Il gallo

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Avessi un minimo di capacità iettatorie, stanotte qualcuno sarebbe di stanza in bagno. Chi? Non è bello fare nomi. Posso dire solo la nazionalità. Svedese! Questo 3 a 1 mi fa arrabbiare, ma non mi mortifica. Pazienza. Usciamo a testa alta. E ora pensiamo al Chievo. La papera di Gigio? Purtroppo ci può stare. E non parlatemi di Reina, per favore, che mi viene il latte alle ginocchia. Il titolo del pezzo evoca richiami all’ex Imperatore del Mercato, sulla scia di un’operazione che, per usare un eufemismo, non mi convince? O magari il riferimento è a Belotti? No. Niente di tutto questo. E allora? Con un po’ di pazienza si scoprirà tutto. L’Arsenal è più forte di noi? Allo stato attuale sì. Ha più esperienza e possiede un gioco più arioso. Però datemi un arbitraggio corretto e poi ne riparliamo. Quel rigore ridicolo, grottesco, assurdo è una vergogna. Errore? Bah! Andando alla ricerca delle cause, è difficile trovarne una diversa dalla malafede. Tanto più se si osserva una direzione arbitrale sfacciatamente in salsa inglese. Gestione dei falli e dei fuorigioco beffardamente unilaterale. Il fallo di mano e il tamponamento su Andrè non erano da rigore? In termini assoluti probabilmente sì. Ma rispetto allo sfioro su Welbeck trattasi di rigorissimi! E il giallo per simulazione a Suso è uno sberleffo maligno e insopportabile. Come quello a RR. Sono stati bravi i ragazzi a non perdere la testa. Fossi stata in campo io, non so cosa avrei potuto combinare. Veramente brutto, amaro e ingiusto essere eliminati così. Difficile tenere a freno i nervi di fronte a situazioni del genere, che ti fanno venire il sangue agli occhi. I nostri sono stati bravi. Pacate, signorili le dichiarazioni nel post. Io torno al mio pre.

Sono perfettamente conscia del fatto che la qualificazione è un’utopia. Questo, però, non mi impedisce di aspettare con una certa ansia la partita. Vorrei vedere una squadra che se la gioca all’Emirates. Che metta in bagaglio un’importante esperienza utile per crescere. Poi dedicheremo tutte le nostre forze al campionato. Il Real sbriga agevolmente la pratica Psg. La cosa non mi dispiace. Mi colpisce la notizia della scomparsa di Hawking. Caro Stephen, tu sei una persona eccezionale in ogni senso. Una mente geniale, intrappolata in un corpo mortificato da un crudele gioco del destino. I tuoi libri mi hanno emozionato oltre che arricchito. Sei nato trecento anni esatti dopo la morte di Galileo. Te ne sei andato il 14 Marzo, il giorno della nascita di Einstein e della festa del Pi greco. Questo non può essere un caso. I buchi neri non sono prigioni di morte da cui niente può riemergere, dicevi. Ed è possibile uscire anche dal buco nero della depressione. Ciao, grandissimo uomo, indomabile cacciatore dei misteri dell’universo. Mi riscuoto e mi ritrovo di fronte alla partita dei Gobbi. E’ proprio vero che la vita è fatta in gran parte di piccole cose. La formazione dell’Atalanta dice tutto. E non è certo una sorpresa. Gasp, ma davvero non provi neanche un po’ di vergogna? Va bene, ti risparmi per il Verona. Guardicchio un po’ senza interesse la trama di un film scontatissimo. Però sono veramente stanca delle succursali bianconere, assatanate quando incontrano il Napoli. Sorrido per l’impresa di Montella a Manchester. E bravo, Vincenzino. Hai fatto la festa al Mou. Spero solo che i Gobbi non ti trovino in gentile cadeau nell’ urna. Sarebbero già in semifinale. E se lì incontrassero la vincente tra Liverpool e Roma, arriverebbero a Kiev in carrozza. No, dai. Che i becchino il City! Staremo a vedere. Certo che, se i sorteggi andassero sempre bene ad alcuni, si potrebbero fare ipotesi sulla temperatura delle palline di Nyon. Scaccio i pensieri su cose che non ci riguardano e mi metto in clima partita. La formazione mi piace per via delle due punte. Ecco, parrà strano,non mi gusta Montolivo. E come terzino destro avrei messo Zapata. Un po’ di prudenza non guasta mai.

E’ buona cosa affrontare l’Arsenal con una formazione aggressiva, per rincorrere una qualificazione ai limiti dell’impossibile? A proposito di rincorsa, mi viene in mente una storiella che mi fa ridere e stempera la mia tensione. In una fattoria della campagna veneta viene comprato un gallo giovane, perché quello vecchio comincia a perdere dei colpi. “ Ciò, vècio, adeso te te po’ mèter a riposo. Ghe pensi mi alla gaine.”” No, dai. Almanco quele vècie laseme. Te se, semo cresuti insieme…” “ Non se’n parla neanca. Ghe penso mi a tute le gaine.” Allora il vecchio gallo fa una proposta. “ Varda, femo una gara. Tre giri de corsa del cortie. Ti te me lasi diese metri de vantagio, perché mi son più vecio. Se vinsi mi, me tegno le gaine vecie. Se te vinsi ti, tuto el polaio sè tuo.” Il gallo giovane accetta con entusiasmo, sicuro di vincere. E, infatti, sta per raggiungere il collega anziano già prima della fine del primo giro. Ma all’improvviso…. Pum, pum e il galletto stramazza stecchito al suolo. “Ostrega! “ dice il contadino, tenendo tra le braccia il fucile ancora fumante. “ No sè posibile. Sè’l terso galo culatòn ch’i me vende!” Furbo il vecchio gallo, eh! Le escogita tutte, per non abdicare. Chissà che anche noi non ci inventiamo qualche stratagemma. E’ impossibile, dai. Però….

