Cari miei

E come direbbe Rossella O'Hara...domani è un altro bonifico...

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@Fassone

Caro Marco,

permettimi una tantum l’uso confidenziale dello scritto in quanto ti considero il “proprietario” della mia squadra del cuore, cioè il Milan. Ti ritenevo, e ti ritengo ancora, un ottimo professionista, ma qui la situazione ha preso una piega, per certi versi, drammatica. Intendiamoci, non siamo al fallimento vero e proprio, come molti sul cornicione paventano, ma l’esclusione dall’europa del calcio, per una squadra come il Milan, è appunto un fallimento. A me piace la tua eleganza sabauda, con quelle cravatte che non volgono mai all’ittero, con quel tuo eloquio forbito ed efficace, scandito da una metrica anche piacevole, ma qui ora è un problema di sostanza. Io mi sono rivisto in questi giorni la tua conferenza di presentazione con tutti i tuoi discorsi programmatici. Li ritengo adesso un ammasso uniforme di fregnacce alla luce di quanto accaduto dopo un anno. Non me ne frega niente dei risultati sportivi, il vero problema qui è e rimane la proprietà (quale?) e il nostro futuro. Ti rendi conto che hai a che fare con i tifosi del Milan? Possibile che tu non capisca che di questo fantomatico cinese non sa nulla nessuno di noi e tu ci tratti quotidianamente? Come è possibile che il mondo del calcio adesso nutra forti dubbi e tu, in 12 mesi, ci hai rassicurato sul nulla. E’ inaccettabile. Qui il fallimento è concettuale, hai accettato una carica che non è quella di un semplice impiegato che obbedisce a degli ordini; tu sei diretta emanazione della proprietà su cui aspettavamo chiarimenti. I chiarimenti li devi ai tifosi che sono tornati in massa allo stadio, nelle trasferte, negli store, nei siti, sui giornali e nelle tv a pagamento. Io non riesco a prendermela con l’Uefa, esercizio che lascio volentieri a quello che usate negli scantinati televisivi lombardi e negli articoli del sabato mattina per tenere alta l’elegia e il talebanismo. L’Uefa, forse anche forzando la mano, vuole capire quello che anche noi non abbiamo capito. Ora mi chiedo, ma tu l’hai capito? Eh no perchè se nemmeno tu l’hai capito, mi preoccupo veramente.

Coniglio all’ischitana…

Da mesi vai avanti con un rifinanziamento che sta solo nelle tue fantasie, nei tuoi vaneggiamenti. Leggo che Yonghong Lì non è convinto dei tassi dei rifinanziamento Ahahahahah ma stiamo scherzando? Ma come cazzo ragiona questo? Qui c’è in ballo il Milan, mica le miniere di fosforo che non esistono! Forse un pochino di fosforo lo poteva conservare, ve lo prendevate la mattina dopo la colazione e magari ragionavate meglio. Quello che non accetto è stato sbandierare la “trasparenza comunicativa” come fondamenta del rapporto con la tifoseria e poi far finta di nulla. La trasparenza la pretendiamo sia nella buona che nella cattiva sorte, la vogliamo su ogni cosa. E invece no, da oltre un anno c’è un tiro a segno della stampa e noi non rispondiamo mai; perchè? Io della filosofia zen di Yonghong Lì me ne sbatto altamente, facesse il presidente di qualche squadra cinese, tipo quella con la presidentessa scosciata, modello lavoratrici autonome della Salaria S.p.A.. Le ultime dichiarazioni poi sono deliranti; “a quanto ne so”!!! Come? Eh? Vedi, caro Marco, noi ci siamo stufati, e non solo per colpa tua, di tifare per una squadra dovendo sempre tenere conto di fattori esterni. Prima si doveva controllare se c’erano elezioni, poi se il bilancio era ok, poi sei Fantomas scendeva con l’elicottero per il “summit” e per il regalo e fregnacce simili. Adesso si vive in attesa del bonifico, ogni settimana ce n’è uno; ognuno di noi accende il telefono cercando nelle news se c’è traccia del bonifico, ti pare normale? Mi si risponde che questo cinese è fatto così! E’ fatto a cazzo allora, se li ha li mandasse e tutti, non che ci fa vivere sempre in attesa; c’è chi aspetta il Messia, chi la Terra Promessa, noi il bonifico.

