Luci ed ombre

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Alla chiusura del mercato un caro amico ed ex compagno di squadra gobbo che però, tifo a parte, di calcio ne capisce parecchio e, quando vuole, sa essere obiettivo, mi disse: “Avete fatto una buona squadra e quest’anno non soffrirete. Con le piccole e le medio piccole le vincete tutte in carrozza perché la squadra c’è ma Vi manca ancora qualcosa per competere con l’Inter (in realtà usò un altro termine…) e la Juve. In Champions ci arrivate facile ma il campionato non ce la farete a portarlo a casa. Manca quel qualcosa che ti fa vincere le partite importanti e negli scontri diretti pagherete dazio…”. Luci ed ombre per l’appunto…

Credetemi, il tizio è un gobbo convinto ma se “parliamo di calcio” sa essere un fine analista (il nostro amico PAD ha avuto la possibilità di conoscerlo e può testimoniare) e sa quello che dice. In tempi migliori non ebbe mai timore di ammettere che eravamo i più forti e basta. Fatto sta che, sarà pure un caso, ma fino ad ora ci ha preso ed in questo inizio le abbiamo vinte tutte ed in generale anche bene tranne, per l’appunto contro Sfinter e Gobbaglia.

Due partite però completamente diverse. Se contro i nerazzurri abbiamo sbracato ed hanno fatto di noi quello che hanno voluto contro i gobbi sembrava essere l’esatto contrario. Una partita dove fino all’espulsione di Thiaw sembrava l’avessimo in mano, con il pallone sempre gestito dai nostri e che il vantaggio potesse arrivare da un momento all’altro. Nulla di strano, la Giuve di Allegri sembra allenata dal Trap più che da un tecnico di quest’era come “dovrebbe” essere Allegri… Tutti dietro ben coperti e contropiede come non ci fosse un domani; palla a Kean e sperem…

Poi, se la fortuna è cieca, come dice il detto, la sfiga ci vede benissimo ed è andata come è andata ma questa volta non riesco ad essere così critico come in altre occasioni. Mi sono rimaste impresse alcuni momenti chiave che hanno caratterizzato l’incontro.

E’ il 14° quando Giroud, servito dal solito Leao dopo una delle sue sgasate, la gira in porta. Perfetta, bassa, angolata e, per non farsi mancare nulla, alla sinistra di Szcziesny (che è sempre più difficile che a destra). Il polacco ci arriva con le punte dei polpastrelli. Ora, Woyciech è un buon portiere ma miracoli del genere ne fa uno ogni tre anni ed il destino ha voluto che il Jolly del triennio se lo giocasse proprio domenica contro di noi. Fosse entrata probabilmente ora parleremmo di un’altra partita.

Andiamo direttamente al 40° quando il buon Thiaw, che fino ad allora, ben diretto da Tomori, aveva giocato una signora partita, fa la vaccata del giorno. Si fa sfuggire kean e lo mette giù mentre era diretto in porta più o meno solo. Più o meno perché Tomori stava rientrando e forse l’avrebbe pure bloccato ma, siamo sempre li, a stretti termini di regolamento il rosso ci stava tutto. Mi sovviene che a) quest’anno che sembra abbiamo recuperato il miglior Tomo la vaccata in canna sembra l’abbia Thiaw, quasi si fossero passati il testimone, b) che Mariani sembra non aspettasse altro visto la solerzia  e la protervia con cui ha sbattuto in faccia il cartellino a Malick e c) ha aspettato il 71° e 8456 falli prima di ammonire Gatti che non aveva altro modo di fermare Leao se non il fallo sistematico. Due pesi e due misure? A pensar male si fa peccato ma…

Nonostante l’inferiorità numerica ce la siamo giocata e, a parte una naturale supremazia territoriale, la squadra non ha mollato e ci ha provato fino alla fine. Sono usciti stremati ma hanno lottato dando tutto quello che avevano da dare. Leao incluso che a tratti ha fatto pure il difensore centrale. Forse, come dice l’amico gobbo, a questa squadra manca qualcosa ma se manterranno questo atteggiamento quest’anno sarà comunque un piacere guardare le partite.

Non posso essere critico come in altre occasioni. Ieri la squadra in generale mi è piaciuta, almeno fino ai cambi, il più grosso tallone d’Achille di Pioli. Ora, è pur vero se ti volti a guardare la panchina dovendo sostituire Giroud (che non stava più in piedi) ed vedi solo Jovic non hai tante verze da sfogliare  e non è tutta colpa tua ma Luka è impresentabile. In mezz’ora più recupero ha percorso si e no 200 metri al trotto ed ha toccato quattro palloni contati. Due li ha passati indietro e due li ha persi. In questo momento metterei chiunque altro ma non lui e poi… Adly continua a non essere un fuoriclasse ma il suo ha ampiamente dimostrato di saperlo fare e in più ha una ottima intelligenza tattica tanto che ha spesso aiutato difensori e centrocampisti sradicando palloni ai bianconeri e con un paio di recuperi davanti alla nostra area degni del miglior Gattuso. Forse, e sottolineo forse, era davvero stremato pure lui quando l’ha tolto ma Krunic, che l’ha sostituito, praticamente non l’abbiamo visto…  Perso come un naufrago in mezzo all’oceano. E, peggio ancora, non vorrei mai che ora che Bravorade ha recuperato tornasse titolare al posto di Yacine…

Passo a Mirante. La sorpresa inaspettata del giorno. Mai in crisi, una doppia parata, prima su un tiro basso teso e molto insidioso e l’uscita seguente, quella si quasi miracolosa, sui piedi di Vlaovich da zero metri intervallati da altri buoni interventi. Mai in crisi e sempre sul pezzo. Nonostante non sia proprio un ragazzino, e l’età un peso l’ha sempre, una certezza dietro ad Ironman Maignan… Mi devo ricredere.

Non è un mistero che ho una passione smisurata per Reijinders. Trovo che abbia mezzi eccezionali e potenzialità di crescita infinite ma Domenica (e non è la prima volta) mi è sembrato anonimo, quasi timido. Si è limitato “all’ordinaria amministrazione”. Non una brutta partita ma da lui mi aspetto sempre che svetti in campo. Spero di non sbagliarmi. Dai ragazzo, non deluderci…

E finisco con una considerazione generale. Nonostante questa Juve, almeno secondo il mio amico, sarebbe l’unica a poter contendere la vittoria ai diversamente milanesi, ieri, pur con il vantaggio numerico per più di metà partita, per portarla a casa con uno striminzito 0-1 hanno avuto bisogno della coscia di Krunic (SVSD?) che altrimenti su quella palla Mirante ci sarebbe arrivato comodamente.

In conclusione… Sono più le luci o le ombre? Vi aspetto

FVCR

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.