Dieci piccoli Indiani

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Forza Ante!

Maledetta dea Eupalla! Dillo che ce l’hai con noi! Dillo, disgraziata! Perchè anche la tegola Rebic? Perchè, maledizione al secchio? Neppure la vittoria a Crotone riusciamo a goderci. Il mio pensiero va sempre a Ante. Lui è troppo importante per noi. A maggior ragione senza Ibra. A proposito, come stai, Zlatan? Sembra la storia dei dieci piccoli Indiani. Agatha, per caso eri milanista? Ci fosse un meteorite pronto a cadere sulla terra, andrebbe a impattare su Milanello. Non ne posso più di questa scalogna! Non potrebbe andare un po’ da qualche altra parte? Alla Pinetina o alla Continassa, per esempio? No, eh! Mai. Già mi aveva fatto girare lievemente tutte la pale eoliche la vittoria in extremis degli Orrendi. Cappero, va bene. Hanno un organico superiore al nostro. Si possono permettere di tenere in panchina Vidal, Nainggolan, Hakimi, Sanchez, Sensi, Skriniar, cioè una cifra tecnica notevole e un monte ingaggi da paura. E Conte, poverino, non è ancora contento, eh! Chiaro che con le 5 sostituzioni poi vanno a nozze. Però, se Vlahovic non si mangia quella super occasione sul 2 a 3, la perdono. E, se Iachini non avesse tolto Ribery e Chiesa…. Ok. Con i se e con i ma non si fa la Storia. E neppure la Geografia. Stai a vedere che anch’io confondo la Storia con la Geografia, come fece Peppone quando disse a Don Camillo: “ Ci rivedremo a Flippo!” D’altra parte ho il diritto di essere frastornata. Agli altri va sempre tutto bene. A noi ne capitano di tutti i colori. Grrrrrr!!!!!!!!

Mi hai stregato, ragazzo.

Comunque non dobbiamo piangerci addosso. Scrolliamoci rabbia e frustrazione, dopo esserci sfogati. Giovedì in Portogallo bisogna vincere. In qualunque modo. Con o senza bel gioco. Serve una sferzata di volontà e orgoglio, per imprimere una svolta positiva alla stagione. Alla faccia della Dea Eupallla. Noi, con il cuore e con l’anima, saremo al fianco dei nostri ragazzi, per sostenerli e proteggerli dalla malasorte. Certo che anche tu, Società, ti devi svegliare, eh! Non ti chiediamo la luna. Compraci in fretta Hauge, per favore. E’ una scommessa? Sì, una scommessa da fare subito. Il ragazzo norvegese mi ha stregato. Può essere un buon sostituto di Rebic. E Ante, sperando che recuperi presto, può fungere anche da vice Ibra. Senza contare che io faccio affidamento su Leao. E Colombo non mi spiace. Tutt’altro. Insomma, non andrei a prendere la prima punta di riserva. Mi concentrerei, e molto, su altro. Hauge, forse, potrebbe adattarsi a giocare a destra, dove siamo deboli. Chiesa? E’ il mio sogno. Non a 60 milioni, però. Ma, se non andiamo in Chiesa, mica dobbiamo fare gli agnostici e rimanere a stecchino. Il difensore centrale è una questione imprescindibile. Se non riusciamo a prendere Milenkovic, il mio preferito, viriamo rapidamente su qualcun altro. Non su Nastasic, possibilmente. A dire il vero, io ho un buon ricordo di lui, quando, giovanissimo, giocava nella Fiorentina. Poi, però, ha avuto una marea di problemi fisici. Stiamone alla larga, per favore.  Fofana non è raggiungibile per il costo molto elevato? Mi piace Rudiger. Ingaggio troppo alto? Allora Ajer, per piacere. Non hai la capacità economica per prendere nessuno? Allora vaffa, Società! Cappero, questa è la stagione in cui dobbiamo fare investimenti, per raggiungere la Champions. Solo così aumenteremo notevolmente i ricavi per via diretta e pure indiretta, grazie agli sponsors. Altrimenti, ciao Peppina. Gli Orrendi hanno svoltato proprio grazie alla qualificazione Champions. La banda degli onesti prima ci è riuscita con la furbata De Vrij e poi con la preziosa collaborazione della buona sorte, scesa in campo contro l’Empoli. Noi non abbiamo santi in Paradiso. Dobbiamo svegliarci sul Mercato. Aver finalmente capito, causa Ibra, di svoltare tatticamente non è poco. Ma ora è necessario migliorare la qualità di alcuni interpreti.

Sei nel mio cuore, Sandro.

