Pagelle Inter Milan 1-2

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Dopo 5 lunghi anni il Milan torna a vincere un derby e lo fa nel modo più bello, con una doppietta del Totem nei primi venti minuti e un secondo tempo da squadra matura e consapevole dei propri mezzi, capace di soffrire il giusto ma nemmeno troppo.

La scelta iniziale di Leao sulla fascia sinistra denota la volontà di Pioli di giocarsela con coraggio a viso aperto, e viene premiata in occasione del secondo gol quando il portoghese si beve D’Ambrosio e serve un cioccolatino che per Ibra è uno scherzo da ragazzi mettere dentro.

Ibra che poco prima aveva costretto Kolarov ad un fallo da rigore tanto ingenuo quanto stupido, indirizzando la partita su un piano inclinato a noi favorevole, soltanto parzialmente riaperta dal gol di Lukaku.

Dopo aver approfittato cinicamente nella prima frazione dei punti deboli dei nostri avversari, la squadra ha giocato una ripresa più coperta, lottando con coraggio in ogni zona del campo su tutte le prime e le seconde palle, soffrendo a tratti la fisicità di Lukaku ma trovando sempre la forza di ribaltare il fronte d’attacco fino al fischio liberatorio giunto al sesto minuto di recupero.

Di seguito i voti, con la premessa che un paio di insufficienze potrebbero anche starci, ma dopo un derby vinto ed un primato solitario in classifica non ho nessuna voglia di darle.

Donnarumma: 6+   Sul cross di Perisic tocca la palla ma non basta, difficile però metterlo in croce perché è una di quelle classiche situazioni in cui il portiere non sa che pesci prendere, sul rigore cancellato fa l’impossibile per non toccare Lukaku, per il resto attento nell’ordinaria amministrazione

Calabria: 6,5  Partita impeccabile sulla fascia di competenza, sul gol è preso in mezzo da Kolarov e Perisic ma lì a mancare è la copertura del centrocampista centrale, in ogni altra situazione lotta e combatte senza risparmio, a parte quell’orribile svirgolata finale in fallo laterale che ci fa vivere gli ultimi secondi in apnea

Kjaer: 7   Un paio di piccole indecisioni iniziali ma poi finisce per annichilire Lautaro, che non la prende praticamente mai, è ormai indiscutibilmente il valore aggiunto della nostra retroguardia

Romagnoli: 6-   Al rientro dopo 3 mesi di assenza gli tocca indubbiamente il cliente più difficile, Lukaku lo sovrasta dal punto di vista fisico e Alessio si arrangia come può, aiutato in un paio di occasioni dai recuperi generosi di Theo e di Kjaer

Theo Hernandez: 6–  Hakimi lo mette spesso e volentieri in difficoltà, costringendolo a stare sulle sue molto più del solito, generoso in un recupero difensivo spalla a spalla con Lukaku, che finisce però per perdersi in occasione del gol, diciamo che dalle sue parti abbiamo visto prestazioni migliori

Bennacer: 7   Partita di grande sostanza del motorino algerino, che esce palla al piede da numerose mischie in mezzo al campo contenendo con grande generosità le fiammate di un Barella in buona forma

Kessie: 8   Monumentale.  In mezzo al campo giganteggia tra Brozovic e Vidal con la sua fisicità straripante, randella il giusto e distribuisce palloni con lucidità insospettabile, ad oggi forse il miglior centrale del nostro campionato

Saelemaekers: 6,5   Bravissimo nell’impostazione iniziale sull’azione del primo gol, diligente nello spingere e nel dare copertura su tutta la fascia destra, eccezion fatta per la sortita di Kolarov che porta al gol nerazzurro

Castillejo: 6-   Entra e cerca di dare il suo contributo senza strafare, quando sparacchia fuori un pallone nel finale rischia la vita perché Ibra è nei pressi

Calhanoglu: 7   Solita prestazione a tutto campo di quantità e qualità, sua l’imbucata su Ibra che porta al rigore, sua la gestione intelligente della palla nei convulsi minuti finali, è ormai un leader tecnico di questa squadra

Leao: 6,5   L’espressione un po’ assente e una certa tendenza ad estraniarsi dal gioco talvolta condizionano il giudizio sulle sue prestazioni, ma il lampo con cui si beve D’Ambrosio sulla fascia e l’assist al bacio per Ibra testimoniano mezzi tecnici di valore assoluto

Krunic: 6-   Entra soprattutto per fare legna in mezzo ma si divora in maniera ignobile quel 3-1 che ci avrebbe fatto vivere gli ultimi 10 minuti con maggiore tranquillità

Ibrahimovic: 9 (il migliore)  Semplicemente Immenso. Fortunato sulla respinta del rigore (forse non dovrebbe più tirarli lui, ma provate a dirglielo), chirurgico sul raddoppio, grandioso su tutti i duelli aerei che vince nella ripresa, commovente nei minuti finali quando sebbene esausto continua a tenere su la baracca facendo vedere ai ragazzini che lo circondano cosa vuol dire essere un Campione. Poi intendiamoci, trattasi di un semplice pour parler non di una pagella, Ibra è ingiudicabile, essendo Egli che un giorno giudicherà noi.

 

Pioli: 7  Onore al merito, il Milan è ormai diventato una squadra vera, capace di esprimere a tratti un gioco scintillante ma anche in grado di soffrire quando la situazione lo richiede, chapeau

 

Max

 

 

Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.