Prigionieri della Presunzione

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CAIRATE, ITALY - MARCH 29: (L-R) Stefano Pioli Head Coach of AC Milan and Giorgio Furlani CEO of AC Milan attend an AC Milan training session at Milanello on March 29, 2023 in Cairate, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/AC Milan via Getty Images)

Dopo le abbuffate natalizie rieccoci qui a parlare di Milan, e cosa ci diciamo di nuovo. Assolutamente nulla. Io sono abbastanza arrabbiato.
Con la Salernitana sono ritornato a vedere il Milan in televisione e devo dire che raramente ho assistito a tanti orrori in una sola partita di calcio. Mi credete se ad un certo punto ho pensato di essere su scherzi a Parte? Veramente ad un certo punto mi sono detto adesso scende lo striscione perché non è possibile vedere tanti errori ed orrori in una singola partita.
Errori, fatalità, incapacità, mentalità inesistente, sfortuna e per paradosso anche fortuna alla fine nel portare a casa un punto.
Dopo la vittoria in terra inglese e nel derby con il Monza siamo ritornati a ridimensionarci anche perché non abbiamo una identità di gioco e siamo costretti a vivere sulle giornate di grazie dei giocatori. Quando questo avviene possiamo giocarcela con tutti, quando invece la serata è storta come quella di Salerno possiamo perdere con tutti. Che piaccia o meno questa è la verità.
Siamo in una situazione imbarazzante, per l’ennesima volta abbiamo subito un gol su palla inattiva, con la difesa schierata in modo pessimo. E con questo gol siamo arrivati a quota undici.
Abbiamo registrato l’ennesimo infortunio muscolare, con quello di Tomori sono 30 infortuni stagionali e siamo solo a Natale, di cui ben 21 muscolari, che poi nella meravigliosa comunicazione milanista sono tutti catalogati come affaticamento. Ma per piacere chiamiamoli con il loro nome: Lesione muscolare.

MILAN, ITALY – OCTOBER 08: Fikayo Tomori of AC Milan celebrates scoring their side’s first goal with teammates during the Serie A match between AC Milan and Juventus at Stadio Giuseppe Meazza on October 08, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Una strage degli innocenti così io nella mia vita non l’ho mai vista, e mi dicono che anche in nella squadra primavera non se la passano bene su questo punto. Credo che ci sia da rivedere e risolvere la metodologia di lavoro, di recupero e di prevenzione. Ma da Milanello giungevano notizie che avevano capito tutto e che stavano risolvendo. Per fortuna avevano capito.
Tutto questo ha portato nella testa dei giocatori paura e poca fiducia. E questo non ha fatto altro che aumentare ancora il distacco tra giocatori e staff tecnico. Perché anche questo è un problema che ci stiamo trascinando da almeno un anno.
Ho già scritto tempo fa che il ciclo di Pioli è finito, non ha più nulla da dare a questa società e a questo gruppo. Bisogna avere il coraggio di cambiare e tutto questo non decidere non fa altro che peggiorare sempre di più la situazione.
Oltre ai 30 infortunati, abbiamo fatto 12 punti nelle ultime 9 partite, praticamente una media da retrocessione, fatto due punti contro Lecce, Udinese e Salernitana.
Questa situazione è figlia della decisione di non voler cambiare guida tecnica in Estate, hai cambiato tutto ma non l’allenatore. Io ho un solo aggettivo: Presunzione.

E sul capitolo allenatore dico subito la mia: non ritengo Conte l’allenatore ideale per questo Milan, perché credo che semplicemente la società non voglia rivoltare la rosa e con Conte questo potrebbe avvenire. Il tecnico pugliese sicuramente è un bravissimo motivatore ma a noi serve un allenatore che faccia giocare a calcio questa squadra.

Presunzione nel pensare di gestire una società di calcio con delle persone incompetenti in materia, senza mettere qualcuno di veramente esperto.

Presunzione nel mandare via Maldini e Massara, che pur con i loro errori, di calcio qualcosa ne capiscono e nel non sostituirli, avere un Corvino o un Sartori sarebbe tanta roba. Io vedo tanta presunzione.

Presunzione nel non aver il coraggio di mandare via Pioli, anzì sei talmente presuntuoso che gli dai ancora più potere perché forte di un contratto che non prenderà più in vita sua.

Presunzione da parte del Mister nel non voler cambiare qualcosa di tecnico, ma di voler giocare a viso aperto quando non sei nelle condizioni tecniche ed atletiche di poterlo fare e di continuare a prendere imbarcate.

Questa situazione è figlia della presunzione del non voler decidere ma di continuare a rinviare e nel frattempo nascondere la polvere sotto il tappetto. Che poi  basta un alito di vento per farla ritornare al suo posto.

Il mio Milan è ostaggio di questi squallidi personaggi. Non nego che quando ho letto che Maldini vorrebbe rientrare con un fondo arabo, coinvolgendo anche Massara, Boban e Leonardo (un po’ meno felice per lui) non mi sia comparso un bel sorriso da romantico milanista. Ma non crediamoci molto perché è pura fantascienza messa in giro da chi lucra sulla pelle del mio Milan.

CAIRATE, ITALY – DECEMBER 20: AC Milan chief scout Geoffrey Moncada looks on during a AC Milan training session at Milanello on December 20, 2023 in Cairate, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Inoltre Tra un panettone e un bicchiere di prosecco mi sono letto l’intervista che Monsieur Moncada ha rilasciato agli organi ufficiali del Milan.

“Io dico sempre a un giocatore che il club è molto importante di lui. Il Milan è la cosa importante, non lui. Si vede subito se un giocatore si sente una star. Il nostro obiettivo è quello di creare gruppo, non una squadra con tanti profili diversi tra loro”

Nel leggere questa frase mi è andato di traverso tutto. Dal mio punto di vista giusto e condivisibile. Ma Monsieur Geoffrey glielo spieghi tu questo concetto? Perché se non sei in grado vengo io ad aiutarti e fare ripetizione di storia rossonera.

Cari Nighters tanti auguri di Buon Natale anche se in ritardo e tanti auguri di buon anno. Speriamo che sia un buon anno perché qui c’è poco da ridere.

Come sempre

W Milan

Harlock

"Quando il Milan ti entra nelle vene avrai sempre sangue rossonero" Ho visto la serie B, ho visto Milan Cavese, ho toccato il tetto del Mondo con un dito e sono ricaduto ma sempre rialzato. Ho un papà Casciavit....Grazie per avermi fatto milanista.