Marron Glacé

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Eh, be’, beccare il pareggio in 11 contro 10 nei minuti di recupero non è bello. Tutt’altro. Così, dopo un weekend di m, e “m” non sta per Marron Glacé, ci siamo beccati un Giovedì di Coppa… merdaviglioso. Forse esagero un po’. La prestazione è stata migliore di quella di La Spezia. E vorrei ben vedere…. Andando oltre le battute, quel gol a tempo scaduto è risultato indigesto. Compromette la qualificazione? No. E la nostra prova sarebbe rimasta non brillante, anche se avessimo vinto 2 a 1. Non ci saremmo di certo esaltati in vista del derby. La squadra non riesce più a esprimere un gioco fluido e sbarazzino. Mostra problemi di carattere atletico che preoccupano. Questo è sotto gli occhi di tutti. Ma…. la vittoria avrebbe avuto un certo sapore di Marron Glacé. E avrebbe reso più agevole il non impervio, ma comunque insidioso, ritorno, maledettamente incastrato tra Orrendi e Roma. Va bene, dai. Inutile deprimersi. Abbiamo fatto un po’ di sano turnover. E, dopo la tremenda batosta spezzina, poteva esserci il rischio di sbracare. Bisogna guardare avanti con coraggio e speranza. E trangugiare l’amaro boccone dell’ennesimo infortunio di Bennacer. Tutti sappiamo quanto siano pericolose le ricadute, purtroppo. Abbiamo poche possibilità di farcela nel derby? Va bene. Giochiamocele al meglio. Poi vediamo cosa succede. E’ assurdo sentirsi battuti in partenza. Certo, avessi la mia squadra titolare in buone condizioni fisiche, sarei un po’ più serena. Così, invece… Speriamo bene dai.

Questo ragazzo è un fenomeno.

La Champions, non so perché, non mi interessa da anni e annorum. La seguo solo in modalità gufata. Ma, ora che ne sento un vago, pur se lontano, profumo formato Marron Glacé, la approccio con un po’ più di spirito. Davvero malinconica la partita del Barça. La scoppola rimediata certifica l’inesorabile fine di un ciclo, che, peraltro, si era già vista da tempo. Non avessero preso 3 pere in casa dai Gobbi, i Catalani, incontrando il Porto, avrebbero forse potuto prolungare la loro agonia, accedendo ai Quarti. Davvero forte il Paris. Oltre alle grandi individualità, sembra che ora possa contare anche su una razionale concezione di squadra. D’accordo, la debolezza del Barça può ingigantire i meriti degli avversari. Il Paris, però, fa paura. Avesse incontrato i Gobbi…. C’era da farsi venire l’acquolina in bocca. Invece a loro, da primi del girone, è toccato il Porto. Credo la più debole delle opzioni possibili. Comunque gli scoloriti hanno giocato davvero male in Portogallo. Comico il primo gol subito. Una di quelle cose che capitano a noi. Mai a loro. Il gol di Chiesa ha rimesso il treno qualificazione su binari piuttosto facili. Inutile illudersi. Lecito fare un po’ tifo per i Lusitani. Soprattutto perché ho una grande ammirazione e simpatia per Magellano. Fu lui a scoprire il passaggio tra l’Atlantico e il Pacifico. Mica bau bau micio micio, eh! D’accordo, Pigafetta, che ci ha raccontato quell’affascinante viaggio, è italiano. Vicentino, per la precisione. Però mica tifa Juve, lui. Va bene. Bando agli scherzi. Un Liverpool in grosse difficoltà in campionato ipoteca la qualificazione con il Lipsia . Il Borussia batte il Siviglia a domicilio. Ecco, c’è un solo giocatore che preferisco a Mbappé : Haaland. Purtroppo roba di quel livello noi possiamo solo guardarla.

Tu mi piaci un sacco, ragazzo.

