Periodo di bilanci – parte 1

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No non parlerò della squadra, tanto direi che abbiamo capito come andrà a finire, volevo solo ammorbarvi con la mia consueta lettura del bilancio durante la sosta nazionali di novembre.
Vi sento già dire da lontano che culo! per la felicità, d’altronde dovremo pur onorare in qualche modo la coppa bilancio! Allora eccomi pronto con un po’ di numeri, al massimo vengono buoni per far vedere che lavorate sparando numeri al vostro capo che non capendo scapperà per un’importante telefonata. Allora iniziamo?
Come noto ormai a tutti il bilancio 2022/23 si è chiuso in attivo (6 mln) per la prima volta da ben 17 anni, un miglioramento di ben 72 mln rispetto al bilancio 2021/22 ed il tutto senza aver realizzato cessioni in grado di produrre plusvalenze significative (soli 258 mila euro in totale), ma spinti dal percorso in champions league che ha rimpinguato le casse societarie anche grazie agli introiti da stadio delle sfide ad eliminazione diretta.
Proprio il percorso in champions mi aveva fatto pensare ad un attivo di bilancio superiore, ma l’aumento delle spese per collaborazioni ed eccessive stime della stampa sugli incassi da alcuni giocatori hanno ridimensionato l’attivo.
Prima di soffermarmi sui ricavi e sui costi, vorrei fornirvi una rapida panoramica sulle cifre del “calciomercato”.

Come probabilmente già saprete il Milan per i nuovi arrivati ha speso:
De Ketelaere 36,5 mln – Thiaw 8,8 – Messias 6,2 mln – Florenzi 2,7 mln – Vasquez 0,8 mln – Origi 0,7 mln – Mirante 0,1 mln.
Sono state inserite anche le cifre relative a Loftus-Cheek (18,5 mln) e Sportiello (0,6 mln).
Risultano poi degli incrementi di valore per una serie di giocatori ed i principali sono Leao per via dei famosi 20 mln (eliminazione clausola sulla percentuale di rivendita a favore del Lille) passando così a un costo di 49,5 mln, nuovamente Tomori (34,4 mln) e Maignan (16,4 mln), Giroud (4,8 mln) e Tonali (15,8 mln).
Per quanto riguarda i prestiti le principali somme corrisposte ai club d’appartenenza sono le seguenti: Brahim Diaz 1,73 mln – Vranckx 1,33 mln – Bakayoko 0,82 mln. Relativamente a Serginho Dest non ho trovato nulla quindi credo che si tratti a tutti gli effetti di un prestito a zero.
Capitolo plusvalenze: come già scritto il Milan sostanzialmente non ne ha fatte dato che la più “fruttuosa” è relativa a Tsadjout ceduto per 0,4 mln con una plusvalenza di 0,23 mln. In compenso, si scherza eh, a bilancio possiamo trovare due svalutazioni legate a Rebic e Messias per quasi 4 mln.
Ci sono poi i ricavi da percentuale di rivendita di alcuni calciatori tra cui spiccano Paquetà per oltre 3 mln e Pessina per 1,6 mln. Tra i debiti verso società calcistiche troviamo 1,3 mln a favore del Lecce come premio rendimento e controriscatto di Colombo e 0,6 mln a favore dello Spezia come premio rendimento per Daniel Maldini.
Se qualcuno ricorda, si fa per dire, nel post dell’anno scorso sul rinnovo di Giroud avevo scritto: non è vero che il contratto è in scadenza a giugno dato che l’ammortamento è su base triennale quindi calcolato su un contratto fino al 2024. Il 19 aprile è però arrivato il comunicato ufficiale del rinnovo e a quel punto ho pensato ad un errore a bilancio, ma guardando il prospetto sui calciatori viene ancora riportato il 2 negli anni di contratto residuo, quindi con scadenza 2025. In questo caso il rinnovo del contratto sarebbe logico (secondo il vecchio bilancio scadeva nel 2024), meno le comunicazioni non ufficiali secondo cui il contratto scade nel 2024. Ora, io non so se ci sia un errore sul prospetto dei calciatori o meno, certo è che mi fa un po’ specie vedere sui vari comunicati ufficiali di tomori, kalulu, bennacer, leao delle date mentre su quello di Giroud soltanto “lieto di annunciare il prolungamento del contratto” senza appunto un riferimento temporale. Boh.

Fatto il quadro sul calciomercato eccoci con i numeri principali del bilancio.

SPONSOR – Nel giro di tre anni il Milan ha aumentato in maniera considerevole le voci riguardanti questo ambito (sponsorizzazioni/ricavi commerciali/royalties) passando dai 65 mln del 2020/21 agli 83 mln del 2021/22 per arrivare agli attuali 127 mln. In poche parole nel giro di due anni questi ricavi sono quasi raddoppiati.
Andando nello specifico, i ricavi da sponsorizzazioni (58 mln nel 21/22) devono il loro notevole aumento (81 mln) non a Puma o Emirates per cui vigono ancora i vecchi contratti, ma a nuovi contratti commerciali il cui valore è passato da 27 mln a 49 mln superando di gran lunga la cifra complessiva corrisposta come sponsorizzazioni da Puma e Emirates.
Considerando invece i proventi commerciali e le royalties la società ha incassato ben 46 mln contro i 25 mln della passata stagione (due anni fa erano 11). Da bilancio non è ben comprensibile a cosa sia dovuto questo aumento, quello che però posso dire è come la cifra possa un po’ fuorviare in quanto il Milan ha deciso, come molte altre società, di affidare la gestione dell’e-commerce a terze parti portando sì ricavi specifici per circa 14 mln ma anche costi che potrebbero aggirarsi attorno ai 10 mln. Togliendo questa tara si potrebbe dire che realisticamente i ricavi siano attorno ai 117 mln nel loro complesso.

DIRITTI TV – Da sempre voce grossa delle entrate di un club, il Milan grazie all’aumento dei ricavi da “sponsor” e botteghino è riuscito a ridurne l’impatto generale sul bilancio nonostante il cammino in champions abbia arrichito non di poco questa voce passando dai 133 mln del bilancio 21/22 ai 175 mln del bilancio 22/23 quasi equamente divisi tra diritti champions (88 mln) e diritti serie A (87 mln). E’ chiaro che il mancato passaggio alla fase a eliminazione diretta della champions league porterebbe a un drastico calo di questi introiti (sui 40 mln come ordine di misura), ma come potrete leggere nella seconda parte la società si è già premunita se così si può dire.

BOTTEGHINO – Qui è la riapertura completa dello stadio e il percorso in champions ad aver dato un boost non da poco grazie alla presenza massiccia dei tifosi (quasi 72 mila spettatori di media) facendo così schizzare i ricavi da 32 a 72 mln.

Se finora non vi siete addormentati, a mezzogiorno esce la seconda parte e vi assicuro che ci sarà da divertirsi! No vabbè scherzo, era per dire na cazzata e tenervi svegli…a dopo per la parte più interessante.

Seal

Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.