Vera gloria ? Ai posteri l’ardua sentenza

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Mi scuserete ma faccio davvero fatica a capirne qualcosa. Dopo aver perso contro una Fiorentina non esattamente irresistibile, avere strappato un pareggino in casa contro una Salernitana che lotta per la salvezza ed averne incassati 3 dall’Udinese, mi approccio alla sfida fuoricasa contro un Napoli meritatamente stra-primo in classifica con 19 punti di vantaggio sulla seconda (Lazio) con la quasi certezza di dover soffrire; e molto anche…

Invece, dopo pochi minuti, sempre più stupito, vedo una squadra giocare bene e gestire il campo con il piglio della grande squadra che “gestisce” la partita facendo girare a vuoto gli avversari, gestendo il pallone con sapienza e sicurezza, difendendo senza un assillo e attaccando con trame piacevoli ed efficaci tanto che, quando al 17’ il buon Rafael la mette con uno scavetto come fosse la cosa più naturale dell’universo dopo che Brahim si era letteralmente bevuto Lobotka sul fondo e gli aveva servito una palla dolce e delicata che chiedeva solo di essere messa dentro mi (ci in realtà, la stavamo guardando in compagnia di amici) scappa un ooooohhhh di stupore e meraviglia.

Mi aspetto una reazione rabbiosa e penso che si, adesso, a soffrire, e duramente anche, sarà il nostro turno. Invece il copione non cambia ed arriva al 25’ il raddoppio di Brahim che, tanto per gradire, si beve Mario Rui in area (non proprio l’ultimo arrivato) e la mette. Si chiude il tempo con un Napoli che sembra impotente e continuo a chiedermi quando finirà la favoletta ed arriverà la tremenda vendetta partenopea. Invece anche nel 2° il Milan continua a recitare il copione della “grande”, e quando dopo il 3 a 0 di Leao anche Pino segna (e questa è una notizia dentro la notizia…), dopo che si è bevuto da solo l’intera difesa Napoletana con un gol da grande giocatore che sarebbero in grado di fare solo pochi eletti, rimango ancora più perplesso. Se anche il buon Pino può permettersi questi lussi le alternative non sono molte.

O sto ancora sognando, o hanno mischiato un sonnifero nel Gatorade dei partenopei, o hanno minacciato di morte sotto tortura i rossoneri famiglie incluse o… davvero non mi viene in mente altro.

Che questa stagione, così intensa, con così tante partite e relativo impegno, spezzata inopinatamente in due tronconi da un mondiale organizzato senza nessun senso logico ed in totale disprezzo delle esigenze delle società che i giocatori li pagano salatamente ed i cui risultati positivi sarebbero l’unico mezzo per autofinanziarsi, era chiaro. Che i preparatori dovessero inventarsi qualcosa per poter garantire uno stato di forma accettabile per tutta la stagione, anche ma…

Che da una partita all’altra, improvvisamente, una squadra che sembrava spenta e senza mordente affronti la prima in classifica in questo modo “suntuoso” era difficilmente pronosticabile. Lo dico perché i ragazzi, oltre ad essere così ben disposti e motivati in campo (evviva la difesa a quattro tra l’altro) mi sono apparsi supportati da uno stato di forma fisica smagliante mentre fino alla partita precedente sembravano stare in piedi per miracolo.

Mi chiedo però cosa capiterà nel prossimo futuro. Se, come è sembrato, i nostri ragazzi siano stati come “liberati” da un peso fisico che i preparatori hanno studiato attentamente e deliberatamente, sapendo che avrebbero sofferto alla riapertura di questa seconda parte di campionato ma per ottenere un crescendo da qui alla fine (buono sia per il campionato che per la coppa), o se sia stato solo un caso, una di quelle partite in cui ti gira tutto bene e senza nemmeno sapere il perché. Mi chiedo anche se ai Napoletani possa accadere la cosa contraria, che abbiano scientemente programmato il campionato per arrivare ora sugli scudi, sapendo che poi avrebbero passato un periodo di sofferenza e con l’idea di gestire da qua alla fine il consistente vantaggio che si sono guadagnati. Impossibile che possano perdere questo campionato, con questi distacchi di fatto l’hanno già vinto e non voglio farmi illusioni di nessun tipo ma spererei almeno in un’altra qualificazione CL non troppo sofferta. Come ebbe a dire un tempo il Manzoni, non proprio l’ultimo arrivato…

Ai posteri l’ardua sentenza

FVCR

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.