Il colonnello Foglioni

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Buona la prima! Prestazione scintillante, in sintonia con quella di Cesena. Fossi tornata da Marte, vedendo la partita, avrei detto: “ Solito Milan inguardabile. Gattuso, vattene!”Insomma, il campionato è appena iniziato e io sono già stanca. Anzi, lo ero ancor prima di cominciare. Le parole dell’allenatore nella conferenza stampa mi hanno steso definitivamente. Dunque, Giampa, Suso è un campione e sta al centro del progetto. Avresti cambiato modulo per lui. Il ragazzo, però, si è adattato bene nel ruolo di trequartista. I giocatori arrivati in ritardo hanno bisogno di imparare gli schemi. Va bene. Ho capito. Giocheranno gli undici schierati all’inizio nell’ottima gara con il Cesena. Mi prende un moto di ribellione. Penso che a Milanello alberghi un pericoloso virus che rimbecillisce la gente. Non mi so dare altre spiegazioni. Giampa, hai ammazzato la mia voglia di partita. Certe scelte mi avvizziscono l’anima. Paquetà gioca solo perchè Biglia, caso strano, si è infortunato. Così Calha fa il centrale di centrocampo e Lucas la mezz’ala sinistra. Sarà chiamato a dispendiosi compiti di copertura. Castillejo e non Leao. Borini e non Kessie, sul quale continuano a girare delle insistenti voci di cessione che mi mortificano. Il mio entusiasmo è pari a zero. Ti ho accolto bene, Giampa. “Finalmente uno che capisce qualcosa di calcio”, mi dicevo E’ da qui che bisogna ripartire. Cappero! Mi ritrovo con un Milan gattusiano. Una delusione infinita. Ma mi sbagliavo. La partita è stata peggiore di quanto mi aspettassi. 

Giampa, mi sa che il nostro idillio vada verso i titoli di coda. Sveglia!

Giampa, il nostro intenso idillio è seriamente compromesso. Ero piena di speranze per questa stagione. Quanto mi era piaciuto quel “ A testa alta e giocare a calcio.” Poi le cessioni che non sono arrivate e i conseguenti intoppi negli acquisti. Prestazioni inconcludenti, dopo alcune gare in cui si erano visti promettenti sprazzi di gioco. E le tue dichiarazioni , sinistramente simili a quelle di Gattuso. Mancava solo qualche accenno a problemi posturali. E adesso sono qui con la mia sconfitta umiliante sulle spalle. Non ho parole. In realtà ne avrei tante, ma non sarebbero belle. No, non risulterebbero vendemmiate dalla vigna del vocabolario. Si può giocare così male? Si può andare sempre per vie orizzontali, ai due all’ora? Purtroppo si può. C’ho le prove! Giampa, qui finisce che ti chiamo “ Colonnello Foglioni”. Chiamavo così anche Gattuso, lo confesso. Ma non in pubblico. Solo tra me e me, per una questione di rispetto. Rino è un grande milanista sul quale posso riversare la rabbia. Non il dileggio. Tu , però, sei interista…..Cos’è ‘sta storia del colonnello Foglioni, dici? Te la racconto dopo. Forse. Tu dovresti spiegarmi come fai a ritenere Suso un campione, un grande trequartista e Casti una seconda punta. Anzi, un giocatore. Spiegamelo bene, perché sono una zuccona e l’argomento è difficile.

Kris, mi sa che qui finiscano per rovinare anche te. E poi tutti diranno che sei una pippa.

