Magara!

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Il titolo del post è un omaggio al mitico Carletto Mazzone? Sì, ma non solo. E’ una pulsione dell’anima di fronte a vaghe indiscrezioni scritte sulla sabbia. Cosa posso rispondere a rumors, sicuramente aleatori, che prospettano uno scambio Dzeko- Bacca? O  a un già un po’ meno irreale Mandzukic- Bonaventura? Come accogliere improbabili voci che solleticano addirittura l’eventualità che i Gobbi, su input di Allegri, si interessino a Montolivo? Rispondo con una sola parola : “ Magara!” E cosa dico a chi mi vezzeggia, vagheggiando una non impossibile vittoria in Coppa Italia? Magara! Tra un “ Magara” e  l’altro non commento la rotonda vittoria sul Verona? Ecco, mi fa piacere che proprio noi abbiamo condannato matematicamente gli Scaligeri alla B. Io, però, la partita non l’ho vista. Che volete, il mio Orrendo nel primo pomeriggio mi propone all’improvviso di fare la Gardesana, con tanto di cenetta romantica sul lago. Il tempo non eccezionale dovrebbe scongiurare un traffico bestiale. Così io cedo. Anche perché, non avendo un bidone della spazzatura al posto del cuore, penso di alleviargli il doloroso ricordo del 5 Maggio. Dai, su, ciccio. Gresko e Cuper, l’ hombre vertical, sono ormai uno sbiadito ricordo. Ei fu siccome immobile, piuttosto. Immobile è infortunato e questo potrebbe complicare la corsa Champions della Lazio. Speriamo di no. L’ultimo pensiero lo tengo rigorosamente per me.

Certo, in un tempo lontano mai avrei saltato una partita del Milan. Mai! Per nessuna ragione al mondo. Ieri, invece, è andata così. Tant’è. Sirmione ce l’ho vicinissima e ci vado spesso. Stavolta mi godo Limone e Malcesine. Guardo il lago e penso al fatto che Bonaventura, Suso e Calha hanno segnato 17 gol contro i 13 dei nostri tre attaccanti. Questo dato è significativo? Sì. Ma il raffronto non mi sembra, comunque, corretto. E non solo perché nel 4-3-3 anche le ali dovrebbero saper incidere. Insomma, non si può paragonare lo score di tre calciatori che scendono in campo sempre contemporaneamente a quello di gente che gioca una alla volta. E’ poi vero che non facciamo mai gol sporchi. Questo, però, non dipende solo dalla qualità del centravanti. Per poter approfittare di palle vaganti, occorre mettere gli avversari  in affanno. Attaccarli velocemente e riempire la loro area. Noi non lo facciamo mai. La nostra prima punta viene servita poco e male. Guardo il lago, ma penso al Milan. Cos’è questa? Una condanna? Maledizione al secchio… A un certo punto l’occhio mi va spesso al cellulare. E’ normale, no? Se segna anche Abate, vuol dire che la dea Eupalla è impazzita. Pure il sangue di S. Gennaro si è sciolto. Chissà che stasera avvenga un altro miracolo. Figuriamoci. Non ci penso neppure. So bene come vanno le cose del mondo. Il gol di Verdi, arrivatomi in tempo reale tramite WhatsApp, non impreziosisce la mia ottima cena. Vedrai che nell’intervallo la dea Eupalla si materializzerà non so in quale forma e metterà le cose a posto. Nessuno può fare uno sgarro ai Gobbi. Men che meno quei pisichelli del Bologna, che hanno perso pure contro di noi. Infatti….. La dea Eupalla si presenta. Assume le sembianze di Douglas Costa? Anche. E magari si dà da fare per confondere le idee prima a De Maio e poi a Mirante. Sono cose che nel calcio capitano. Amen.

Mercoledì non potresti passare anche da Roma, Gesù?

Torno a casa tardi e soddisfatta. Mi guardo gli highlights. Con le regole vigenti il primo gol è da attribuire a Calha. Me ne frego della deviazione. Grande, Hakan! Molto bella la rete di Cutrone. E niente male l’esterno destro di Abate. Pure Borini timbra il cartellino. Romagnoli sembra recuperato. Bene. E adesso concentriamoci su Mercoledi. Tengo a freno le mie speranze e le mie paure sul Mercato. Metto le briglie all’amore per Calha, che vorrei al centro del nuovo progetto. Placo il fastidio verso Suso. Smorzo la delusione nei confronti di RR. Scaccio le idee che mi frullano continuamente in testa sul modulo dell’anno prossimo. Il 4-3-1-2 potrebbe essere tranquillamente adottato, cambiando solo un paio di interpreti. Una prima punta, da affiancare alla seconda che abbiamo in casa. Una mezz’ala sinistra che inietti potenza e dia spessore centrocampo. Ma adesso è inutile parlare di certe cose. Zio Yongho e Signora sono arrivati con le loro mises un po’…. improbabili. Hanno portato bene con il Verona. Grazie. Lì era molto facile. Vediamo di dare loro un’inopinata soddisfazione a Roma. Nutro una speranza impossibile? Sì. Ma i miracoli a volte avvengono. Specialmente se sono sospinti dalla forza di una voglia irrefrenabile, capace di piegare il destino avverso. E allora mettiamocela tutta, ragazzi! Tutti insieme. Coloro che reprimono il desiderio, lo fanno perché il loro desiderio è abbastanza debole per essere represso. Non si tratta del nostro caso. Cristo non si si è fermato solo a Eboli. E’ stato anche nel luogo raffigurato nella foto. Perchè non potrebbe passare anche da Roma? Magara! Chiudo il pezzo, mentre a Udine si deve ancora cominciare. Non posso farlo dopo. Mi attendono le bocce. In fondo, molto in fondo, ho un animo gentile e non voglio che i cuginastri perdano. Un pareggio? Magara! Però ci spero davvero poco. Se la Lazio desse una mano a se stessa e a noi e la Roma non facesse la stupida stasera…. Magara! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.