Se nemmeno tu hai notizie, se nemmeno tu sai cosa cazzo stia succedendo, allora fatti da parte, dimettiti…, perchè sei stato totalmente deligittimato. Te lo spiego meglio, dopo 12 mesi e dopo aver usato le regole di Cartesio e della ragione, non certo quelle della forca, ti ritengo il diretto ed unico responsabile di questa situazione, io del cinese me ne frego e non so chi cazzo sia. Purtroppo il fregnacciaro con i tacchi che c’era prima si è messo i soldi in tasca e tanti saluti al grido di “magari ce casca”. E noi (cioè tu e questo branco di cinesi muti) ci siete cascati. Per mesi ho letto di task force che analizzavano documenti comprovanti la solidità finanziaria di questo fantomatico imprenditore orientale. Che cazzo si scambiavano? Che cazzo leggevano? Questo mi piacerebbe che qualcuno ce lo spiegasse una volta per tutte. Se è vero che quello con i tacchi ci ha tirato il pacco è anche vero che tu hai preso in mano una situazione che conoscevi bene, tanto del fregnacciaro di prima si sapeva bene che tipo fosse.

Carissimo Fassone, eri tu per noi la garanzia che le cose stavano finalmente cambiando, sei tu diretta emanazione di questi cinesi sconclusionati e squattrinati. Qui si gestisce il Milan, mica il Bisceglie! La società è una di quelle importanti, non può essere gestita con questa superficialità, tenendo presente che dei risultati sportivi continuo a non farmi condizionare. Certo, se oggi fossimo nelle prime quattro, magari tutto sarebbe meno gravoso, ma se poi ci escludessero lo stesso dall’europa sarebbe lo stesso, se non peggio! Che appeal puoi avere sul mercato se hai questa nomea? Faremo lo stesso gli acquisti? Bene, chi? Zaza e similari? Se ne possono andare in Cina con la scosciata, stanno bene Lì… La delusione sta proprio in questo, quando ti accorgi che i tuoi sogni non potranno più realizzarsi, quando ne prendi atto. Ciò significa, come minimo, altri 12 mesi di strazio calcistico, con una squadra da sesto posto che però non potrà certo rafforzarsi. Se fossimo solo out dalla Uefa, ma potessimo rinforzarci nel campionato…guarda…, la manderei giù. Tuttavia trovo veramente difficile contemperare un’esclusione dalle coppe ed un mercato di rafforzamento. Le due cose si elidono a vicenda. Alla fine teniamoci stretto Montolivo, puoi anche vendere chi vuoi e monetizzare, ma chi viene al Milan se non c’è chiarezza?

Si potrebbe obiettare che questa chiarezza non c’era nemmeno l’anno scorso e i giocatori li hai presi, si certo, ma sono passati 12 mesi in cui nessuno ha ancora capito chi cavolo sia questo cinese, chi cacavolo ha dietro e soprattutto:

CHE VUOLE?

Ti saluto Marco, non faccio il talebano per principio, ragiono con la mia testa e non sono un tuo dipendente che ripete a pappagallo la lezioncina, compito che lascio a qualche disertore del Giannino, pagato per fare questo, non certo per tifare Milan. Il progetto tecnico lo continuo a sostenere perchè necessita di tempo, ma il progetto tecnico necessita di quello finanziario e su quello non ci siamo proprio. Io non sono disposto a sostenere un principio, ma sostengo solo ed esclusivamente un “lavoro professionale” basato su una corretta programmazione; qui di professionale vedo poco, ma molto poco. Non ho nulla da ascrivere a Mirabelli, se non quello già enunciato nel mio articolo di 15 giorni fa e che potete leggere qui. A maggior ragione però chiedo il suo silenzio in questa situazione così complessa, non servono altre complicazioni, ma al tempo stesso quel che resta del mercato possibile va fatto con logica e sicurezza, delle scommesse (perse) ne abbiamo pieni i coglioni. Non occorre certo aggiungere ulteriori e gravose macerie a quelle già trovate in precedenza. Mirabelli faccia la differenza se ne è capace, quando uno viene pagato per un certo compito, deve poi portare a termine quel compito. Ecco perchè non mi sono iscritto al partito dei forcaioli, proprio perchè ritenevo, e ritengo tuttora, il piano di ricostruzione in itinere.

