La politica nel calcio conta

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Mentre il nostro mercato va a rilento, come del resto già accaduto negli ultimi 15 anni, tranne per la parentesi catastrofica di Mr.Li e Fassone e mentre stiamo qui tutti i giorni a rinfacciarci uno con l’altro l’aver detto questo o quello, come immaginabile, è già stato dato una bel segnale su quello che dovrà essere la stagione 23/24. Assodato che in Lega non ci vada nessuno dei nostri con un minimo di peso, ormai da anni, con l’esponente principale che è Stadioni che alle riunioni si fa portare proprio giusto per presenza e nel frattempo consulta il catalogo del Leroy Merlin per l’arredamento del prossimo stadio, chi conosciamo bene ha fatto (ancora una volta) e apparecchiato tutto a suo piacimento. Ovviamente per il bene del campionato italiano… Per quanto mi riguarda è uscito un calendario a dir poco imbarazzante. Il problema grosso è che ce lo si aspettava, personalmente ero sicuro che da più parti si stava preparando il trappolone e così è stato. Già era stato tutto sistemato con la “beffa” per il fenomeno Frattesi, con ettolitri di inchiostro sprecato per raccontare storei non vere, giusto per poter arrivare a dire “Milan beffato”. Però mancava il classico timbro di chi vuol ribadire chi comanda nel Paese. Un pò come si fa in certi ambienti… Inutile dire che il tutto è anche passato discretamente sotto traccia, visto che gli stessi che raccontano di mille trattative andate male per i nostri colori, poi sono gli stessi che tessono le lodi per qualsiasi operazione effettuata da colori diversi. Su questo vi chiedo di applicare la lucidità necessaria. Già con Maldini e Massara, nessuno sapeva nulla sulle trattative, oggi, ancor di più il muro che è stato alzato è ancora più alto, quindi il 90% della parole sul Milan, sono inventate o imbeccate da qualcun altro. Per esempio, qualcuno si è accorto che Brozovic, Dzeko, il fenomeno Bellanova e Skriniar hanno lasciato le merde? Molto meglio giocare sul “sentiment” su Tonali (che personalmente mi manca già ma così è andata). Tralasciando l’inizio di campionato, che tanto è un film già visto da diverse stagioni, con un bel derby dopo la Roma e la sosta per le Nazionali, la cosa più scandalosa sono le partite messe ad hoc prima o dopo la Champions, coppa che affronteremo da terza fascia e quindi in un girone verosimilmente non propriamente agevole. Non è caso e non può essere un caso, per questo scrivo “partite messe ad hoc”. Su questo mi sento di dissentire totalmente con la politica aziendale e con l’atteggiamento silente di Furlani e RedBird. Questa cosa non può essere gestita all'”americana”, se sulla parte societaria e sportiva posso tenere una posizione di attesa, su questa cosa non accetto il disinteresse. Non si tratta di non voler vincere, si tratta di non passare per fessi, perchè basta poco che la stagione ti si ritorca contro. Tu puoi anche costruire una squadra buona e sensata ma la parte di “palazzo” va seguita e nutrita, altrimenti ti portano via il giochino da sotto le mani. Visto che RedBird&C. sanno bene come funzionano gli algoritmi, sanno molto bene che non nascono nel bosco come i porcini ma vengono programmati secondo indicazioni ben precise, umane. Quindi, in queste situazioni, la componente casuale è molto limitata. Cari miei, sappiamo che non vi frega un cazzo ma farvi (farci) proprio prendere per il culo sotto il naso mi lascia molto preplesso.

Il calendario, per una squadra come la nostra, soprattutto quest’anno, purtroppo ha un peso determinante. In primis perchè avendo in panchina uno allenatore scarso come Trentadenari, sempre che arrivi a giocarsi il girone di Champions, sarà dura giocare certe sfide consecutive, visto che il genio di Parma non è in grado di preparare 3 partite in una settimana. Tutto ciò implica che dovrai lasciare punti da qualche parte, in campionato o in coppa. In secondo luogo, abbiamo visto con i nostri occhi che qualche giocatore (Theo per fare un esempio), ormai decide quando giocare ai suoi livelli, quindi con scontri così ravvicinati il rischio di fasi di rendimento alterne, sarà ancora più marcato. In secondo luogo, se dovessero veramente chiudere tutti i nomi che si dicono, avremo una squadra più “pesante” rispetto alla scorsa stagione, ergo avranno più difficoltà a trovare velocemente la condizione per correre come vuole il coach e per poter rendere efficace il suo 4-0-5. Oltre al fatto che ci saranno molte facce nuove da integrare. Terzo perchè sappiamo che Gerry vuole andare negli USA nel 2025 per il Mondiale per Club, non solo per i tanti soldi in ballo, sponsor e visibilità. Ma perchè la vetrina statunitense, permetterebbe a Gerry nostro di trovare ulteriori investitori, chissà magari proprio da coinvolgere per la realizzazione dello stadio. Quindi non puoi uscire al girone quest’anno. Insomma, ci compra a debito e la sua cricca in Lega, ha messo un bel marchio sul campionato, con un bel cartello all’ingresso “Da qui non si passa” perchè, e credetemi è solo l’inizio, non c’è una sola possibilità contemplata che eagle eye torni a casa a mani vuote, sono due anni che le sta provando tutte e si sta pianificando il paracadute, dallo spareggio a parità di punti, a queste “agevolazioni” qui, con il sorrisetto “Ma tanto prima o poi le devi incontrare tutte…”. C A Z Z A T A mostruosa, detta da chi sa bene che i cicli di forma stagionali di ogni squadra sono un fattore. Gigantescca, enorme, grande colpa nostra non reagire e ne pagheremo le conseguenze, anche per la corsa al posto Champions, dove già quest’anno, nelle ultime giornate ci hanno reso la vita impossibile (Empoli, Bologna giusto per citarne alcune), tanto da finire quinti.

Sia chiaro, questo assenteismo nel palazzo non è una cosa di oggi ma è figlio di scelte che hanno portato la storia fino a qui. Sarà un’altra prova che questa proprietà dovrà dimostrare di saper gestire, in un modo o nell’altro.

Già la gestione del tifo è zoppicante, quella sportiva vediamo come andrà, quella politica è proprio ai minimi livelli e va messa una toppa, velocemente.

FORZA MILAN

Johnson

p.s. non è un post ironico, come non lo erano i precedenti. Ringrazio chi di voi ha scritto che non parlo male di RedBird in quanto azionista. Ci guadagnassi qualcosa…

"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.