Tra Alva Edison e Elon Musk

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USS BISMARK SEA

Devo ringraziare Max, necessariamente. Avermi evitato di scrivere dopo il derby, ha salvato il mio sistema nervoso, ma anche e soprattutto la tastiera. Inutile raccontarvi il mio stato d’animo dopo l’ennesimo massacro, dopo l’ennesima lezione impartitaci dai nerazzurri; era lo stato d’animo di ognuno di voi. Vedete, io non vivo il “dramma” sportivo di chi frequenta l’ambiente milanese, eppure qualche interista lo conosco…, ma non ho la forza di controbattere, sono lezioni che ci vengono impartite e regolarmente, purtroppo. Ieri si è vinto in casa contro il Verona, battere gli scaligeri, come dico sempre, è il dovere di chi indossa la nostra maglia o la tifa. Sperare nella loro sparizione dal calcio di serie A è sempre un mio obiettivo, tra i più importanti di ogni stagione.

Thomas Alva Edison mentre sposta Calabria a centrocampo

Nonostante la vittoria, in fin dei conti meritata, non si attenua il senso di fastidio (eufemismo) che ho nei confronti di dirigenza e tecnico. Perchè vedete, amici miei, si può anche perdere, ma essere umiliati in questo modo non è minimamente accettabile; siamo stati battuti e talvolta rasi al suolo in campionato, Coppa Italia, Champions e Supercoppa! Pioli non è riuscito a trovare le contromisure nemmeno una volta, è stato soltanto capace di andare in conferenza stampa, prima del match, a proferire frasi sconnesse e senza senso, al limite del delirio; dopo la fine della partita ha completato l’opera andando davanti ai microfoni a raccontare una serie di minchiate di dimensioni bibliche.

Purtroppo, e lo vado ripetendo da tempo, questo tecnico ha perso la sua dote più grande, l’umiltà; si è auto convinto di essere un genio, un innovatore. Si eccita, ai limiti dell’orgasmo multiplo, annunciando schemi sconvolgenti, innovazioni da far impallidire Thomas Alva Edison, Alexander Bell, Steve Jobs e Elon Musk. Alla fine della fiera sono state mosse suicide che avrebbero esaltato soltanto un pilota giapponese in picchiata con il suo “Zero” sulla portaerei USS Bismark Sea nel 1944. Già schierare Calabria è un atto contro il calcio in generale e contro la tattica (Florenzi in salute nemmeno lo vede), in più te lo inventi mezzala contro l’Inter, proprio nel giorno in cui ti mancano Tomori e Kalulu… Non si può essere sempre il tecnico del giorno dopo, parafrasando un film con Kevin Costner, non si può sempre correre ai ripari quando veniamo rasi al suolo, quando veniamo presi a pallonate.

Ma io avevo capito tutto prima di giocarlo questo stramaledetto derby, mi sono bastate le baldanzose dichiarazioni del prepartita, roba da chiamare la neurodeliri. Ora, non è che voglio fare il tiro al bersaglio, ma possibile che l’Inter fa mercato negli ultimi giorni, questi arrivano e capiscono subito il clima e l’importanza di un derby e i nostri no? Io mi faccio queste domande, ma non riesco a ricavarne risposte logiche e definitive. Chiaramente, come da copione, prende l’imbarcata e grazie alla sua stampa favorevole obnubila la mente dei più, proponendo stravolgimenti tattici che poi, in fin dei conti, non sono nemmeno assurdi, ma purtroppo tardivi.

Si è visto in campo contro il Verona, abbiamo giocato ad un ritmo talmente bradipo che era quasi inspiegabile se non con il fatto che ogni giocatore non sapeva cosa fare, non sapeva dove andare, non sapeva a chi passare la palla e allora tutto era rallentato per pensare. Del resto Pioli è diventato questo, pensa di vincere le partite solo perchè lui ha un’idea, solo perchè lui ha un’intuizione, che poi questa genialata vada anche insegnata e provata, beh questo è un altro discorso. Nelle sue allucinazioni pensa di battere l’Inter con Leao centravanti ed Hernandez a centrocampo, snaturando quella che è la nostra forza.

Adesso brucerà un po’ di nuovi, come suo costume e poi andrà dalla dirigenza a piagnucolare l’ennesimo rinnovo…; del resto a questa dirigenza piace l’aziendalista senza pretesa, altrimenti non vi era un solo motivo per rivoluzionare la squadra, la dirigenza tecnica e tenersi questo genio (incompreso). Non vorrei essere nei suoi panni nel prossimo derby…, la sesta sarebbe una tragedia. Parlare dei singoli, specialmente dei nuovi, mi sembra ancora molto presto. Aspettiamo, anche se alcuni devono crescere e trovare continuità.

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.