Ti sarebbe piaciuto

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Lo so, amico mio, ne sono certo…, questo scudetto ti sarebbe piaciuto, una banda di ragazzi e qualche vecchio marpione con i quali abbiamo steso tutti! Che ti sei perso caro il mio Romano, un campionato vinto all’ultima giornata contro lo scetticismo di tutti, contro le squadre avversarie che si sono battute fino alla fine addirittura con allenamenti a porte chiuse! Ti sarebbe piaciuto, avresti visto un campionato bellissimo, tirato fino alla fine e vinto sui cugini nerazzurri super favoriti, con tutti i soloni ad esaltarli e con le statistiche sempre a favore… Pensa che abbiamo avuto il calendario delle ultime partite difficilissimo, compreso quello stramaledetto campo di Verona! Siamo pure passati in svantaggio, ma con una determinazione unica ed una vigoria di altri tempi li abbiamo battuti. Te le ricordi le nostre lacrime quando perdemmo lo scudetto del ’90 su quel campo dannato? E lo scudetto vinto a Como e festeggiato a casa mia? Con le trombe nel mio terrazzo? E “Napoli Napoli vaffanculo” al gol di Rijkaard a Vienna? In 5 a saltare come pazzi, come l’anno prima o come nella notte contro il Medellin. Si che ti ricordi tutto, come io mi ricordo di te dietro a Zaccheroni in quel di Perugia, allorquando passasti tutta la partita dietro la porta di Abbiati. Te ne sei  andato nel 2007, ma ti sei perso pure lo squallore del Giannino, i cinesi “sola”, i guitti prezzolati della sala stampa, i crestati, fino alla diretta di ieri su Milan Tv fatta con mezzi di fortuna, con un Super8 e proiettori messi a disposizione dai fratelli Lumiere. Per farti un’idea pensa che Bin Laden, quando trasmetteva dalla caverna, era, a confronto, in alta risoluzione. E hanno pure interrotto perché avevano altro da fare. Ma tranquillo, lo sai che poi passo io, vado da mamma e poi vengo a raccontarti per bene, sempre che tu non abbia già visto tutto nello Sky dei cieli. Credimi, amico mio, ti sarebbe piaciuto.

Quasi 4k…

Penso che questo scudetto sia un mosaico o un puzzle, fate voi, no no, meglio un mosaico: è un’opera d’arte che andrebbe esposta al Louvre o al Guggenheim… (foto grande), solo così potrebbe avere una classificazione corretta. Come in un mosaico, ogni pezzettino serve a comporre un qualcosa di più grande, di mentalmente quasi irraggiungibile. Un esempio? daniel Maldini che firma uno dei due gol con cui passiamo sul campo dello Spezia, oppure Tatarusanu che para, nel derby d’andata, un rigore all’ultimo minuto a Scarparo Martinez! E magari proprio lì i nerazzurri lasciano due punti fondamentali… Esempi come questo ce ne sono tantissimi, ognuno ha fatto la sua parte…, anche Castigliokko nella partita in cui è subentrato e concluso tra le lacrime. Tranne quello scarso di Ciokko Baiokko (ma questo dimostra la sua totale inutilità), tutti hanno fatto qualcosa di importante, ognuno è stato quel pezzettino di questo splendido mosaico tricolore.

Qui sta il merito più grande di Pioli, quello di aver capito che il gruppo intero, la sua rosa era composta da tantissimi giocatori funzionali ad un solo grande scopo: vincere il campionato! Si può essere funzionali al gioco, ma qui siamo ad un concetto più alto e mai praticato prima da alcuno: tutti i giocatori sono serviti a vincere lo scudetto. Non si spiegherebbe altrimenti la nostra competitività nonostante una serie infinita di infortuni che non trovano alcuna spiegazione logica, eppure quando tutto sembrava perso, ecco che il Milan è sempre risorto. Pioli ha convinto questi ragazzi che non era finita, che potevano, che dovevano, che meritavano, che necessitavano di risalire la china per aspirare ad un qualcosa di più grande , per loro e per i tifosi. Già, i tifosi, commoventi sempre e comunque, addirittura il vero dodicesimo uomo in campo. La palla di Giroud dell’uno a zero in quel di Sassuolo…, l’hanno spinta loro. Tifosi dappertutto, tifosi ovunque, tifosi a cui si leggeva in faccia la voglia di riemergere, la determinazione a raggiungere l’obiettivo, la disperazione oltre l’ostacolo, come l’equipaggio dell’Uss Alabama che risale a galla dopo aver toccato il fondo (dal Film Allarme Rosso con colonna sonora stupenda di Hans Zimmer).

