Vaghe stelle dell’Orsato

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Vaghe stelle dell’Orsato, io non credea

di tornare ancor per uso a contemplarvi

sul romano prato verde scintillanti

e incazzarmi con voi dalla Tv,

vedendo arbitrare un bullo

che alle gioie nostre volea por fine.

Ecco un “varista”che è una garanzia per i nostri avversari.

Scusami, Giacomo. Ma quanno ce vo’ ce vo’. Non è certo la prima volta che l’arrogante Orsato ci fa il servizietto. Sempre lì a Roma, per esempio, convalidò un gol della Lazio viziato da un clamoroso fallo su Calha. In quel caso intervenne il Var. Mal gliene incolse. Andò tutto infuriato a vedere per due secondi le immagini e tornò sdegnato a confermare la sua decisione sbagliata. Caro Rocchi, sarebbe bastato lui per permettere alla Roma di giocare impunemente a wrestling. Ma non si sa mai. E’ meglio prendere tutte le precauzioni. Ecco allora Di Paolo al Var. Già, Di Paolo. Quello che richiamò Pasqua a Benevento per far espellere Tonali, reo di un fallo certo molto meno grave dell’entrata killer di Ibanez su Saele. Quello del fuorigioco geografico di Giroud. Quello che non sentì il bisogno di intervenire per far revocare un grottesco rigore concesso al Verona per un fallo di Kalinic su Romagnoli. E, ovviamente, ha fatto lo gnorri non solo sul tentativo di gambizzare Saele. Invidioso della Bella Addormentata, ha chiuso gli occhi pure su Mancini che ha incravattato Giroud in area. D’accordo, non abbiamo giocato bene. Potevamo e dovevamo fare di più. Theo e il povero Brahim, stretto nella morsa di rudi marcantoni, sono stati nulli. Però…. Società, tu continui a crogiolarti nel tuo signorile, impeccabile stile. Lorsignori continuano a mettercela poco signorilmente in quel posto. Vedi un po’ tu….

Vaghe stelle dell’Orsato, inevitabilmente mi avete innescato poco piacevoli Ricordanze. Va bene, dopo Empoli e Bologna paghiamo il consueto dazio arbitrale anche con la Roma. E’ stato un caso che nessuno dei nostri ragazzi si sia infortunato seriamente all’Olimpico, nonostante le randellate rifilate dai Mou’s boys sotto lo sguardo benevolo dell’ineffabile Orsato. “ Il caso e la necessità” è un libro di Monod. Del caso ho già detto. La necessità di chi dovere di tagliarci le gambe dovrebbe scontrarsi con quella della Società di tirar fuori unghie e denti per difenderci. Ma tant’è…. Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Io lo vedo mezzo pieno. Sul gol di Abraham in pieno recupero non ci ho visto più dalla rabbia. Ne ho dette di tutti i colori a un punto tale da ravvisare quasi la necessità di avvalermi della consulenza di un armocromista. Ero contemporaneamente al telefono sulle linee mobili e fisse con i miei amici Umberto e Sonia. Ho scagliato cordless e cellulare fortunatamente sul divano. Ho urlato e imprecato tanto. Eh, Società, mi avessi visto, non saresti stata orgogliosa di me. Cosa ci vuoi fare, io non possiedo la tua ammirevole finezza. Ne vuoi la conferma? Sono letteralmente impazzita di gioia al pareggio di Saele. Ho fatto un baccano incredibile. Al mio cospetto un vulcano in piena e ribollente eruzione sarebbe sembrato un fenomeno di moderata intensità.

Saeleeeeee!!!!!!!

Che dite, vaghe stelle dell’Orsato? Ho ragione o torto a vedere il bicchiere mezzo pieno? Lo so, gli Orrendi ci raggiungeranno. Ripongo qualche speranziella, vaga come voi, nella Lazio. Però…. Comunque non ci supereranno. Non bisogna trascurare l’importanza di un punticino. Punticino che ci permette di stare agganciati alla Roma. Avessimo perso, saremmo stati 3 punti, quasi 4, dietro. Non è una differenza da poco, eh! D’accordo, la prestazione della squadra non è stata esaltante. Preoccupa in vista dell’incredibile, tremendo finale di stagione in cui è in gioco tutto. Siamo sul discrimine tra l’apoteosi e la catastrofe. Non penso al delirio per un’eventuale vittoria della Champions. So distinguere tra sogno e utopia. Andare a Istanbul e conquistare la zona Champions sarebbe una gioia immensa che mi farebbe considerare questa contraddittoria annata come positiva. In caso contrario invece…. Mamma mia, non voglio pensarci. Per usare un eufemismo, si dovrebbe parlare di disfatta. Certo, una vittoria sarebbe stata preziosa per avvicinarci a uno dei due obiettivi. Così….. restiamo in bilico. Grazie, Saele!

Ecco un arbitro di wrestling.

