Pagelle Frosinone Milan 2-3

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Oh poi non saltate fuori che non ce lo avevano detto! “Questa squadra punta fare un goal in più dell’avversario e preferisce correre in avanti”. Ecco quindi, nelle dichiarazioni a cuore aperto di ieri dello scienziato parmense, il perfetto prologo al tardo pomeriggio odierno.

Una partita, nella dinamica del punteggio, identica a quella di Udine. Un po’ meno sofferta perché il Frosinone a mio parere è più scarso dei bianconeri friulani, ma per il resto siamo lì. Squadra che lascia voragini e non riesce mai a gestire il vantaggio acquisito prendendo goal con facilità inquietante… e non mi addentro oltre nell’analisi perchè significherebbe ripetere per la centosedicesima volta le stesse cose.

Tre punti che consolidano ancora di più il limbo (non l’usanza caraibica fatta di musica inascoltabile e asticelle in spiaggia) in cui ragionevolmente si trascinerà la nostra stagione italica, nell’attesa di vedere le m***e vincere lo scudetto. O tempora o mores.

MAIGNAN: 4 – Questi goal presi sul proprio palo iniziano a diventare un grosso grosso grosso problema

CALABRIA: 5,5 – Dietro soffre più del dovuto persino un Brescianini fuori ruolo e davanti è a dir poco evanescente

(FLORENZI: sv)

KJAER: 6- – Sembra costantemente in apnea e in rincorsa. Certo non viene aiutato dalla disposizione tattica con il centrocampo a triangolo… delle Bermuda

GABBIA: 7- – Da quando è tornato dalla Spagna ha inanellato prestazioni dal più che discreto in su. Al netto di una incertezza sull’azione della seconda rete del Frosinone, fa il suo e  si toglie anche lo sfizio del primo goal in A. Per la cronaca è il primo goal di un italiano nella stagione del Milan 2023/2024

HERNANDEZ: 5,5 – Davvero troppo poco per prendere la sufficienza

ADLI: 6- – Tra mille incertezze e ingenuità (vedi la punizione con doppio tocco a cui non mi capitava di assistere dai tempi di Peppo Cardone e simili), sale di tono nel secondo tempo regalandosi una sufficienza stiracchiata col finale in crescendo

REIJNDERS: 4,5 – Partita da dimenticare, con un giallo che gli farà evitare il Napoli settimana prossima. Potrebbe essere utile per rivederlo in condizioni decenti contro il Rennes

(BENNACER: 6,5 – Comprensibilmente parte piano, ma poi sale di giri, prende in mano la situazione e innesca la carambola da cui nasce la stoccata di Jovic)

LOFTUS CHEEK: 4,5 – Nel centrocampo molisano del Milan, ecco capitare una di quelle congiunture in cui non trova la posizione in campo. E quando succede ciò il disastro per l’inglese è dietro l’angolo. Partitaccia.

(OKAFOR: 6 – Non fa nulla di che, anzi sbaglia qualche tocco. Ma il suo ingresso ravviva, in modo più esoterico che concreto, la fase offensiva del Milan)

PULISIC: 6 – Qualche spunto di classe cristallina ma troppe sparizioni. Sarebbe bello vedere la “versione San Siro” dell’americano anche lontano da Milano

(JOVIC: 7 – Conferma di dare il meglio di sé accanto a un’altra punta e confeziona una segnatura importantissima, sfruttando la dabbenaggine della difesa ciociara che produce un pasticciaccio brutto non di via Merulana ma del Benito Stirpe. Senza scomodare i santi e gli eroi di rossiana memoria, lasciatemi rispolverare un… Provvidenza)

LEAO: 6,5 – Non arriva il tanto atteso goal, ma l’assist e le sgasate sono quelle dei tempi belli. Sul rigore procurato è più sfortunato che colpevole. Pare in ripresa, nonostante si sia trovato ad affrontare anche leader di temibili logge massoniche: coraggioso Rafa!

GIROUD: 7+ – Goal e assist, tutto con il ben pettinato testone. Basta servirlo con puntualità e coi cross giusti e, nonostante il tempo che passa inesorabilmente, rimane un attaccante di tutto rispetto

(MUSAH: sv – Anche se quel mezzo vaffanculo involontario allo scienziato avrebbe forse meritato un premio… )

PIOLI: 6+ – Dopo una settimana in cui è stato dipinto come un ‘dead man walking’ sulla panchina rossonera, si tira fuori da una situazione tanto brutta quanto usuale: vantaggio. Rimonta e sorpasso degli avversari che sfruttano la debolezza tattica, tecnica e mentale della squadra e mettono a segno i ‘soliti’ due goal. Reazione con le giocate dei singoli e la forza di un gruppo che chissà come non si è ancora scollato totalmente. Visto che siamo nel periodo giusto… Groundhog Day alla massima potenza

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

PS: se c’è in porta Turati è goaaaaaal!!!!

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!