Tanti sono i pensieri che mi frullano nella testa. Non è giusto, comunque, trascurare la vittoria sul Crotone. Tre punti importanti che ci lasciano in testa alla classifica. Le emozioni da vetta non sono certo usuali per noi. Peccato pagarle con quella brutta lussazione al gomito di Ante. Adesso dovrei fare la cronaca della partita. Ma….. C’è un però. Ecco, non ho visto niente. Anzi, per essere precisa, solo l’ultimo quarto d’ora. Perchè? La storia inizia a pranzo. Ho gente a magiare e mi do da fare da par mio. Da cuoca me la cavo piuttosto bene, eh! Tutto perfetto. Si mangia ai quattro palmenti e le libagioni sono abbondanti. Sono soddisfatta, anche se un po’ affaticata. I miei ospiti se ne vanno felici e ben pasciuti. Mio nipote mi telefona, ricordandomi che devo andare a mangiare il dolce del suo compleanno. Posso rifiutare? Altra torta. Altro Prosecco. Per farla breve, torno a casa appesantita. Le quattro sono passate. Trovo a letto mamma e Orrendo. Il mio piccolo mostro juventino, che mi aveva accompagnato nel secondo round, esce. Io metto la Tv, credo, sul campionato inglese e mi butto sul divano. Tanto, anche se mi addormento, ad andare alle sei, hai voglia. Cappero, quanto ho mangiato. Prima o poi mi devo mettere a dieta. A dire il vero, ne seguo già una particolare. Mi astengo rigorosamente da tutti i cibi che non mi piacciono. Mi intriga il debutto dal primo minuto del mio Sandrino. Brahim Diaz? Ma sì, dai. Avrei preferito Ante a sinistra e Colombo prima punta. Almeno Saele gioca a destra e Casti sta in panca. Non c’è nessuna squadra spagnola che vuole Samu? Poi il buio. Mi sveglio e non mi rendo ben conto dello spazio e del tempo in cui mi trovo. Qualche vile mano anonima ha spento la Tv. Oddio, il Milan! Accendo, cambio canale. Crotone – Milan 02! Bene! Ma sento dell’infortunio di Rebic. Brutto problema a un braccio. Noooooo!!!!!!!!!! Il mondo mi cade addosso. Non è possibile che siamo così sfortunati. Non è possibile! Il Crotone cerca di attaccare. Sarà mica la solita storia dei nostri finali di partita, eh! Comunque, grazie anche alla modestia degli avversari, non soffriamo più di tanto. Il subentrato Leao fa una bella azione. Il suo tiro è contrato da un difensore. Riprende Krunic dal limite e colpisce la traversa.

Vedi un po’ tu, Società…

Sarei felicissima con i tre punti in saccoccia. Il pensiero, però, va a Rebic e ogni accenno di gioia si spegne. Mi parlano di una partita non brillante ma di una vittoria tranquilla. Non cercherò di rivederla. Mi bastano gli highlights. Ottimo il secondo clean sheet in campionato. Sono preoccupatissima per Ante. Speriamo bene. E speriamo bene anche per il Mercato, che è lo snodo della nostra stagione. Incombe il Giovedì portoghese. Qui si darà un indirizzo al nostro futuro. E poi lo Spezia. Bisogna arrivare al derby con nove punti nel carniere. La speranza è recuperare Ante e Zlatan contro l’orrenda corazzata. Bah, staremo a vedere. Con i nostri chiari di luna… Napoli a valanga sul Genoa. Rimpiango Gattuso? Manco per niente. E neppure Locatelli e Cutrone. Gli Azzurri sono un’ottima squadra con forti individualità e una rosa lunga. Speravo potessero cedere Koulibaly. Invece nisba, sembra. Chissà che le cinque pere incassate con il Leicester non inducano il City ad allargare i cordoni della borsa, in modo da far venire l’acquolina in bocca al vorace ADL. I Gobbi riacciuffano il pareggio in 10 grazie a Ronaldo. E pure grazie a Dzeko, che si mangia due gol già fatti. Ehi, Edin, guarda che la Juve non ti ha mica preso! Il risultato, comunque, mi sta bene. Così ho un’altra prova del fatto che, tutto sommato, la mia forte avversione per i non colorati è inferiore a quella per gli Orrendi. Temo che lo scudetto si vesta con tinte nerazzurre. Ma pensiamo a noi, dai. Rio Ave, pur se in difficoltà, siamo pronti. Non ci fai paura. O, almeno, ce ne metti solo un po’. Tamponi, fate i bravi, per piacere. Cara Agatha, io ti adoro. Ma me ne faccio un baffo dei tuoi dieci piccoli Indiani. I nostri ragazzi non si faranno eliminare uno ad uno. Dea Eupalla, vedi di prendere di mira qualcun altro, per favore. Noi abbiamo già dato. Troppo. Società, sveglia! Regalaci qualche indispensabile innesto. Altrimenti…. ci arrabbiamo. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.