione necessaria e, credo, anche sufficiente, per costruire una grande squadra. Passo sopra alla faccenda dello “zerocrinito”, che pure mi fa pensare a corsi e ricorsi storici non incoraggianti. Al diavolo Vico. D’accordo, Elliot è un hedge fund, lo so. Lasciatemi, comunque, coltivare una speranza. Cosa sarebbe una vita senza speranze? Quella grigia, buia regalatami dai lunghi anni di disfacimento dell’impero. Dagli anni nefasti del Giannino.

Impara a non andare ad occupare sempre la posizione sul dischetto, Gonzalo. Ipse dixit.

Sono curiosa di vedere all’opera Baka e Castillejo. Cutrone non è ancora disponibile. Purtroppo è sempre la solita storia. Preoccupano gli infortuni di De Vrij e Pianic. Ma loro rientrano e giocano sani e svelti come grilli. Infortunio lieve per Patrick. Lui , invece, salta due convocazioni. E non giurerei neppure che vada in panchina contro l’Atalanta. Però non mi preoccupo, visto il nostro ricco parco attaccanti. Passa il tempo e il recupero di Conti si fa sempre più lontano. Quanto mi manca questo ragazzo! Brrr!!!!! Aspetto la partita e rimugino su tante cose. Sorrido, ripensando ad un aforisma letto da qualche parte. Il segreto del mio lungo matrimonio è semplice. Usciamo a cena due volte alla settimana. Lume di candela, musica romantica, qualche passo di danza. Lei ci va il Martedì e io il Venerdì. Qual è il segreto per avere un Milan all’altezza, mi chiedo? D’accordo, è fondamentale una Società forte. Questa è la scoperta dell’acqua calda. Io credo che noi, per iniziare a recuperare un gap enorme, partendo dalle macerie, avessimo bisogno di un allenatore capace di essere un valore aggiunto. Invece… Lasciamo perdere. Non ho mai criticato il Mercato dell’anno scorso, perché mi piaceva. Continuo a ritenere che Kalinic e Andrè Silva non siano i bidoni per antonomasia, secondo i dettami della vulgata comune. Certo, Higuain è un’altra cosa. Temo che il nostro non gioco, incentrato su presunte primedonne, narcisiste in modo davvero irritante, possa mettere in difficoltà anche un campione come lui. Caro Pipita, sta’ attento a non prendertela con Suso. Dai retta a me. Se deve scegliere tra te e lui, quello lì preferisce Jesus. Sbagliato fare tanto turnover? Bah! L’impegno sulla carta è semplice e va bene far rifiatare qualcuno. Però per noi sarà così facile? Non penso…. Inutile dire che quel che mi dà fastidio è che non si cambi mai il modulo. Mai! Be’ , con due sole punte in organico di cui una oggi indisponibile… Il vizio è all’origine. Paolo e Leo hanno assecondato la cocciuta volontà di Gattuso di giocare sempre con una punta sola. Questo mi fa male. Non vedrò mai Calha giostrare più accentrato e libero da gravosi compiti di marcatura. Mai! Neanche contro i temibili Lussemburghesi. E’ inutile che mi faccia il sangue cattivo. Mi piaccia o non mi piaccia, le cose vanno così. Non mi piace! Amen.

Seguo la partita con disinteresse e disincanto. Cosa mai posso aspettarmi da Borini? Cerco di scuotermi. Di Reina non mi importa nulla. Io non l’avrei certo preso e non ritengo Gigio un problema. Dai, che ci sono Caldara e Castillejo! E anche Laxalt e Baka. Guardali con interesse, no? Insomma… Sarà che la parola “interesse” non mi garba per le sue lettere iniziali. Così come “intervista” o “intervallo”. Il primo tempo scorre via monotono, senza particolari palpiti. Un tiro pericoloso di Higuain va a lato. Un colpo di testa decisamente alto e fuori di Caldara, che svetta con prepotenza su cross dalla bandierina. Un inedito, comunque, per noi, che da anni trasformiamo ogni corner in una possibile, velenosa ripartenza degli avversari. Ci sono pure due belle percussioni centrali di Baka e Josè Mauri. Peccato non vadano a buon fine. Non manca un’occasione per il Dudelange, che mi fa scorrere qualche brivido di paura lungo la schiena. Il duplice fischio mette fine a un primo tempo deludente, in cui non siamo riusciti a sbloccare il risultato.

Baka mi è tutt’altro che dispiaciuto. Josè Mauri ha fatto meglio di Bertolacci. E’ tutto dire. Laxalt e Castillejo hanno avuto qualche discreto spunto in velocità. Poca roba, comunque. Si ricomincia e io penso: “ Ci fosse “Il Segreto” anche stasera… No, dai. Me lo registrerei e guarderei il Milan.” Iniziamo con una bella azione. Bertolacci bene per Laxalt! Cross radente al bacio per Higuain. Tiro a colpo sicuro! Respinge il portiere. No! Josè Mauri per Castillejo. Dentro per Higuain. Destro! Un difensore devia leggermente. Il portiere non è impeccabile e la palla va dentro. Finalmente! Gonzalo per Samu. Tiro- cross sul secondo palo. Borini si allunga. Esterno della rete. Bel cross di Castillejo. Arriva Borini indisturbato. Palo! Nooo!!!! Kessie sostituisce Bertolacci. Calha entra per Josè Mauri. Dove giocherà Hakan? Domanda sciocca. Infatti… Calha sgroppa sulla fascia sinistra e la dà al bacio a Higuain. Gonzalo la tira sul portiere. Entra pure Halilovic per Borini. La gara si chiude su un tentativo pericoloso del Dudelange.

Che dire? Vittoria di misura contro avversari di secondo piano. Parecchi giocatori hanno avuto la possibilità di fare un po’ di gamba. Modulo invariato, perché l’ha prescritto il dottore. La diagnosi resta sempre quella. C’è una preoccupante sterilità offensiva. La prognosi prevede la solita terapia, rivelatasi inefficace da tempo immemore. Bah! La stagione è un libro con tante pagine bianche. A volte sogno di riempirne qualcuna con qualche capolavoro. Aspetta e spera… Lasciamo le grandi squadre ai tifosi senza fantasia. Io di fantasia ne ho molta. Peccato rimanga mortificata da scelte immutabili, secondo me sbagliate. Quando ci libereremo dalla dipendenza da Suso e Bonaventura? Commetto l’errore di sentire l’intervista di Rino. Dice che Higuain battezza sempre la stessa zona del dischetto. Cambio canale. Cambiare squadra non posso. Non mi è neppure possibile cambiare la nostra filosofia di gioco. Spero ci riescano Leo e Paolo. Però ne dubito fortemente. Il discorso sulla scarsa consapevolezza dei giocatori nei propri mezzi non mi è piaciuto. E allora che faccio? Niente. Il segreto per uscire dalla mia insoddisfazione sta in qualche cenetta romantica da organizzare in contemporanea alle nostre partite? Figuriamoci. Con un marito Orrendo….. In compenso ho una figlia Gobba. Sono proprio messa benissimo. Mannaggia…. Il segreto per stare bene sarebbe trasferirmi su Plutone. Ma penso che anche da lì, nonostante tutto e tutti, tra borbottii e imprecazioni, urlerei il mio “ Forza Milan!” Perchè potremo anche essere diversi ed avere opinioni diametralmente opposte. Potremo litigare furiosamente tra di noi. Ma il segreto che alberga in ciascuno dei nostri cuori è uno solo: la voglia pazza di vedere un Milan finalmente competitivo.

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.