Vaghe stelle dell’Orsato, non so cosa ne pensiate voi. Io dico che abbiamo giocato contro una squadra assatanata, in pieno stile Mou, a cui l’arbitro ha concesso di tutto. Avevano la bava alla bocca. Se, per esempio, dopo aver concesso giustamente il vantaggio su due fallacci, avesse estratto un paio di doverosi gialli, loro non si sarebbero sentiti autorizzati a continuare. E l’intervento di Matic sul povero Benna era quanto meno da arancione, eh. Mancini è stato vergognoso e impunito. Celik si aggrappa a Leao. Gli vuole strappare la maglia. Niente. E poi mi va ad ammonire Krunic per un fallo normalissimo? La gestione dei cartellini è stata vomitevole. Certo, noi di errori ne abbiamo commessi a iosa. A volte anche non indotti da una pressione ossessiva. Ero preparata a una partita difficile. Mi aspettavo una Roma feroce, scorbutica, tutta aggressione e ripartenze. Tutta tesa a interrompere il gioco, a frammentarlo, non disdegnando sceneggiate a terra. Obiettivo? Ridurre al minimo i tempi di gioco effettivo. Mou cerca di tenerla bloccata, sperando magari anche in un contropiede. Poi inserisce Dybala negli ultimi 20 minuti. Questi i miei pensieri. Sapevo anche che Orsato è un presuntuoso abituato a fischiare poco. E conosco bene pure Di Paolo. Ma non credevo che venisse tollerata una corrida del genere.

Ecco un uomo che ha trovato il bandolo della matassa-

Vaghe stelle dell’Orsato, anche voi, pur da lontano, vedete le nostre difficoltà di manovra? E pure i soprusi che perpetrano ai nostri danni, vero? Con le squadre che si chiudono non riusciamo a trovare il bandolo della matassa. Io, per una volta, ero d’accordo con la formazione. Magari avrei messo Saele o Messias al posto di un Brahim gettato nelle fauci di gente ruvida, robusta, assatanata. La cosa, nella sua inusualità, mi metteva quasi a disagio. Le dite voi alcune cosette a quello là? Quali? Per esempio, che giocare a tre va bene, ma Isma deve essere il creatore di gioco. E il trequartista un simil centrocampista. E voglio Theo sulla fascia. Va bene, dai. Pensiamo alla Cremonese e cerchiamo di non buttar via altri punti, che, a questo punto, sarebbero letali. Lazio, ti prego, fammi un piacerino. Lo dico, ma non ci credo. Una speranziella, però….

Non sei più il mio sogno.

Vaghe stelle dell’Orsato, non mi basta la sofferenza inaudita della partita con la Roma. No. Sono una masochista. Voglio patire anche con gli Orrendi. E soffro. Soffro molto. Non mi illudo sul vantaggio, per grazia ricevuta da Acerbi, di una Lazio molle, svagata, che lascia tantissimi spazi. Infatti… Sergej, sei sempre stato il mio sogno proibito. Ora non più. Loro saranno anche forti, determinati, cattivi, per carità. Però hanno trovato non aquilotti ma cerbiatti con i denti da latte. D’accordo, la Roma è molto più fisica, robusta, cattiva dei suoi cugini. Però le immagini di cani assetati di sangue contro di noi e di teneri cuccioli contro di loro non giovano al mio umore. Sono proprio curiosa di vedere cosa accadrà Sabato a parti invertite. La semifinale sarà durissima. Inutile nasconderlo. Brrrrrrr!!!!!!!! Adesso, comunque, pensiamo alla Cremonese. La grande festa preparata a Napoli è rinviata. Mi viene in mente Baciccio. Non ho risposto al suo commento sul mio pezzo precedente, perché l’ho letto con molto ritardo. Baciccio, sveglia! Guarda che non voglio radere al suolo la città di Napoli, eh! Ho scritto, “  Come sarebbe bello, però, infilarmi in un cunicolo spazio-temporale che in un battibaleno mi porti in un’altra parte dell’universo. O addirittura in un altro universo. Insomma in luoghi in cui non esistano Napoli, Orrendi. E neanche il calcio. Questo calcio che che mi fa soffrire tanto.” E’ così difficile capire che si tratta del volo pindarico di una tifosa che è in pena per il suo Milan e vorrebbe potersi estraniare dal calcio, per evitare di soffrire troppo? Bah! Comunque il tuo commento mi ha divertito. Ti ringrazio per il fatto che vieni a leggermi. Ma mi piace avere dei lettori che colgano il senso di ciò che scrivo. Complimenti per lo scudetto e…. Sveglia, Baciccio! Sveglia, Milan! C’è un mischione tremendo per la zona Champions. E gli Orrendi ci aspettano con le fauci aperte. Mi sono spiegata? Il rinnovo di Leao? Magari! Ma io non ci credo fino a che non vedo la firma. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.