La retorica ci pervade tutti, ci inebria in un lungo sciame di ricordi che ci da una gioia di vivere questo momento, di godere di questa gioia, di condividerla, di bearci, di cullarci in questo meraviglioso maggio. Io stesso ho messo mano al mio merchandising, cioè ad una bandiera comprata quando eravamo in serie B e pagata 5000 lire. Ne vado fiero di quella bandiera, nessuno mi convincerà mai a prenderne un’altra. Ieri messa al collo ed ostentata a Roma per tutto il giorno, dove si vive solo per la finale di Tirana: ad ognuno il suo. Ed è proprio sulla scia di quello che vedo e sento qui che lo striscione incriminato mi lascia del tutto indifferente. Non guardo i festeggiamenti altrui, me ne frego altamente, ma qualora lo facessero non me ne fregherebbe nulla; del resto mica gli abbiamo augurato di ficcarsela con tutti gli ombrelli! Credo che chi si è messo lo smoking bianco per dimostrare purezza…abbia toccato il fondo da solo. Lo so, ci sono quelli che ti scrivono “BBMilan” e allora? Io ci tornerei altre cento volte se poi, quando ritorno…, rivinco tutto e domino il mondo.

Mi dispiace solo che non ci abbia guidato Kjaer, è un giocatore a cui sono fortemente legato; diciamolo pure è uno dei miei beniamini insieme a Giroud e Florenzi. Stravedo per loro. Ma era scritto ce andasse così, con un Kalulu che francamente è andato oltre più rosea aspettativa. Pierre sei fortissimo! Ma non voglio fare classifiche, ognuno festeggi i propri, ognuno beatifichi chi vuole, tanto che ce frega? Abbiamo vinto! Lo avete realizzato voi? Io no! Che facevamo in altri tempi? Magari recriminavamo su questo o su quello e ci preparavamo al mercato con speranze più o meno fondate, ma parlo degli ultimi due anni.

Io stesso avevo nel “Calvario Mercato” un cavallo di battaglia inarrivabile, ma l’ho messo da parte, il folklore è finito insieme alle abbuffate a ai leccaculo che ossequiavano con la radula a penzoloni. Il board è di tutto rispetto. Lasciatemi battere le mani all’uomo Gazidis, il più vincente di tutti…, che ha espresso pensieri non banali in un italiano fluente e melodioso. Non penso a chi verrà, non mi interessa, il fondo ha fatto bene, benissimo e le chiacchiere stanno a zero. Facile vincere con Cristiano Ronaldo a 35 milioni di euro di stipendio, fallo con Messias! Capito Allegri? Maldini & Massara ormai hanno un credito illimitato, mi lascio guidare da loro, dalle loro idee, dalla loro professionalità e dalla loro umanità. Si, umanità intrisa di umiltà è il vero segreto di questo Milan, se sapremo mantenere questo spirito, allora andremo lontano, lontanissimo.

Concludo ringraziando voi tutti; quando fondammo questo blog non lo creammo per contrapposizione, ma per “evasione”, visto che il nucleo vero era il nostro, al punto che dopo un mese i numeri parlavano di chiaro e netto dominio, come quello del Milan. Abbiamo passato oltre un decennio insieme, alcuni sono qui da sempre, ogni giorno che manda Iddio sul blog; a scrivere e commentare, a dannarsi l’anima, a rodersi il fegato, a ridere, ma anche a festeggiare uno scudetto. Ecco allora spiegate tante cose e se noi spesso, me per primo, critichiamo, lo facciamo per arrivare a questo scopo, non per distruggere o destabilizzare, ma per arrivare a giorni come questo. Si sbaglia, si indovina, se ne parla, tutti insieme. Godiamoci tutti questi giorni fantastici, al resto penseremo poi, anzi ci penseranno Maldini & Massara. A me va bene tutto, tranne quel disco rotto di Stadioni con il nuovo stadio etc. etc., per carità…quello non lo reggo. Come posso concludere? Con un bel Forza Milan, un doveroso Pioli is on fire, ma soprattutto con un commovente…”ti sarebbe piaciuto”.

Dedicato a Romano e a Pier Francesco Mangiafuoco. Ci mancate.

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.