Milan-Atalanta presentazione

4417

Dopo qualche prestazione convincente e una serie di partite senza sconfitte ci eravamo quasi illusi che il Milan di Pioli potesse essere sulla buona strada per una seconda parte di stagione di livello, invece la settimana appena trascorsa ha visto i rossoneri perdere due match consecutivi (uno in maniera indolore, almeno quello) subendo altre sette reti. Il conto dei gol presi in questa stagione ormai è imbarazzante. Quattro dal Monza, due dalla Salernitana, due dal Frosinone, tre dal Rennes, due dal Bologna, due dall’Udinese. E citiamo solo le partite più recenti. I clean sheet contro Rennes e Napoli a San Siro sono stati delle rondini in anticipo sulla Primavera, mentre il trend continua a essere estremamente preoccupante. Trentuno reti subite solo in Seria A dopo venticinque partite è uno score che non lascia spazio a interpretazioni: questa squadra è l’esatto opposto di un team equilibrato.

C’è veramente nulla da salvare delle due partite che ci siamo lasciati alle spalle, l’una figlia dell’altra. Incomprensibile, anche alla luce del 3-0 dell’andata, il pesantissimo turnover imposto da Pioli per la trasferta di Monza. Poco lungimirante anche la scelta di lanciare da subito Thiaw al centro della difesa appena recuperato dopo i problemi fisici e nonostante l’ottima intesa tra Kjaer e Gabbia. E poi, a Rennes, tutte le scorie della sconfitta in Brianza sono tornate a farsi sentire, con una squadra senza un costrutto tattico né fiducia che si è salvata solo per la propria superiorità tecnica. Preoccupanti gli errori che cominciano ad affastellarsi di Maignan (gol subito sul proprio palo nel 4-2 di Colombo), la poca lucidità di Bennacer e, come detto, il rientro horror di Thiaw. Senza parlare dei nervi di Jovic che saltano e della inesistente consistenza mentale di Leao. Siamo stati solo un fuoco di paglia.

Ed ecco l’Atalanta a San Siro dopo la vittoria del Bologna quinto che è ora a -4 dal Milan. Match coi nerazzurri che è il più classico dei trappoloni, con un De Ketelaere a segno che forse non sarà nemmeno quotato. Una Dea che ha ripreso a correre forte e ha recuperato Traoré, grande acquisto estivo. Solida e fisica, con davanti Koopmeiners che in questa stagione è letteralmente esploso (doppietta a San Siro nell’1-2 di Coppa Italia), Miranchuk e appunto CDK. In panchina pronti a subentrare Scamacca e Traoré, ma anche Pasalic e Lookman. A metà campo Ederson e De Roon garantiscono estro, colpi, corsa e ordine, mentre dietro Scalvini continua anche lui nella crescita esponenziale che era prevedibile per un giovane di bellissime speranze come lui. Probabile formazione (3421): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Holm, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners, Miranchuk; De Ketelaere.

Il Milan con morale a terra e condizione mediocre si presenta con Adli contro i maratoneti atalantini. Forse più indicato l’impiego di Musah. In difesa ancora Thiaw al fianco di Kjaer, per il resto formazione tipo. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Thiaw, Kjaer, Theo; Adli, Reijnders; Pulisic, Loftus, Leao; Giroud.

Già due sconfitte patite dall’Atalanta. La terza potrebbe seriamente mettere in pericolo la Champions League del prossimo anno, e sarebbe un disastro di dimensioni bibliche. Una squadra come il Milan potrebbe riprendersi solo prima psicologicamente. Peccato non avere leader veri in rosa o nello spogliatoio. Rischiamo davvero tanto stasera. Speriamo. Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.