Pagelle Lazio Milan 1-2, CREDIAMOCI !!!

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Quella di questa sera è una vittoria EPICA.

Perché dopo la brutta sconfitta nel derby e la vittoria sullo Zerbinho rosso dei diversamente roditori il rischio che potessero scorrere i titoli di coda era tangibile.

E l’approccio dei primi 10 minuti, inframezzati dal gol di Immobile in mezzo agli immobili, sembrava confermare i peggiori presagi.

E invece no.

Perché questa squadra ha 7 vite. Anzi, ne ha 77, perché come ha detto il mister nel post partita, è formata da 11 leoni affamati.

Quella fame che ha spinto i ragazzi a rialzarsi e a riorganizzarsi, e a riprendere la partita in mano già dalla metà del primo tempo, anche se è nella ripresa che si è visto il meglio, 45 minuti più recupero giocati ad un’intensità pazzesca, con la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo fino al gol decisivo di Sandrino nei minuti finali.

Giunti a questo punto del campionato cari signori la tecnica conta davvero poco, le disquisizioni sulle campagne acquisti passate o future contano ancora meno, rasentano lo zero.

Contano solo 3 cose, il cuore, la testa e le palle.

E soprattutto conta davvero crederci, come quei diecimila coraggiosi e fortunati cuori rossoneri presenti all’Olimpico hanno fatto questa sera, spingendo la squadra anche oltre i propri limiti.

Crediamoci tutti davvero, anche qui dentro: se non ora, quando?

Maignan: SV Il voto può sembrare provocatorio, ma tanto nessuno usa le mie pagelle per il fantacalcio, oggettivamente però sul gol non può far nulla e nel resto della partita si limita ad osservare i compagni e ad impostare qualche prima ripartenza

Calabria: 6+ Persino troppo sulle sue, forse capisce di non attraversare il miglior momento di forma della stagione e si limita all’essenziale

Kalulu: 6,5 Sul gol laziale il suo errore è il più appariscente perché si fa uccellare da Ciruzzo ma anche i suoi compagni ci avevano messo del loro, dopo però non sbaglia più un pallone, dimostrando di avere testa da veterano e carattere da vendere

Tomori: 6,5 All’inizio balla un pochino come tutti, palesando qualche titubanza di troppo in fase di impostazione, ma poi tira giù la saracinesca e innesta il turbo-recupero come solo lui sa fare

Theo Hernandez: 7 La statuina platinata sul presepe del gol biancazzurro è la sua, nel resto della partita si fa perdonare con sgasate devastanti e recuperi difensivi all’arma bianca

Kessie: 6 Imbarazzante la facilità con cui si fa saltare sulla fascia dal Sergente in occasione del gol laziale, col passare dei minuti però il suo impatto sulla partita inizia a farsi sentire, portando sostanza nella nostra mediana

Tonali: 8,5 (il migliore) E’ il vero capitano di questa squadra, l’anima rossonera che non si arrende mai fino al gol da lacrime agli occhi nei minuti di recupero, con il quale il vicinato non rossonero di tutta Italia ha dovuto fare i conti dopo le 22.30

Messias: 6,5 Molto meglio di tante altre volte, volitivo e vivace su tutta la fascia, peccato per quel tiro uscito di un niente a metà ripresa

Krunic: 6,5 Giù il cappello davanti a Bravo Rade, schierato nell’ennesima posizione diversa dal suo mentore, e anche stavolta non tradisce

Diaz: 6- Mezzo punto in più perché non è serata da insufficienze, ma anche stasera fatica a dare un senso compiuto alla sua prestazione

Ibra: 7 Egli vede e provvede, in attesa dei gol decisivi per la volata finale inizia a scaldarsi con un assist pesantissimo, il capobranco è ancora vivo

Leao: 8 Qualche sbavatura qua e là nella scelta finale, ma ogni volta che strappa nella difesa laziale serpeggia il terrore, splendida l’azione finalizzata con l’assist per il pareggio di Giroud

Saelemaekers: SV

Giroud: 7,5 Oliviero bomber vero colpisce ancora, non segna tantissimo ma il peso specifico dei suoi gol è elevatissimo

Rebic: 7 Bentornato Psyco, quanto ci sei mancato…nel pallone che sradica dai piedi di Marusic c’è tutta la voglia di essere decisivo dopo un’intera stagione trascorsa nell’anonimato, non è mai troppo tardi

 

Pioli: 7,5 I suoi cambi sono sembrati cervellotici ma alla fine ha avuto ragione lui, perché è da quelli che è nato il gol della vittoria, decisamente più convincente nelle dichiarazioni pre-partita e ancor di più nel post, quando decide finalmente di togliersi tutti i sassolini dalle scarpe, avanti così

 

Max

 

 

Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.