Dopo la Champions arriva la Uefa League. Qui siamo protagonisti e quindi per me questa è la Coppa più importante. Ci tengo, a differenza della Coppa Italia. La qualificazione Champions da testa di serie mi fa girare la testa. Accedendo da piazzati in campionato, finiremmo in quarta fascia, vista la nostra mirabile posizione nel ranking. Tutta un’altra cosa. Non ce la faremo mai a vincerla? In effetti l’impresa è difficilissima. Molto improbabile, direi. Ma non bisogna porre limiti alla Divina Provvidenza. Recuperassimo una buona condizione fisica…. Inutile fantasticare. Adesso l’ostacolo da superare è la Stella Rossa. Non venissimo dal disastro spezzino, saremmo tutti più tranquilli. In queste condizioni, invece, rischiamo grosso. Comunque sia, Domenica c’è il derby. Dobbiamo affidarci al turnover e riuscire lo stesso a fare risultato. In quest’ottica la formazione mi piace. Doveroso lasciare a riposo Ibra e Kessie. Per Kjaer e Calha c’è il problema di riprendere il ritmo partita. Magari giocheranno l’ultima mezz’ora. Giusto mettere Kalulu e non Dalot. Non è che Calabria abbia acciacchi, eh? Sono contenta che Rebic sia subito rientrato in gruppo. Ero preoccupata per lui. Voglio Ante anche nel derby. Magari stasera fa un tempo, per carburarsi. Nel secondo spazio a Leao.

Io schiererei te accanto a Kjaer.

Insomma, prima della partita mi confronto con i miei pensieri. Sono in discreta fibrillazione. Vorrei tanto sentire profumo di Marrons Glacès. E’ più forte di me. Quel maledetto pareggio venuto a tradimento proprio alla fine mi toglie ogni velleità di fare la cronaca. Tutti vediamo che il gioco non scorre più fluido. Prima si notava effervescenza e leggerezza. Ora la squadra dà il senso della fatica. La cosa è anche naturale, considerando che siamo partiti dai preliminari e abbiamo avuto vagonate di problemi fisici. Riusciremo a ritrovare presto una buona condizione atletica? Infortuni e Covid ci lasceranno in pace? Bennacer, purtroppo, non potrà rientrare per parecchio tempo. La sua assenza nel derby non è un fatto negativo. L’avesse giocato in questo stato di forma precario, non avrebbe potuto dare un buon contributo. Non averlo peserà sul resto della stagione. Speriamo che si svegli Tonali. Domenica è la tua partita, Sandro. Forza! Kessie è stanco. Tira la carretta dall’inizio. Giustissimo farlo riposare con la Stella Rossa. In che condizioni sarà Calha Domenica? Non certo ottimali. La speranza è che riesca, comunque, a incidere sulla gara. E Kjaer? Anche per lui ci sono le difficoltà del recupero dopo l’infortunio. Romagnoli non dà sicurezze. Si trova all’interno di una lunga fase involutiva. Davvero incredibile il rigore che ha concesso. Ma, al di là di quello, è lento, incerto, sempre in ritardo, anonimo. Io gli preferirei Tomori, anche se non è mancino.

Risultati opposti per Roma e Napoli. Io, come ho detto più volte già dai tempi del Milan, non credo che Gattuso sia un grande allenatore. Tutt’altro. Bisogna, però, ricordare che anche lui, tra infortuni e Covid, ha dovuto spesso fare i conti con una squadra decimata. Ma non riesco a pensare agli altri. Il mio interesse è concentrato solo su di noi. Mamma mia, arriva il derby. I grandi favoriti sono loro. Inutile negarlo. Sono un fascio di nervi. Un grumo di tensione. Spero di arrivare viva a Domenica. Avessi potuto giocarmela con la squadra in buone condizioni fisiche, avrei avuto solo una ragionevole paura. Dannoso baloccarsi tra recriminazioni e rimpianti. Non aiuta di certo avere solo 2 giorni e mezzo di riposo. Questioni di Tv, dicono. Be’, in un modo o nell’altro riescono sempre a metterci i pali tra le ruote. Comunque sia, andiamo a giocarcela con convinzione, dai. Contro tutto e contro tutti. Gettiamo il cuore oltre l’ostacolo. Manteniamo, però, la mente fredda. Negli spazi loro sono devastanti. Non possiamo seguirvi allo stadio, ragazzi con la maglia rossonera. Ma l’ondata dell’amore che si sprigiona dalle nostre case vi raggiungerà e vi aiuterà nella difficilissima impresa che vi aspetta. Che sia un derby al Marron Glacé. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.