Non fosse bastata la partita, mi hanno fatto cadere le braccia le dichiarazioni nel post , Giampa. Dunque, le soluzioni offensive proposte non ti sono piaciute. Ma va’! Devi riorganizzare non solo Suso e Castillejo ma anche Piatek, che ha movimenti da prima punta. Quale credevi fosse il ruolo di Kris, scusa? Suso è straordinario. Può giocare pure lì, ma bisogna lavorare. Bisogna mettere i ragazzi nelle condizioni di far meglio. Così rischi di snaturarli. Piatek è più bravo nelle finalizzazioni da prima punta. Prima non avevamo avuto avvisaglie. Forse è meglio che giochi da solo là davanti. Perchè finora con chi l’hai affiancato? Con Casti? Fammi il piacere…. Che dichiarazioni del cappero sono mai queste? Fanno accapponare la pelle. Ti racconto la faccenduola del Colonnello Foglioni, dai. Il tipo viene trasferito e si presenta tutto incazzoso alla nuova truppa. “ Sono il colonnello Festicoli. Che nessuno di voi pensi di fare stupidi giochi di parole sul mio cognome. Se qualcuno si permetterà una becera ironia, lo sbatterò in gattabuia e butterò via la chiave. Sono stato chiaro?” Silenzio assoluto. Brividi di terrore scorrono nella truppa. “ Vediamo se avete capito. Soldato, chi sono io?” “ Il Colonnello Festicoli, Signore!” “ Bene! Adesso rispondi tu!” “ Colonnello Festicoli, Signore!” C’è un soldatino impaurito che cerca di nascondersi dietro agli altri. “ Ehi, tu, là in fondo, chi sono io?” “ Dice a me, Signore?” “ Sì! Avanti, rispondi!” “ Il colonnello Foglioni, signore.”

Della partita non parlo, per evitare conati di nausea. Avrei gradito, però, che Boban o Maldini si fossero presentati davanti alle telecamere. Apprezzo chi ci mette la faccia dopo una cocente sconfitta. Invece niente. More solito. Si ritorna sempre nella limacciosa palude di comportamenti che si ripetono sinistramente uguali. E ti lasciano la sgradevole sensazione che, al di là delle illusioni iniziali, niente cambi mai davvero. Fossi stata una dirigente, io avrei fatto un discorso semplice in Tv. “ Ci vergogniamo per la bruttissima prestazione e ci scusiamo con i tifosi. Le colpe sono di tutti: Società, allenatore, giocatori. Affronteremo tra di noi il problema a muso duro, cercando delle soluzioni. L’Udinese ha giocato meglio, meritando di vincere. Però per noi c’era un rigore solare, alla luce dei regolamenti. E’ molto grave che non ci sia stato concesso. Anche sulla gestione dei cartellini gialli notiamo disparità che non ci piacciono. Sembra che per noi le regole non vengano applicate come per gli altri. E tutto questo è accaduto anche la scorsa stagione. Siamo stanchi di subire sempre in silenzio. Pretendiamo rispetto ed equità di trattamento.”

Tira fuori gli attributi, Società, maledizione al secchio! E fallo, senza che diventi di dominio pubblico, pure con allenatore e giocatori. E con lo staff medico e atletico. Com’è possibile che corriamo meno e abbiamo più infortuni di tutti? Anche questo è un triste dejà vu. La schifezza vista ieri è inconcepibile. Un vomitevole gioco sotto ritmo. Senza idee. Senza schemi. Non si è salvato nessuno, tranne Gigio. Mi tengo la delusione per il mio Calha. Ma, comunque sia, bisogna guardare avanti. Ci aspetta l’ultima settimana di Mercato. Non illudiamoci. Stiamo semplicemente a vedere se accade qualcosa. La pantomima Correa mi ha stufato A differenza di molti non chiedevo campioni. So che non possiamo permetterceli. Speravo nello scouting. E in Giampaolo. Insomma… Una cosa molto bella, però, è accaduta nella mia disgraziata Domenica. Bellissima! Che emozione vedere Miha in panchina. Mi hai reso felice, guerriero. Un abbraccio forte forte. Ce la farai, Sinisa! Noi…. Speriamo che ce la caviamo. Prima della sosta ci aspetta un Brescia corsaro a Cagliari. Mi sono spiegata? Svegliatevi tutti! Allenatore, giocatori, Società! Non possiamo buttare via una stagione praticamente non ancora iniziata. Non voglio colonnelli Foglioni nelle stanze dei bottoni. Zvone, sarà pur vero che tu non avresti lasciato l’Uefa, se il progetto non fosse serio. Ma… Comunque sia, io non rimuovo l’inno del Milan dalla suoneria del mio cellulare. Il destino, o chi per esso, si fa beffe di me? Non importa. Sono una donna forte. Non mollo. Non so fino a quando, però. Mi avete ridotto in bancarotta. La profonda delusione che mi avvinghia, infatti, è una bancarotta dell’anima. La mia povera anima ha speso troppo in speranze, sogni, aspettative. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.