
Il tam tam è cresciuto col passare delle ore, fino a trasformarsi in verdetto: l’Atletico Madrid ha completato l’acquisto dal Valencia di Rodrigo Moreno, attaccante molto gradito a Simeone. Un affare che aveva preso sempre più quota negli ultimi giorni e che il Milan ovviamente stava seguendo con la massima attenzione. L’arrivo di Rodrigo, che va a rafforzare un reparto già piuttosto nutrito, può di fatto liberare Correa. Milan e Atletico sono sempre rimasti in contatto, cosa avvenuta anche nelle ultime ore. Un’accelerata dunque appare senza dubbio possibile. La domanda piuttosto riguardava le modalità con cui l’Atletico aveva intenzione di gestire l’ingresso di Rodrigo: inserendo Correa come contropartita tecnica, o pagando il Valencia cash? Buone notizie per via Aldo Rossi: Correa non figura nell’operazione.
Questo è un esempio dell’attuale modo di fare informazione sul mercato, senza avere notizie di prima mano, verificate, ma andando per deduzione. Di certo non è il peggiore, ce ne sono di peggio, come quello di controllare i “like” sui social, un modo barbaro per raccontare quattro minkiate senza nemmeno avere la benchè minima cognizione di causa. Del resto Modric era ormai nostro sulla base di qualche like e del suo essere croato come Boban, me cojoni che giornalismo. In ogni caso anche qui non si scherza, ma almeno c’è una base di logica deduttiva, ma non è certo che il buon Correa arrivi. Da una parte c’è il riserbo di Boban e Maldini che lavorano alacremente (si spera) e dall’altra non ci sono più i viaggi in terra di Spagna dell’Imperatore del Mercato del Rottame che partiva con la fanfara al seguito. Beatificato, idolatrato e sleccato alla Malpensa, glorificato, santificato e baciato (sulla cravatta) a Madrid o Barcellona, che dir si voglia. Almeno questo spettacolo sudicio ce lo siamo risparmiato, anche se ciò provoca dei dolori nostalgici, simili a quelli del travaglio di una donna, a qualche vedova isterica che ancora pontifica (ma perchè?) sulle colonne del maggiore portale di notizie rossonero. Qualcuno li consoli prima che la depressione li accoppi.Anche quel 5 agosto del 2016 noi eravamo in piedi dall’altra parte del buco della serratura, ovvero nell’ufficio (dopo l’uscita di Gustavo Gomez) di Adriano Galliani che, in assoluta buona fede e con la cognizione di causa del momento, ci spiegava l’operazione cinese. Anche in quel caso notizie di prima mano, le nostre, sostenute con altrettanta buona fede e comunque mai di risulta, mai d’accatto, mai di livore. Non ripagate dal seguito? Certo, ma la Storia, al di là di noi, evidentemente, prima o poi dovrà raccontare tutto. Nei tre anni successivi è accaduto quello che i tifosi sanno e cioè che nella storia delle squadre e delle notizie, ci sono ribaltamenti di fronte, giri di valzer, riposizionamenti, cambiamenti di alleanze e varia umanità. Ma chi scrive no, chi scrive sapete sempre dove trovarlo, nel bene e nel male, sempre lì, sempre a guardia di casa, cercando sempre di dare il massimo come professionista, anche durante le gite fuori porta di altre figure di passaggio.
Fonte Milan News

Così finiva il post dell’esperto di editoria sportiva nei giusti toni posto a guardia del tempio, come da lui stesso sostenuto. Sorvolando sull’ennesimo ricordo struggente del “Signor Galliani” (si fa l’inchino) e sulle futilità a profusione va segnalato che il medesimo scritto non terminava in questo modo ma nel modo che allego in foto e con l’ennesimo endorsement ad uno dei siti dei suoi amici. Vi prego, andateci voi e regalategli qualche visita a 4poveracci.it almeno arrivano a 10 e poi il mese prossimo tentano la scalata alla dozzina. C’era un film con Richard Burton, Il Tocco della Medusa, in cui il protagonista ogni volta che guardava qualcosa, questa precipitava o cadeva rovinosamente, provocando disastri e sciagure, come è già accaduto per altri due sitarelli scomparsi dai radar nello stesso modo di qualche Cessna finito in mare, ad un canale tematico mandato in rovina e all’Ischia Calcio finito come sappiamo. Non sappiamo perché il pezzo sia stato mutilato in questo modo, forse perché è prevalsa la decenza di non pubblicizzare il nulla o i pubblicizzati hanno implorato pietà perché avevano visto il film con il compianto Burton. Oppure qualcuno non ha gradito la pubblicità ad altri siti…, inaspettato per uno che è esperto di editoria…
Gianclint
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