I dieci momenti che non ricorderemo mai del 2019 – parte 2

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Continuiamo con la seconda parte della top ten che ci porterà a Capodanno tra un trenino, un karaoke, un ristorante…un bel tuffo nel passato! Siamo sempre più vicini alla mezzanotte e pronti a cantare a squarciagola con il Maestro Mario Canello.
Addentriamoci dunque nella seconda parte della top.

6 L’addio di Abate

Non ce la faccio. Troppi ricordi

il 19 maggio 2019 alle ore 18 si gioca Milan Frosinone, l’ultima a San Siro di un campione indiscusso, colui che ha sacrificato la sua carriera da centrale difensivo per giocare terzino, il giocatore con più assist agli avversari nella storia dei derby: Ignazio “IgnaIgna” Abate.
Calcio di inizio e si va in scena: una partita riconducibile ai grandi capolavori del cinema espressionista tedesco. Abate parte terzino e negli occhi degli avversari scorrono copiose le lacrime. Nessuno avrà modo più modo di vedere le sue specialità tra cui l’assist all’avversario, i cross altezza caviglia, i tiri su Plutone e soprattutto la generosità per gli avversari. Se Milito e Brignoli verranno ricordati nella storia è solo merito di Abate. Il nostro IgnaIgna decide di suonare l’ultima sinfonia e regalare il rigore al Frosinone che verrà parato da un Donnarumma senza cuore.
Da quel momento il Milan risorge, porta a casa la partita e tiene vive le residue speranze di qualificazione alla Champions.
All’84-esimo arriva l’inevitabile: entra Andrea Conti ed esce Ignazio Abate.
Il pubblico in lacrime, i padri vengono consolati dai figli, le donne si strappano i capelli, l’occhio della madre, la carrozzella del bambino, il montaggio analogico. Tutti sono sconvolti, nessuno ha più parole ed io a distanza di mesi non riesco a trovarle.
Addio Abate, vai e insegna agli angeli come diventare un terzino nonostante i piedi a ics

7 L’Ultima Bandiera

Montagna di Luce in tutta la sua maestosità

“Ma quale Serie A vogliamo Bonera in Società”
Recitava così uno degli striscioni più duri esposti a San Siro in questi anni di magra. La piazza era scossa per l’addio di vere e proprie colonne portanti del AC Giannino 1986. Come fare senza Abate e Montolivo? Chi avrebbe mostrato la via ai giovani virgulti? Avevamo bisogno dell’uomo giusto al momento giusto, dell’ultima Vera Bandiera, di chi conosceva l’essenza.
Le trattative sono state serrate, dovevamo convincere Bonera a riprendersi il posto perso a causa dell’esilio di Villareal. Nulla venne lasciato al caso, si mandarono anche Lucci e Serginho a Casa Milan ogni giorno alle ore 16 per sviare la stampa e i paparazzi. Quando tutto sembrava perduto ecco la vocina fuori dal coro di un certo Carlo Pi, scusate volevo dire Ci Pellegatti, che un giovedì mattina annunzia al mondo intero l’arrivo di Bonera Ultima Bandiera. Scene di tripudio generale, bandieroni in Piazza Duomo ed una sola e unica certezza: Con Bonera in Società la Champions si conquisterà.

8 Il Maestro

Lo videro mangiare avidamente il tonno, fissando l’orizzonte e schioccando la lingua

Giugno 2019. Il tempio era stato profanato, orde e orde di barbari avevano fatto il brutto e il cattivo tempo a San Siro e bisognava mettere il bel giuoco al centro del villaggio. I dirigenti andarono alla Sacra Ziqqurat di Giulianova dove era custodita la Sapienza per parlare con il Vate Galeone.
Il Vate sentenziò: “Giampaolo è la via Maestra“.
Il Maestro venne accolto con sventolamento di palme all’ingresso di Milanello, tutti erano d’accordo, la Sacra Essenza del Bel Giuoco era di nuovo tra di noi, ma le Sacre Scritture di Galeone lo mettevano in guardia: “Nemo propheta in patria sua est”.
Colui che moltiplicò i pani e il tonno in riva al mare non venne ascoltato dai suoi discepoli, tutto andò come non doveva andare . Così decise di lasciarci nella nostra insipienza ma lanciò contro gli infedeli mortali una terribile maledizione:
“Perché sono lucido, razionale, perché cerco di stabilire un rapporto cerebrale con i miei calciatori. Non urlo poco, ma cerco di entrare nella testa di ognuno e quindi gestisco le emozioni in questo modo. E poi, se vinci vengono veicolate in una maniera, se perdi in un’altra. Bisogna essere sempre se stessi: chi fa la cacca sulla neve, prima o poi si scopreAddio Giammaestro non siamo ancora degni di te.

9 Lo sbarco di Yongo

一個男人的傳奇

19 novembre 2019. Il Milan è sotto attacco incrociato, la classifica piange, vengono rilasciate dichiarazioni pesanti da parte di ex ds, ex capitani, ex ex. I tifosi rossoneri sono in balia degli eventi, monta la rabbia e l’assenza di una reale proprietà si fa sentire. Nessuno sembra tenere ai colori rossoneri, quando all’improvviso “A lifetime AC Milan fan” decide che è ora di basta! Prende il modem a 56K dalla credenza e sbarca su Twitter. Direttamente dalla sua miniera di fosforo pubblica 8 tweet leggendari, straccia ogni protocollo e con un sublime tag a @CristinaDePin ristabilisce l’ordine e la giustizia nella galassia rossonera. La paura dei rossoneri cessa di esistere perchè sanno che qualcuno Lì proteggerà e Lì indirizzerà anche nella notte più buia.
Yongo è tornato. Yongo is back!

10 Le nuove frontiere del marketing

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità

Il piatto piange, le entrate sono al palo e comprare 18 casse di Bioscalin al giorno non porta più a nulla. Bisogna battere ogni strada, esplorare ogni percorso, colonizzare i nuovi mercati.
Fortunatamente Eliott sa a chi affidarsi, ed ecco la mail per attrarre nuovi sponsor che è stata rubata dai nostri lo hacker. Ve la mostriamo in esclusiva:
“Mi chiamo Aivan! Sono come mi vedi, un CV perfetto, reale e senza sorprese, vincerai quello che hai sempre desiderato e con me potrai realizzarlo.
Stravolgente AD, un vero manager bomba di piacere, senza limite di durata dell’incarico, bella barba profumata, pelle liscia da far girare la testa e ti salvo dalla D.
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Siamo arrivati alla fine di questa top ten. Una faticaccia immensa ma ben ripagata. Ringrazio Seal per l’aiuto datomi nella formattazione, chi ha partorito il commento da cui ha preso ispirazione la posizione numero 10 di questa Top Ten, e tutti coloro che sono arrivati fin qui. Nell’augurarvi uno stupendo 2020, vi ricordo che stasera dovrete cantare da sbronzi la seguente melodia: “Bernà Arnò Arnò comprace da Eliò Eliò”
Ancora Buon 2020

D. Raine

Manchester il trionfo tra i trionfi! Atene la conclusione di un ciclo straordinario e metafora della vita da casciavit. Il Milan sarà sempre dei proprio tifosi e senza di esso non è nulla. Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo ai nostri avversari.