@Guadagnini

Caro Fabio,

Permettimi, una tantum, l’uso confidenziale dello scritto in quanto sei il capo della comunicazione della mia squadra del cuore, il Milan. Ti ritenevo, e ti ritengo tuttora, un ottimo professionista e sei stato per me, che già ti apprezzavo moltissimo nei tuoi incarichi precedenti, la garanzia che finalmente il Milan avrebbe avuto una comunicazione decente. La tua nomina mi fece fare un sussulto, “finalmente un Direttore vero!”. Ho pensato che un vero professionista avrebbe risollevato la qualità della comunicazione, scaduta al livello infimo con prese per il culo quotidiane (indimenticabile la cessione di Kakà a Madrid e il caso Cissokho…). Forse finiva il talebanismo e l’oscurantismo medievale di tipo barbarico. Mi sono detto, in un momento di grande ottimismo, vuoi vedere che finalmente avremo un canale tematico equilibrato con contenuti propri e non un canale servatico che non fa altro che attaccare chi osa criticare? Vuoi vedere che finalmente torno ad abbonarmi a Milan Tv, canale stramorto e attaccato ad una macchina che lo tiene in vita? Purtroppo, dopo 12 mesi, la comunicazione ha perso quella ventata di novità e trasparenza, chiudendosi in un silenzio preoccupante e mettendo in prima fila elementi inquietanti. Io non scendo dal carro, non vi sono mai salito, lo specialista di carri ve lo siete inspiegabilemnete e inacettabilmente tenuti nella scuderia e provo anche tristezza nel rivedere le immagini con il buon Pippo Sapienza, dimissionato a dovere. Del resto la situazione ha preso una piega preoccupante e bene avete fatto a tenere in trincea chi è abituato quotidianamente a negare l’evidenza, ve lo potete tenere veramente stretto, la comunicazione così ricadrà (ma già lo è…) nel vecchio oscurantismo medievale. Roba da anno mille. Sarebbe questo il nuovo stile comunicativo? Ho visto uno dei vostri fare una gazzarra invereconda in uno di quegli scantinati televisivi lombardi, roba da far accapponare la pelle. Io capo della comunicazione, se un mio collaboratore si rende protagonista di una simile ributtante performance…, lo caccio dopo poche ore. Ma a voi, ed è questa la cosa più preoccupante, serve proprio un elemento simile. Questo mi fa scadere la qualità di questa comunicazione a livelli veramente infimi, roba da tv angolana. E a nulla servono tutte quelle pagliacciate sui compleanni dei giocatori, sui gol del giorno e scritti in inglese per darsi un tono, se poi non andiamo più nemmeno a San Marino. Mi dispiace, la delusione per me è duplice, da una parte Marco, dall’altra tu ed erano gli aspetti che mi stavano veramente a cuore. Ma questa è roba da Giannino, il peggiore in assoluto. Non si può comunicare come state facendo voi, i tifosi non meritano tutto questo. Spero che vorrai riflettere e cercare di capire, tu che ne sei veramente in grado, a differenza di qualche residuato bellico che ancora vi portate dietro. Il Night è sempre qui, i nostri utenti, il nostro patrimonio, merita di sapere; negli anni bui del Giannino li abbiamo chiamati a raccolta e ci abbiamo messo la faccia, aiutandoli a capire e a tenere duro. Oggi leggo i commenti e vedo che non è cambiato nulla, la delusione, la rabbia, anche il dolore…imperversano e non mi sento nemmeno di criticarli. Io li capisco, io li comprendo e sai una cosa? Io li ringrazio perchè questa volta ci sono arrivati prima di me. Molto prima di me. Il Night è una comunità immensa e variegata, ma sa esprimere una potenza di fuoco enorme. Chi sta con noi va avanti, chi si frappone le prende e di santa ragione (dal punto di vista dialettico, altrimenti qualche coniglio ischitano si offende). Due milioni di contatti, sono numeri paurosi. Quanti abbonati ha Milan Tv? 10? 15? Beh è il patrimonio che vi ha lasciato il vostro collaboratore. Tenetevelo stretto. Ad ognuno il suo.

Cari Marco e Fabio,

a voi la risposta. Esco dal “tu comunicativo” e torno a guardarvi con il distacco di prima, ma dopo avervi parlato con il cuore. Nel mio piccolo spero e credo anche di rappresentare il cuore di molti, tenetene conto quando fate, operate, discutete e parlate di Milan. La mia squadra del cuore. E come direbbe Rosella O’Hara…domani è un altro bonifico.

Concludo dicendo, a chi nutrisse ancora dubbi, che questa è l’ennesima dimostrazione che non ho una linea editoriale, basta solo leggermi con costanza e logica.

Il 23 giugno festeggeremo 10 anni di questo blog, non sono pochi. Un decennio di sermoni mi lascia senza parole, due lustri che parlo con voi ed è qualcosa di straordinario. Vi voglio incontrare e abbracciare uno ad uno. Per partecipare cliccate e leggete qui.

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.