Pagelle Milan Slavia Praga 4-2

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Difficile commentare una partita del genere, in cui il Milan ha letteralmente camminato in campo con una spocchia degna di miglior causa, visto che non mi pare si sia reduci da 20 vittorie consecutive. Oltre a questo, il livello di attenzione e di garra sotto i tacchi hanno portato a prendere due goal dallo Slavia Praga ridotto in 10 dal 27esimo del primo tempo (!!!): nonostante tutta la mia incondizionata disistima verso questa guida tecnico societaria me lo avessero detto 3 ore fa non ci avrei creduto.

La gestione della superiorità numerica ha messo a nudo, oltre alle solite sconcezze difensive, anche la totale impreparazione nell’attaccare trovando l’uomo libero, affidandosi solo ed esclusivamente ai soliti uno contro uno esasperati sugli esterni: una pochezza nell’organizzazione del gioco offensivo davvero imbarazzante. Con tutto il secondo tempo e gli avversari in 10 il portiere non ha fatto una parata che sia una, questo per far capire meglio a cosa ci è toccato assistere per l’ennesima volta.

Vedremo tra una settimana se basterà il doppio vantaggio o ci toccherà vivere un’altra serata stile Rennes, visto che questa squadra non finisce mai di stupire, soprattutto in negativo. Alla terza partita di Europa League pare ormai pacifico come alle parole per cui la competizione sia il fulcro del nostro finale di stagione, non seguano i fatti in campo, dato l’atteggiamento inaccettabile della squadra.

MAIGNAN: 6- – Non so francamente se potesse fare di più sulle due reti subite (soprattutto sulla prima), ma da diversi mesi le carte miracolo sembrano esaurite nel mazzo di Mike

FLORENZI: 6+ – Pronti via ed è giallo per rimediare alla vaccata classica di Reijnders. Bella la pennellata da corner per il terzo goal, in cui si ripropone il ‘Flore to Loftus’ rispolverando un tormentone dell’NBA anni ’90

(CALABRIA: 5,5 – Sembra entrare col piglio giusto ma con un avversario di questo livello e in 10, ci si aspetta di più sul piano offensivo)

KJAER: 5 – Primo tempo sufficiente, secondo da film horror

GABBIA: 6- – Dopo tante belle prestazioni incappa anche lui in una serata così così, anche se non disastrosa

(TOMORI: 6 – Sembra tornato in discreta forma)

HERNANDEZ: 4 – Inguardabile in generale e colpevol(issimo) sul raddoppio ceco.

ADLI: 5,5 – In una partita al piccolo trotto dovrebbe essere nel suo, ma non riesce a creare nulla

REINJDERS: 6 – La sufficienza solo per il goal, complice il portiere avversario. Per il resto poco o nulla, anzi i danni tra cui l’assist per il pareggio dello Slavia. Non si capisce perché lo scienziato lo faccia giocare sotto punta ma ormai si spera di essere agli sgoccioli per questi deliri

(BENNACER: sv)

LOFTUS-CHEEK: 6+ – Letale nelle partite casalinghe in Europa League, timbra anche oggi il cartellino. Sarebbe bello vederlo in un centrocampo ‘normale’ e speriamo sia solo questione di tempo

(JOVIC: 6 – Sfiora il goal con una girata e apre il campo per Leao nell’azione del quarto goal. Non malaccio dai)

PULISIC: 7 – Si procura un’altra espulsione ed è frizzantino (cit.) per tutta la partita. Giustamente premiato dal goal. Migliore in campo

LEAO: 6,5 – Due assist di cui il primo involontario e il secondo frutto di una azione super, in una partita in cui le giocate sono stati brevi apostrofi rosa in lunghi minuti di latitanza.

GIROUD: 6,5 – Primo goal in Europa League con la maglia rossonera, sembra in leggera ripresa rispetto alle recenti uscite

(OKAFOR: SV)

PIOLI: 5 – Preparazione della partita, approccio, gestione dell’uomo in più, capacità di attaccare in maniera organizzata e di difendere con decenza (sarebbe bastato contro uno Slavia in 10) sono incommentabili. Il conto alla rovescia per voltare pagina è cominciato da tempo. Anche basta con questi “spettacoli” di approssimazione e arroganza.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

 

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!