Ultime pagelle dell’anno: i nuovi acquisti

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Forza, Charles!

E quindi ci apprestiamo a vivere un mese e mezzo di deserto rossonero e un mese di Mondiale nel deserto. Nonostante l’estrema antipatia che provo verso la gestione Mancini, la presenza dell’Italia in Qatar avrebbe comunque alleviato questo vuoto calcistico. Così invece, complice la discutibilissima assegnazione al paese mediorientale dell’evento calcistico più importante in assoluto, provo un senso di indifferenza piuttosto accentuato. Vedremo la mia reazione quando il Mondiale inizierà davvero.

Come ahivoi sapete bene mi alterno con Max per coprire le pagelle delle partite del Milan e quindi sarò in crisi di astinenza fino a gennaio, al netto delle possibili paegelle che pianificheremo per seguire quantomeno le fasi finali della rassegna iridata.

Per ritardare i sintomi dell’astinenza ecco quindi un brevissimo pagellino (PARZIALE) su uno dei gruppi “etnici” più discussi degli ultimi mesi: I NUOVI ACQUISTI DEL MILAN.

Tutti sappiamo che, per usare un eufemismo, finora non è che sia andata benissimo sotto questo profilo ma proviamo a dare qualche spunto in attesa che tutti esplodano alla grande da Salerno in poi.

DE KETELAERE: 4 – Il voto è una summa di costo del cartellino, aspettative, rendimento, atteggiamento, sensazione generale nel vederlo giocare. Onestamente prima che arrivasse al Milan non avevo visto nulla tranne qualche spezzone su YouTube, quindi non avevo pregiudizi nè in negativo nè in positivo. Ma, a parte qualche sprazzo all’alba della stagione (Milan-Bologna in particolare), il resto è stato depressione e declino continui, col ragazzo che sembra essere finito in un buco tecnico/psicologico da cui non sarà facile trovare una via d’uscita. Però sia chiaro che vincere (o almeno pareggiare) la scommessa Charles farà la differenza nella nostra stagione. Speriamo che accada un episodio, uno qualunque, che sblocchi il giovanotto e lo renda un reale valore aggiunto. Magari questa scintilla scoccherà al Mondiale. Chissà. Al momento però difficilissimo negare che sia un discreto disastro: il suo atteggiamento e l’assenza di un seppur minimo guizzo lasciano davvero interdetti. Va bene chiamare continuamente in causa gli esempi Leao e Tonali ma insomma, qui c’è qualcosa che non torna.

ORIGI: 4,5 – Qui devo ammettere che per me il rendimento di Divock è stata una grossa delusione. Al netto dei fastidiosi problemi fisici, l’attaccante ex Liverpool ha fatto davvero troppo poco nel primo segmento di stagione. Non ho mai pensato potesse essere un titolare inamovibile, ma l’ho sempre ritenuto, e forse in fondo in fondo spero ancora di avere ragione, un ottimo rinforzo capace di dare fiato a Giroud e di ‘spaccare’ le partite dalla panchina. Al momento nulla di tutto questo è emerso, nonostante il suo status da ‘parametro zero’ rendesse la scommessa non troppo rischiosa. Un solo gol (il 3-0 col Monza, avessi detto) e troppe prestazioni balbettanti. Così non va bene.

VRANCKX: 6 – Il 6 è dovuto principalmente all’ottimo impatto sulla strafondamentale Milan – Fiorentina e alle buone possibilità di crescita che si sono intraviste in prospettiva seconda parte di stagione. Perchè Pioli, pur sbandierando la stima nei suoi confronti, lo ha utilizzato davvero col contagocce e mai dall’inizio. Ma la sensazione pare positiva e l’auspicio di tutti è vederlo maggiormente impiegato anche e soprattutto per far rifiatare Bennacer e Tonali.

DEST: 5+ – Prime uscite da brividi (Milan – Napoli in primis), acciacchi fisici a ripetizione e poi una lenta risalita che si è vista sia col Torino sia nello spezzone contro la Fiorentina. Lo vedremo al Mondiale con gli USA: vedremo che ruolo riuscirà a ritagliarsi una volta rientrati Calabria e Spizzi. Non mi fa impazzire ma se proseguisse sulla strada intrapresa ultimamente potrebbe in qualche modo tornare utile, anche se 20 milioni di Euro per riscattarlo mi paiono fantascienza visti i parametri di mercato del Milan attuale

THIAW: 5,5 – Visto dal vivo come titolare contro la Fiorentina mi pare tutto tranne che pronto, soprattutto per giocare in una zona nevralgica come il centro della difesa. Tecnicamente grezzissimo e abbastanza macchinoso, al momento lo riserverei per i finali di partita convulsi in cui il suo colpo di testa può risultare decisivo nelle tonnare in area di rigore. Ricordiamo però che, diversamente da Vranckx e Dest, è un acquisto a titolo definitivo: data anche la carta di identità è corretto dargli spazio e aspettare con calma i suoi progressi.

POBEGA: 6 – Tommaso è sempre stato un mio pallino e, sono onesto, dopo il gol alla Dinamo Zagabria e la bella prestazione contro la juventus speravo potesse ritagliarsi un minutaggio maggiore come terzo centrocampista incursore. Invece piano piano, anche per scelte discutibili di Pioli nelle ultime 7/8 partite, pare regredito nelle gerarchie. Il sistema di gioco ‘classico’ del Milan lo penalizza, ma con tutti i rimescolamenti che si sono visti tra ottobre e novembre avrebbe dovuto esser maggiormente protagonista, fosse anche solo per la fisicità. Deve quindi metterci ancora di più del suo, migliorando a livello qualitativo e di letture nel sistema rossonero, ma spero e credo che sarà ancora importante nella nostra stagione

ADLI: 5+ – Difficile da giudicare per quel pochissimo che si è visto, ma dopo un buonissimo precampionato sembra davvero uscito dai radar. Unica da titolare a Verona dove è sembrato un pesce fuor d’acqua. Visto il rendimento di Charles ci si chiede se qualche spezzone in più se lo meritasse… Si vocifera di un prestito, che forse sarebbe davvero la soluzione più idonea

E voi cosa ne dite?

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!