L’atto di creazione è prima di tutto un atto di distruzione

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Parliamoci chiaro, scrivere di calcio quando manca la materia prima è difficile. E lo è soprattutto per chi scrive di calcio in maniera seria. Chi si inventa trattative mirabolanti di questi problemi non ne ha, vedi Il Milan su Halland sfornato qualche ora fa, ma volendo essere precisi e corretti tenterei di fare un punto sullo stato attuale dell’arte.
Il Milan dovrà ripartire in una situazione che già di per se è strana e dovrà affrontare il nodo scadenze al 30 giugno che per adesso risulta un po’ vago. La Fifa è stata un po’ vada sul da farsi, non dando ne regole e ne direttive quindi tutto è lasciato alle mani del club che dovrebbe accordarsi con i vari giocatori.
I giocatori in scadenza sono tutti potenziali titolari eccezion fatta per Saeleamaeker, per gli amici Pino dal Belgio, e Biglia che è scaduto dai tempi  di Numa Pompilio.

Padre Pio incontra Dio – Pietralcina 1956

Quindi come dovrebbe approcciarsi il Milan alla ripresa del campionato, considerando anche il ritorno dei prestiti sparsi per il mondo?
Io personalmente vedrei di buon occhio solo il rinnovo di Kjaer e Ibra, ma se sono vere le famigerate voci di Rangnick e di tutto il suo cuccuzzaro propendo per il taglio netto anche di Ibra e Kjaer.
So che sarò impopolare e cerco di non essere frainteso, ma se è vero che si vuole dare carta bianca al Ragno, allora che si taglino tutto e gli si dia una foresta vergine da plasmare secondo le sue esigenze.
Questo infatti è il momento in cui una società come il Milan e con la situazione del Milan deve tornare ad essere aggressiva. Il FFP infatti potrebbe allargare le maglie e se si hanno velleità sportive si deve attaccare ora. Il coronavirus infatti ha dato il colpo definitivo alla bolla pallonara e molte società andate a vanti con plusvalenze fittizie e artifici contabili ne pagheranno le conseguenze. Il mio ragionamento può sembrare cinico, ma anche gli altri club si sarebbero comportati alla stessa maniera se avesse avuto bilanci infarciti di artifici contabili. Vero che abbiamo un bilancio in rosso, ma tutto sommato non siamo vicini all’orlo del fallimento come tutti vorrebbero far crederci. Vero è che abbiamo scorie radioattivi da smartire grazie al Senatore più amato dagli Italiani, dal quello che aveva in mano Cr7 ed è tornato con Kalinic e da quello che ha pagato Paquetà più di Rodrygo, ma ad oggi siamo in una situazione abbastanza solida.

Con 30.000 lire il mio falegname avrebbe fatto di meglio

Se le velleità sono sportive è ora che Aivan faccia quello per cui si narrava fosse stato assunto: il Tagliatore di Teste. Il Milan necessità di un repulisti come si deve e di stipendi bassi per giocatori che devono dimostrare tutto, gli stipendi alti vanno dati solo a chi merita ed è quello che fa la differenza tra un Milan che vuole tornare ad essere il Milan passando da un purgatorio che non ha mai avuto inizio ed un Milan che non dovrebbe fare la fine di un’Udinese qualsiasi.

D. Raine

Manchester il trionfo tra i trionfi! Atene la conclusione di un ciclo straordinario e metafora della vita da casciavit. Il Milan sarà sempre dei proprio tifosi e senza di esso non è nulla. Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo ai nostri avversari.