Bellissima la tua magia, Hakan!

Sussulto sul tiro di André, imbeccato alla perfezione dal cross di Borini. Solo esterno della rete. Nooooo!!!!!! Che occasione, dopo nemmeno un minuto di gioco. Proprio di un episodio così avevamo bisogno, per coltivare un sogno impossibile. Pazienza, dai. Gigio respinge un tiro pericolosissimo che finalizza una loro veloce ripartenza. Gran destro di Calha dalla distanza! Gooooolllllll!!!!!!!! Sìììììììì!!!!!!!!! Adesso sì, che ti riconosco, Hakan! Sono ai sette cieli! Di più! Grande respinta di Gigio. Sììììì!!!!! Ma ecco quel rigore ridicolo e vergognoso. Cinque minuti scarsi è durato il nostro prezioso vantaggio. Impalerei terna arbitrale e addizionale. Odio la Svezia tutta. Non si può! Non si può fare una roba così! Vigliacchi! La palla sbatte sul braccio aperto di un difensore inglese in area. Rigore! Figuriamoci. Sono fuori dalle grazie di Dio. Mikhitaryan la mette a lato di un soffio di testa. Gran tiro di Wilshere. Gigio respinge. La palla resta lì. Riusciamo a spazzarla via. Finisce il primo tempo. Io sono infuriata per la scandalosa ingiustizia subita. Saranno anche più forti. Però…… Si riparte. Sono convinta che, se dovessimo per caso segnare, l’arbitro farebbe di tutto per farli pareggiare subito, a scanso di equivoci. Calha spinto a terra sotto gli occhi dell’ineffabile direttore di gara. Niente. E loro possono imbastire una pericolosa ripartenza. Grrrr!!!!!! Andrè a ruvido contatto in area con un difensore. Ovviamente nessun fischio. Si fosse trattato di Welbeck, gli avrebbe dato due rigori. Grande azione nostra! Andrè crossa al bacio per Cutrone! La sua rovesciata sibila a lato a fil di palo. Nooooo!!!!!! Suso se ne va e viene affrontato da Mustafi al limite dell’area. Cade! Punizione pericolosa per noi! Invece Jesus viene ammonito per simulazione. E’ troppo! Calha dalla bandierina rasoterra per Montolivo al limite! Il tiro è da dimenticare. Kalinic sostituisce Cutrone. Bonucci se ne va di gran carriera e crossa benissimo! Kalinic di testa manda una mozzarella a Ospina. Dentro Bonaventura per Calha. Perchè fai uscire Hakan, Rino? Perchè, maledizione al secchio? Bah! Tirano dalla distanza. Papera di Gigio. Per noi finisce qui. I nostri tifosi cantano. E’ molto bello. Testa di André su cross di Borini. Ospina oltre la traversa. Loca sostituisce Kessie. Giusto pensare al Chievo. Del loro terzo gol non mi frega niente. Hanno vinto. Il mondo in cui l’hanno fatto, però, non può certo renderli orgogliosi. Mi spiace per Nick Hornby, ma alla Uefa League chiedo ancora una cosa. Che non vinca l’Arsenal. Credo che questo mio desiderio sarà esaudito.

Per quanto riguarda gli altri due, che avvinghiano ogni fibra del mio essere, sarà durissima. Quarto posto e Gobbi senza Champions. Bah! Sperare non costa nulla…. Però…… Faccio, comunque, i miei complimenti alla squadra. Io sono tornata a fremere, palpitare, soffrire con lei. Adesso massima concentrazione sul Chievo. Hanno un estremo bisogno di punti e verranno a S. Siro con il coltello tra i denti. Noi, del resto, non incontriamo mai avversari malleabili. Tutti ce la mettono tutta. Sarebbe giusto che fosse così sempre. Scansopoli non è nelle mie corde. Ingoiamo questa pillola amarissima e andiamo avanti, incontro ai nostri sogni. Il futuro è nel grembo degli dei ma anche nelle nostre mani. Io insisterei con le due punte, Rino. Suso mi sembra molto stanco. Non regge fisicamente una stagione. Ci sono un paio di galletti che vedrei volentieri fuori dal pollaio l’anno prossimo Niente colpi di fucile, per carità. Quel contadino veneto è stato troppo drastico. Noi non vogliamo un clima ostilo e viulende. Vorrei semplicemente che ci portassero qualche ovetto d’oro dal sapore di plusvalenza, anche se non sono galline. E desidererei una squadra costruita su altri concetti tattici. Ma ora dobbiamo pensare solo al futuro prossimo. Che si chiama Chievo. Le scorie fisiche e psicologiche dell’Emirates peseranno moltissimo. Poi, dopo la sosta, andremo al Gobbentus Stadium. Pretendo solo un arbitro imparziale. Perderemo perché loro sono più forti? Ci sta e non avrei niente da ridire. Chievo, Juve e, sicuramente, derby. Le regole sono regole. Soprattutto per alcuni. Quando il gallo avrà cantato tre volte, sapremo qualcosa in più sulla nostra stagione. I tifosi a Londra sono stati splendidi. Forza Milan! Sempre, comunque, dovunque!

Chiara

P. S. Avevo chiuso per tempo il pezzo. Ma ho aspettato il responso di Nyon, prima di programmarlo per la pubblicazione. Devo aggiungere solo una cosa. Il sorteggio mi è piaciuto! Bravo, Sheva!

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.